Politica
Fusignani e i rave party: «Condivido la linea tenuta dal ministro Piantedosi a Modena»
«Il monitoraggio preventivo del fenomeno a Ravenna è pratica quotidiana da parte della Polizia locale. Adesso però aspetto di capire quali saranno le politiche sulla sicurezza che proporrà il ministro»
01 novembre 2022 - «Condivido la linea tenuta dal ministro Piantedosi in merito alla gestione del rave party di Modena», afferma Eugenio Fusignani, vice sindaco e assessore alla sicurezza.
«Adesso però aspetto di capire quali saranno le politiche sulla sicurezza che proporrà e, soprattutto, che ricadute avranno sui nostri territori.
Mi preme sottolineare come anche il monitoraggio preventivo del fenomeno, che il ministro indica come azione, a Ravenna sia pratica quotidiana, anche da parte della nostra Polizia Locale, che - pur nella assurda impossibilità a consultare la banca dati delle Forze di Polizia - naviga tra i canali social, proprio per avere tempestivamente le informazioni necessarie per prevenire simili raduni illeciti e scongiurare, sul nascere, iniziative che, una volta realizzate, richiedono complessi e costosi interventi di natura repressiva.
A riprova, giusto un anno fa, la nostra polizia locale, ha disinnescato un'iniziativa promossa dal centro sociale Spartaco e, più recentemente, domenica scorsa, ha impedito, intervenendo tempestivamente, un raduno di oltre 50 giovani centauri, intenzionati a gareggiare in velocità o a misurarsi in pericolose e fastidiose manovre acrobatiche.
Quella dei rave party è solo la punta di un iceberg che, alla base, ha ragioni sociali, che vanno comprese e affrontate anche con mezzi diversi dai divieti e dalle azioni repressive».
«Adesso - conclude Fusignani - mi aspetto anche misure forti nei confronti dei raduni che palesemente si richiamano al disciolto partito fascista. La Repubblica Italiana nasce dai valori del Risorgimento e si concretizza dopo la Lotta di Liberazione dal regime fascista, impostosi con la connivente complicità della monarchia sabauda.
Per questo la nostra Costituzione è antifascista e la Presidente del Consiglio, come i ministri e i Presidenti delle Camere, hanno giurato fedeltà si di essa».
© copyright la Cronaca di Ravenna
«Adesso però aspetto di capire quali saranno le politiche sulla sicurezza che proporrà e, soprattutto, che ricadute avranno sui nostri territori.
Mi preme sottolineare come anche il monitoraggio preventivo del fenomeno, che il ministro indica come azione, a Ravenna sia pratica quotidiana, anche da parte della nostra Polizia Locale, che - pur nella assurda impossibilità a consultare la banca dati delle Forze di Polizia - naviga tra i canali social, proprio per avere tempestivamente le informazioni necessarie per prevenire simili raduni illeciti e scongiurare, sul nascere, iniziative che, una volta realizzate, richiedono complessi e costosi interventi di natura repressiva.
A riprova, giusto un anno fa, la nostra polizia locale, ha disinnescato un'iniziativa promossa dal centro sociale Spartaco e, più recentemente, domenica scorsa, ha impedito, intervenendo tempestivamente, un raduno di oltre 50 giovani centauri, intenzionati a gareggiare in velocità o a misurarsi in pericolose e fastidiose manovre acrobatiche.
Quella dei rave party è solo la punta di un iceberg che, alla base, ha ragioni sociali, che vanno comprese e affrontate anche con mezzi diversi dai divieti e dalle azioni repressive».
«Adesso - conclude Fusignani - mi aspetto anche misure forti nei confronti dei raduni che palesemente si richiamano al disciolto partito fascista. La Repubblica Italiana nasce dai valori del Risorgimento e si concretizza dopo la Lotta di Liberazione dal regime fascista, impostosi con la connivente complicità della monarchia sabauda.
Per questo la nostra Costituzione è antifascista e la Presidente del Consiglio, come i ministri e i Presidenti delle Camere, hanno giurato fedeltà si di essa».
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