Riaperto al traffico il cavalcaferrovia Teodora. Ancisi (LpRA) ne racconta la storia | la CRONACA di RAVENNA

Riaperto al traffico il cavalcaferrovia Teodora. Ancisi (LpRA) ne racconta la storia

«Se il Comune fosse stato chiaro fin dal principio, scusandosi per il ritardo nella consegna dei lavori e preavvisando quando e come il ponte fosse stato riaperto alla circolazione, non si sarebbero sollevate apprensioni, discussioni e dubbi»

19 settembre 2022 - Il cavalcaferrovia di via Teodora che congiunge via Antica Popilia, parallela di via Sant’Alberto, da poco oltre l’acquedotto di Hera, con la rotonda Svezia, il viale Mattei e via dell’Agricoltura, è stato riaperto oggi al traffico.

Pochi giorni fa, il 12 settembre scorso, Alvaro Ancisi aveva raccolto la preoccupazione dei cittadini dovuta al fatto che nel cartello di cantiere la data di fine lavori era fissata al 7 novembre 2023, 485 giorni dopo l’avvio.
«È bastato un giorno – commenta Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna - Polo civico popolare - perché la Giunta comunale annunciasse che il successivo 19 settembre, casualmente sei giorni prima delle elezioni politiche, sarebbe avvenuta la riapertura al traffico di questo ponte. Ragioni ufficiali, accompagnate da un serie di spiegazioni mai date prima, sono state la riapertura delle scuole e “le criticità e i disagi che troppe deviazioni avrebbero comportato”».

Ma Ancisi sostiene che «la storia è per larga parte diversa e contraddittoria» e la racconta attingendo al progetto esecutivo dell’opera, approvato dalla Giunta comunale il 21 dicembre 2021.
«Punto fondamentale – dice- è l’oggetto: “Intervento di manutenzione straordinaria sui giunti cavalcavia via Cavina e via Teodorico”, costo complessivo 700.000 euro.  
La durata “strana” di 485 giorni si spiega col fatto che “le lavorazioni verranno suddivise in due fasi di durata indicativa di 120 giorni l’una per ciascun cavalcavia, da eseguirsi durante il periodo estivo […]; intervallati da un periodo di sospensione contrattuale pari a indicativi 245 giorni”. In sostanza, 4 mesi estivi di lavoro (da giugno ad ottobre) due volte, con 8 mesi di intervallo (da novembre a maggio). 
Il cronoprogramma dei lavori indicava per il primo anno (estate 2022) il ponte di via Cavina e per il secondo (estate 2023) quello di via Teodora».

«Non è andata esattamente così, non tanto perché si è data la precedenza al ponte di via Teodora, quanto perché, anziché cominciare a giugno (ce n’era stato, sulla carta, il tempo, perché il progetto esecutivo era stato approvato in dicembre) per finire a settembre, il cantiere è stato aperto quasi a metà luglio. 

Il Comune riconosce implicitamente il disservizio nel comunicato del 13 settembre, dove preannuncia che “a partire da giugno 2023 è previsto l’inizio dei lavori sul ponte di via Cavina, per una durata di circa quattro mesi”. Si è trovata una soluzione non prevista nel progetto: “Allo stato attuale sono state eseguite le principali lavorazioni sulla carreggiata stradale, mentre le lavorazioni minori potranno essere ultimate con l’installazione del cantiere mobile a bordo strada e restringimento di corsia”. 

Fossero stati chiari fin dal principio, scusandosi per il ritardo nella consegna dei lavori e preavvisando quando e come il ponte fosse stato riaperto alla circolazione, non si sarebbero sollevate apprensioni, discussioni e dubbi. Adesso ciascuno, conosciuti esattamente i fatti, può valutarli liberamente, confidando tutti che andrà sicuramente meglio con il ponte di via Cavina».

Il cronoprogramma elenca, settimana per settimana, i lavori che l’impresa era obbligata a eseguire in ordine logico-cronologico, per un totale di 17 settimane pari a 119 giorni.

Lavori teoricamente eseguiti col ponte chiuso al traffico (fino al 18 settembre): installazione del cantiere; sfalcio e potatura arbusti; impalcato: fresatura sede stradale tappeto d’usura spessore 4 cm + fresatura per bonifiche localizzate; rimozione giunti di dilatazione esistenti; ripristino soletta in calcestruzzo armato impalcato; costituzione cordonate in calcestruzzo degradate e lastre in calcestruzzo di copertura cavedio  impianti; ripristino sistema smaltimento acque meteoriche.

Lavori teoricamente da eseguire col ponte aperto al traffico (entro metà novembre?): esecuzione impermeabilizzazione su impalcato; impalcato; posa pavimentazione conglomerato bituminoso binder chiuso spessore 6 cm; rampe; sede stradale posa di tappeto d’usura spessore 4 cm + bonifiche localizzate in binder; posa in opera dei nuovi giunti di dilatazione termica e dei coprigiunti su cavedio impianti; opere di finitura; ripristino segnaletica verticale e orizzontale; disinstallazione cantiere via Teodora.

«Non chiederò cosa è stato fatto esattamente fino al 18 settembre e cosa resti da fare. Speriamo che se la cavino, pur sempre al costo di 350 mila euro, più o meno», conclude Ancisi.


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