Lido di Dante. Risanare il tratto finale di via Catone | la CRONACA di RAVENNA

Lido di Dante. Risanare il tratto finale di via Catone

Se ne discute in commissione e in Consiglio comunale. Ancisi: «Rendere ciclopedonali gli ultimi ristretti 500-600 metri di questa strada». Degrado, prostituzione e droga

28 giugno 2024 - Il prossimo primo luglio si riunirà la commissione Mobilità e Ambiente del Consiglio comunale di Ravenna, presenti il vicesindaco e assessore alla Polizia locale Fusignani e il comandante della Polizia stessa Giacomini, per discutere l?'ordine del giorno presentato da Alvaro Ancisi capogruppo di Lista per Ravenna su ?Lido di Dante e la necessità di bonificare dalle frequentazioni sconvenienti e pericolose il tratto pinetale di viale Catone?. La settimana dopo andrà in Consiglio comunale, per essere infine votato.

In sostanza Ancisi chiede innanzitutto - raccogliendo la proposta della Pro Loco e dei residenti - di rendere ciclopedonali gli ultimi ristretti 500-600 metri di questa strada, esterni al centro abitato, da un lato la pineta Ramazzotti, dall?altro campi agricoli. Un percorso quindi ambientalistico, pregevole per passeggiate, podismo, footing e sport.
Al suo inizio, appena oltre l?agriturismo, Ancisi propone, innanzitutto, di installare, un sistema tecnologico di accesso limitato ai pedoni, ai ciclisti, ai veicoli dei residenti e delle attività agricole, ai mezzi di vigilanza e di intervento pubblico.
Successivamente, per valorizzare e promuovere il percorso, prospetta, per ragioni di sicurezza, di installare un certo numero di lampioni e di proteggere con una recinzione la pineta adiacente, attualmente a rischio di danneggiamenti e soprattutto di ?incendi. L?'unica novità è che le auto private dei non residenti non potranno più, essendo il percorso a fondo chiuso e con divieto addirittura di fermata, scorrazzarvi avanti e indietro senza meta apparente.

INCONTRI OCCASIONALI E SPACCIO
Ancisi dice che in effetti, è ben noto, prima di tutto alle forze dell?'ordine, che «l?'andirivieni di autovetture su questa strada è rivolto a incontri occasionali e allo spaccio e assunzione di sostanze stupefacenti. Allo scopo, si sono formati, sul lato pineta, stalli vistosi adibiti ad alcova, con spargimento dei relativi rifiuti. Nel 2022, due incendi furiosi partirono proprio da questi stalli. Numerosi sono stati comunque gli incendi, riportati anche dalle cronache locali, che il Nucleo di Polizia Investigativo Ambientale, Agroalimentare e Forestale (NIPAAF) ha registrato».

Eppure qualcuno ha protestato. «Si è letto perfino che si ?propone addirittura di realizzare una sbarra che possa limitare gli accessi alla località?, quando il tratto in questione di via Catone è totalmente distaccato dal paese e dal litorale. Tanto meno, quindi, l?'ordine del giorno di Lista per Ravenna intende diffamare la località, a cui è esterno, o addirittura  il vero naturismo, l?'una e l'?altro avendo solo da plaudirne le finalità positive».

QUELLO STRADELLO MALFAMATO IN MEZZO ALLA PINETA
«È bene allora raccontare fino in fondo i fatti - spiega Ancisi - di cui porteremo le testimonianze. Hanno interesse a entrare con le auto nel tratto pinetale di via Catone coloro che, superato l?'ingresso, appena oltre il cartello di divieto di fermata, parcheggiano lì anche tutta la giornata, e perfino oltre, in lunga fila indiana. La ragione è che poco più oltre esiste da anni, notoriamente, uno stradello abusivo che attraversa totalmente la pineta Ramazzotti, molto comodo per il turismo mordi e fuggi, che non offre niente a Lido di Dante.
Esso consente, infatti, con un giro limitrofo, di arrivare più rapidamente e brevemente alla spiaggia nudista/naturista senza entrare nel paese, parcheggiando l?'auto gratuitamente, quanto abusivamente, in via Catone.
Ma soprattutto concede, ai male intenzionati, di essere fuori da sguardi indiscreti in mezzo alla pineta, sia per esibizioni sconvenienti, sia per infrattarsi con partner d?'occasione. Numerosi sono i varchi e i pertugi formati allo scopo, tanto che la quantità dei fazzoletti e dei preservativi usa e getta è imbarazzante.
Vi trovano spazio anche prostituzione e spaccio di droga. E il rischio di incendi qui è anche più alto. I veri nudisti/naturisti, che amano e rispettano la natura, non si servono di questo tracciato, anche se più comodo per raggiungere la loro spiaggia. La chiusura dell?'accesso alle auto nel tratto pinetale di via Catone farà sì che, per arrivarci, tutti parcheggeranno in paese negli stalli a pagamento, percorrendo poi a piedi il percorso pinetale regolare o la battigia».


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