Grattacoppa, il ponte infinito tra scuse e minaccia di denunce | la CRONACA di RAVENNA

Grattacoppa, il ponte infinito tra scuse e minaccia di denunce

I lavori dovrebbero riprendere parzialmente la prossima settimana, intanto impazza la polemica

12 settembre 2022 - Il capogruppo di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi, parla di "trasferire l'ormai corposo dossier all'esame della Procura della Repubblica".
La Lista civica della Pigna "ha tutta l’intenzione di portare la questione davanti alla Procura Generale della Corte dei Conti dell’Emilia-Romagna, per chiedere  una cosa semplice: chi ha sbagliato, paghi".

Protagonista delle eventuali vicende giudiziarie è il Ponte di Grattacoppa. La ricostruzione del ponte sul Lamone tra Torri di Mezzano e Grattacoppa fu affidata alla Rcb di Bologna il 12 febbraio 2020, con l’obbligo di terminarla il 2 marzo 2021. Da allora ci sono state innumerevoli sospensioni dei lavori, l'ultima il 2 maggio.

Sulla base di un post su facebook del sindaco de Pascale, il cantiere riaprirà parzialmente la prossima settimana, mentre in ottobre, con l'arrivo di altro materiale edile, i lavori riprenderanno appieno.
"La protesta dei cittadini è totalmente giustificata - scrive de Pascale che chiede scusa agli abitanti  - il ritardo è gravissimo ed è dovuto principalmente alle note difficoltà di reperimento di materie prime, oltre che all'aumento vertiginoso dei prezzi.
Per ovviare a questi problemi si sono messe e si stanno mettendo in campo tutte le azioni possibili, non passa giorno senza che ci si impegni al massimo per superarli e la prossima settimana il cantiere potrà ripartire per una parte delle lavorazioni. Un'altra parte invece dovrà attendere una consegna di materiali ai primi di ottobre".

Ancisi ha scritto al capo-servizio Strade del Comune di Ravenna per sapere "quando riaprirà il cantiere in questione e con quale cronoprogramma che definisca il termine finale dei lavori. In mancanza di risposta, quali provvedimenti conseguenti sono stati o saranno assunti entro quale tempo, affinché il ponte non resti incompiuto all'infinito".
Per Ancisi si potrebbe anche configurare un'eventuale 'interruzione di pubblico servizio'.

"Il progetto del nuovo ponte è stato sbagliato fin dall’inizio - dice la Pigna - la prova provata è data dalla perizia di variante, approvata a giugno 2022 dalla stessa Giunta Comunale. Nella perizia è indicata chiaramente e dettagliatamente la necessità di apportare modifiche sostanziali al progetto iniziale, a seguito delle osservazioni impartite dall'agenzia regionale della Protezione Civile. Senza contare il dettaglio non da poco del fatto che il nuovo ponte, così come progettato inizialmente, avrebbe invaso terreni privati".
Difficile pensare che l'infastrutttrura possa essere conclusa per fine anno.


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