Un libro per te
Le "Farfalle irrequiete" di Gianni Morelli
Nove racconti con storie varie e diverse, dal mito della prostituta sacra al mito di Edipo al Passatore
22 giugno 2022 - “Farfalle Irrequiete”. Storie varie e diverse scritte e raccontate da Gianni Morelli, è il titolo dell’ultimo libro, pubblicato da Il Ponte Vecchio, del noto storico dell’Arte e saggista ravennate. Sono tanti i libri da lui pubblicati, molti dei quali contengono interpretazioni nuove e suggestive dei mosaici ravennati.
Forse tra i suoi lavori più impegnativi vanno citate quattro monografie del Vangelo Purpureo di Rossano patrimonio dell’Umanità. ‘Farfalle irrequiete’ entra in una sfera diversa, una narrazione più intima più legata alle sue emozioni, alle sue osservazioni personali della realtà o della realtà dei personaggi che affronta.
Un titolo che incuriosisce e che esprime la somiglianza che l’autore vede, sin da bambino, tra farfalle e uomini. Così come le farfalle hanno due ali giganti, sproporzionate rispetto all’esile corpo, pure gli esseri umani hanno un fisico modesto rispetto ad altri esseri viventi, ma compensano con cervello e cuore.
I temi sono tanti e affrontano l'avventura del vivere. Gianni Morelli racconta delle passioni dell’uomo, dal mito della prostituta sacra al mito di Edipo; dalla grecità del tempo di Pericle alla vita affascinante e struggente, misteriosa e dolente, della Ipazia, regina di antiche scienze; dalla perfetta letizia di San Francesco, nella sua santa simbiosi con la natura e Dio, alla figura di Maât, che prende per mano l'uomo e lo conduce per 42 tornanti sulle vie della perfezione; infine, dalle sintesi tra musica e pittura, in Beethoven e Klimt, fino alla Romagna, irrinunciabilmente convocata nel mito del Passatore e nel nascere dell'arte nella Casa del Mutilato di Ravenna: un libro intrigante che sorprende e si distingue dalle pubblicazioni precedenti.
Abbiamo intervistato l’autore e la prima domanda riguarda la scelta del titolo e perché lui vede nelle farfalle la somiglianza con gli uomini.
“Le farfalle hanno un corpo esile ma hanno le ali che rappresentano un grande potenziale perché quando le spiegano possono raggiungere le mete più disparate. Ho pensato che l’uomo non ha le ali ma ha il sentimento e la ragione, la mente e il cuore che gli permettono di espandersi, di superare i confini, di volare ovunque con il pensiero. Le farfalle sono sempre in movimento, cambiano continuamente direzione con un battito di ali, noi possiamo fare altrettanto con il pensiero e con l’immaginazione, la fantasia”.
Parlando di miti non poteva mancare un personaggio che ha sempre “stuzzicato” la fantasia popolare:il Passatore. Ed è l’occasione per dare una descrizione piuttosto calzante anche della gente di Romagna, di quei tempi, che nel Passatore vedeva il difensore della povera gente: ostinata, selvatica, chiusa, ma intelligente, entusiasta, ospitale. E ancora: sgarbata,violenta, a volte crudele, ma affettuosa, abile, sempre generosa.
Colpisce il lettore nel leggere, nel capitolo a lui dedicato: Francesco eroe religioso subito dopo Gesù, il massimo eroe religioso del Cristianesimo. I suoi pensieri sono più attuali che mai ma… c’è posto a quanto lui propone nella città di oggi?
“È un dato di natura storico-letteraria – spiega Morelli -. L’unico santo al mondo che è stato rinominato ‘alter Cristus’, cioè il secondo Cristo perché, come lui, ha reinterpretato le leggi che governano la natura e le leggi che governano l’uomo alle quali dobbiamo corrispondere. La sua forza consiste nella sua semplicità assoluta. Francesco e Cristo vedono il mondo allo stesso modo e la fratellanza è certamente l’argomento, il sentimento più importante che li accomuna. Certo oggi non è facile parlare di fratellanza con quanto sta accadendo poco distante da noi,ma certamente, parlando di ambiente, torna più attuale che mai il dovere, oggi necessità, di trattarlo diversamente da come è stato fatto fino a oggi”.
I capitoli di questo libro si susseguono con interessanti proposte di personaggi rivisitati dalla genialità di Morelli che ci fa scoprire aspetti che non avevamo notato prima. Aggiungo la piacevolezza di maneggiare il volume, di portarlo, perché no, anche al mare e, nei momenti di relax, gustare la narrazione attraverso pagine di appassionata mitografia.
Anna De Lutiis
© copyright la Cronaca di Ravenna
Forse tra i suoi lavori più impegnativi vanno citate quattro monografie del Vangelo Purpureo di Rossano patrimonio dell’Umanità. ‘Farfalle irrequiete’ entra in una sfera diversa, una narrazione più intima più legata alle sue emozioni, alle sue osservazioni personali della realtà o della realtà dei personaggi che affronta.
Un titolo che incuriosisce e che esprime la somiglianza che l’autore vede, sin da bambino, tra farfalle e uomini. Così come le farfalle hanno due ali giganti, sproporzionate rispetto all’esile corpo, pure gli esseri umani hanno un fisico modesto rispetto ad altri esseri viventi, ma compensano con cervello e cuore.
I temi sono tanti e affrontano l'avventura del vivere. Gianni Morelli racconta delle passioni dell’uomo, dal mito della prostituta sacra al mito di Edipo; dalla grecità del tempo di Pericle alla vita affascinante e struggente, misteriosa e dolente, della Ipazia, regina di antiche scienze; dalla perfetta letizia di San Francesco, nella sua santa simbiosi con la natura e Dio, alla figura di Maât, che prende per mano l'uomo e lo conduce per 42 tornanti sulle vie della perfezione; infine, dalle sintesi tra musica e pittura, in Beethoven e Klimt, fino alla Romagna, irrinunciabilmente convocata nel mito del Passatore e nel nascere dell'arte nella Casa del Mutilato di Ravenna: un libro intrigante che sorprende e si distingue dalle pubblicazioni precedenti.
Abbiamo intervistato l’autore e la prima domanda riguarda la scelta del titolo e perché lui vede nelle farfalle la somiglianza con gli uomini.
“Le farfalle hanno un corpo esile ma hanno le ali che rappresentano un grande potenziale perché quando le spiegano possono raggiungere le mete più disparate. Ho pensato che l’uomo non ha le ali ma ha il sentimento e la ragione, la mente e il cuore che gli permettono di espandersi, di superare i confini, di volare ovunque con il pensiero. Le farfalle sono sempre in movimento, cambiano continuamente direzione con un battito di ali, noi possiamo fare altrettanto con il pensiero e con l’immaginazione, la fantasia”.
Parlando di miti non poteva mancare un personaggio che ha sempre “stuzzicato” la fantasia popolare:il Passatore. Ed è l’occasione per dare una descrizione piuttosto calzante anche della gente di Romagna, di quei tempi, che nel Passatore vedeva il difensore della povera gente: ostinata, selvatica, chiusa, ma intelligente, entusiasta, ospitale. E ancora: sgarbata,violenta, a volte crudele, ma affettuosa, abile, sempre generosa.
Colpisce il lettore nel leggere, nel capitolo a lui dedicato: Francesco eroe religioso subito dopo Gesù, il massimo eroe religioso del Cristianesimo. I suoi pensieri sono più attuali che mai ma… c’è posto a quanto lui propone nella città di oggi?
“È un dato di natura storico-letteraria – spiega Morelli -. L’unico santo al mondo che è stato rinominato ‘alter Cristus’, cioè il secondo Cristo perché, come lui, ha reinterpretato le leggi che governano la natura e le leggi che governano l’uomo alle quali dobbiamo corrispondere. La sua forza consiste nella sua semplicità assoluta. Francesco e Cristo vedono il mondo allo stesso modo e la fratellanza è certamente l’argomento, il sentimento più importante che li accomuna. Certo oggi non è facile parlare di fratellanza con quanto sta accadendo poco distante da noi,ma certamente, parlando di ambiente, torna più attuale che mai il dovere, oggi necessità, di trattarlo diversamente da come è stato fatto fino a oggi”.
I capitoli di questo libro si susseguono con interessanti proposte di personaggi rivisitati dalla genialità di Morelli che ci fa scoprire aspetti che non avevamo notato prima. Aggiungo la piacevolezza di maneggiare il volume, di portarlo, perché no, anche al mare e, nei momenti di relax, gustare la narrazione attraverso pagine di appassionata mitografia.
Anna De Lutiis
© copyright la Cronaca di Ravenna