Politica
"I ponti di via Angaia e di via Pugliese costringono gli abitanti a una viabilità infinita"
I casi sollevati da Verlicchi e Zoli per La Pigna e Forese di in Comune, e da Elisa Guerra di NOI con l’ITALIA Ravenna
Veronica Verlicchi (capogruppo della Pigna) e Gabriele Zoli (Forese in Comune) sollevano le problematiche legate al ponticello in via Angaia "chiuso senza motivo e con un'ordinanza sbagliata".
"Diversi cittadini - scrivono - in questi giorni ci hanno segnalato che venerdi 26 maggio, il ponticello sul canaletto Fosso Ghiaia nella via Angaia, è stato transennato impedendone la transitabiltà.
Un intervento fatto senza alcun preavviso e senza alcuna informazione per i residenti.
Tale chiusura, come prevedibile, sta creando numerosi disagi ai residenti di via Angaia, i quali si vedono ora costretti a percorrere l'alternativa rappresentata da via Argine Destro Ronco, una strada troppo stretta però per essere percorsa nel doppio senso di marcia contemporaneamente.
A questo si aggiunge la difficolta di approvvigionamento delle aziende presenti nella via Angaia oggi interdetta alla circolazione, le quali non riesco più ad essere raggiunte dai corrieri".
Ultimo, ma non meno importante, l'aspetto sicurezza: "La chiusura della via Angaia rappresenta un ostacolo anche per l'eventuale intervento dei mezzi di soccorso".
Una soluzione temporanea, in attesa della riapertura di via Angaia, "potrebbe essere l'istituzione di un senso unico alternato o comunque di una diversa circuitazione del traffico da coinvogliare sulle vie San Rocco, Argine Destro Ronco e Bassa Urbina.
Di fronte a tale improvvisa chiusura, alcuni residenti si sono recati loro malgrado sul posto, per constatare personalmente la condizione del ponticello.
Tuttavia dalla verifica non sono emerse criticità tali da giustificarne la chiusura.
Da sottolineare inoltre che a parte un generico avviso “Ponte Chiuso”, non sono presenti gli obbligatori cartelli Informativi riportanti i dati relativi alle motivazioni della chiusura e all'ente che l'ha disposta".
Domenica 28/05/2023, un residente ha chiamato la sede dei VVFF di Ravenna chiedendo una missione esplorativa sulla pericolosità di percorrenza del ponticello.
Il mezzo operativo dei Vigili del Fuoco giunto sul posto ha effettuato una verifica senza prendere alcuna decisione in merito.
Contestualmente, si é palesato un mezzo con le insegne "Comune di Ravenna”, con a bordo incaricati non meglio identificati che davanti alle rimostranze dei residenti presenti, hanno promesso di avvisare un tecnico per un sopralluogo.
Di certo, come anche alcuni residenti presenti hanno prospettato, si potrebbero attuare diverse soluzioni quali: cartelli indicanti max peso consentito sul ponte o l'istituzione di un senso unico alternato semaforico.
Risulta inoltre, che nella giornata del 30 maggio non vedendo alcun intervento, un residente ha scritto un esposto all'indirizzo sia dell’Uff. Strade del Comune sia del Comando della Polizia Locale, evidenziando il disagio e le difficoltà conseguenti alla chiusura del ponticello, senza ricevere alcuna risposta".
Altro ponte chiuso a Roncalceci, in via Pugliese. "La strada è interrotta - spiega
Elisa Guerra di NOI con l’ITALIA Ravenna - in seguito all'alluvione. Nel caso di Grattacoppa non si eccelle per celerità nell’esecuzione dei lavori ai ponti e questo certamente non incoraggia gli abitanti della frazione, e di questa parte del forese, compreso nell’area tra il Ronco e il Montone costretti a giri infiniti o a code sfinenti sulla SS 67 per raggiungere Ravenna.
Questa chiusura comporta che chi abita appena dall’altra parte del ponte si trovi costretto a passare o da Ragone o da Longana per raggiungere la frazione distante neanche un km e lo stesso dicasi per chi dal forese deve raggiungere Ravenna che deve passare o da Russi o dalla SS 67.
Ricordiamo inoltre l’incrocio con la Via Santuzza noto alla cronaca per i tristi eventi. Si chiede pertanto alle autorità competenti di ripristinare il prima possibile la normale viabilità essendo Roncalceci anche sede del Decentramento.
È il minimo, ma proprio il minimo, che si possa chiedere per questa frazione già più volte finita sott’acqua".
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