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Alluvione, beni mobili. De Pascale: «Subito il decreto con un massimale di 30mila euro»
Bakkali (PD): “Nemmeno l’ombra del decreto per i rimborsi dell’alluvione. Una beffa per i cittadini.”

«Assistiamo all’ennesimo pietoso teatrino sulla pelle delle famiglie alluvionate, - afferma - per le quali i beni mobili in molti casi rappresentano una parte molto significativa dei danni, e che ogni giorno che passa sono sempre più in difficoltà. La richiesta è sempre la stessa, che venga emanato immediatamente, a questo punto tassativamente prima delle elezioni europee e amministrative, il decreto che consente di indennizzare anche i beni mobili e che venga stanziato un massimale di 30mila euro a famiglia, anziché i vergognosi 5mila euro annunciati, nella maggior parte dei casi assolutamente insufficienti a coprire i danni. Se mancano le risorse si spostino gli 1,2 mld del PNRR dalle opere pubbliche, che da qui al 2026 rischiano di non andare spesi, agli indennizzi alle famiglie e alle imprese».
Anche l’on. PD Ouidad Bakkali dichiara che «solo pochi giorni fa il viceministro Bignami aveva annunciato che il Consiglio dei ministri del 29 maggio avrebbe dato il via alla liquidazione dei beni mobili danneggiati dall’alluvione.
Peccato che il Consiglio dei Ministri di ieri non abbia prodotto proprio nessun decreto, nemmeno l’ombra di una misura in favore degli alluvionati, nemmeno una parola. Quanto durerà questo inganno? Già la cifra prevista era irrisoria e offensiva nei confronti di chi aveva subito tanti danni, ma ora scopriamo che il provvedimento non esiste proprio!».
«È incredibile – conclude - come questo governo stia prendendo in giro i cittadini da più di un anno, addirittura annunciando misure imminenti di cui poi non si discute neanche. Non ci sono più parole per denunciare l’irresponsabilità e la mancanza di rispetto nei confronti delle famiglie e delle imprese. L’incertezza e la sconforto sono ormai al culmine per molte persone e Meloni non fa altro che beffarsi di loro. Questa è la vergognosa realtà: il governo non ha mantenuto nessuna promessa e continua a voltarsi dall’altra parte, non possiamo più tollerarlo».
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