Politica
La cerimonia per il gerarca Muti: "Oggi è un giorno di tensione"
L'organizzatore Santarelli: "Siamo qui per celebrare gli Arditi d'Italia"
Una partecipazione scarsa rispetto, ad esempio, lo scorso anno, quando i partcipanti al corteo furono più del doppio.
Preceduta da polemiche politiche sulla opportunità di autorizzare una manifestazione che richiama per parole e atteggiamento il regime fascista, la cerimonia è stata evidentemente studiata a tavolino per non prestare il fianco a ulteriori polemiche.
Un solo saluto 'romano' in tutta la mattinata, labari esclusivamente degli Arditi d'Italia, bandiere italiane, banditi canti risalenti al ventennio fascista.
Il leader dell'organizzazione, Mirco Santarelli, ha detto che "oggi è un giorno di particolare tensione per quello che abbiamo sentito dire contro di noi, per i divieti che ci vogliono imporre. Ma noi siamo qui per commemorare gli Arditi d'Italia, di cui Ettore Muti faceva parte come scrivono i libri di storia. Non vogliamo ricostituire il pattito fascista".
"Piuttosto - ha aggiunto - ci si preoccupi di rendere sicura Ravenna, prima in classifica per furti in casa".
Nei giorni scorsi, il sindaco de Pascale era stato molto duro verso la manifestazione: "Ettore Muti è stato un violento squadrista, segretario del Partito Fascista, protagonista di violenze ed efferatezze anche nella nostra città.
Nel nostro paese l'apologia di Fascismo è un reato. Come può la celebrazione di un fascista non essere considerata apologia di fascismo?".
Questa mattina, tenuti a debita distanza da un nutrito numero di poliziotti, hanno manifestato contro la celebrazione un gruppo di antagonisti e candidati di Unione popolare come Bongarzone, Testi e Salvo.
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