Politica
Ancarani e il caos dopo le Frecce Tricolori tra via Trieste chiusa, secondo traghetto eliminato e ... Jova Beach in arrivo
L'esponente di Forza Italia chiede lumi sulle aree di sosta previste per i concerti dell'8 e 9 luglio
22 giugno 2022 - "Chiusura di Via Trieste, il fermo del secondo traghetto, le decine di migliaia di mezzi riversati su strada, anche di coloro che avevano intelligentemente temporeggiato prima di partire, hanno portato ad ore e ore di colonne di auto e moto ferme, impossibilitate sia dal potersi muovere in un senso o nell’altro, sia dal poter parcheggiare da qualche parte, code che si esaurivano solo a ridosso della mezzanotte circa, regalando una cartolina turistica della nostra città ai limiti dell’imbarazzante". Lo scrive Alberto Ancarani, capogruppo in Consiglio comunale di Forza Italia Berlusconi per Ancarani – PrimaveRA Ravenna, riferendosi all'epilogo dello spettacolo delle Frecce tricolori, svoltosi domenica.
La ricostruzione di quanto accaduto spinge Ancarani a preoccuparsi dell'8 e 9 luglio, date del Jova Beach Tour.
Ma ecco il post-air show: "L’evento - scrive Ancarani - si è concluso intorno alle 18.30, pertanto da quell’ora decine di migliaia di persone si sono messe in movimento, chi per riprendere il proprio mezzo e rientrare, chi per spostarsi verso altri lidi, per mangiare un boccone e temporeggiare in attesa dello smaltimento del traffico.
Nell’arco di un’ora dalla conclusione della manifestazione di Punta Marina, dove si potevano già vedere riversate in strada migliaia di mezzi, si apprendeva incredibilmente che Via Trieste, all’altezza della Rotonda Finlandia, ovvero quella del ponte mobile, veniva chiusa parzialmente al traffico per consentire l’isolamento acustico dell’isolato in cui insiste il Pala De Andrè, poiché era in programma un concerto del Ravenna Festival, cosa che creava di fatto un tappo ed un rallentamento che inevitabilmente innescava lunghe code tra coloro che erano già su quella via".
Contestualmente "veniva impedito l’ingresso e il passaggio da e per Porto Fuori dalla Classicana, salvo per residenti, per non si sa quale esatto motivo, portando quindi l’utenza a fare giri dell’oca impensabili solo per attraversare pochissimi chilometri.
Gli utenti, i quali, per esigenze personali, si erano recati in direzione traghetto a Marina di Ravenna, si ritrovavano non solo ad attendere in lunghe code, fisiologicamente impossibili da evitare quando si tratta di numeri così alti di affluenza, ma ad essere oggettivamente sequestrati in auto a causa dello stop per fine turno di uno dei due traghetti alle ore 21, costringendo anche alcuni esercenti ad uscire dalle proprie attività commerciali fornendo acqua e facendo utilizzare le proprie toilette alle persone bloccate nel “cul de sac“ dei sensi unici e stretti intorno al traghetto stesso, in attesa che i propri clienti prenotanti potessero raggiungere il luogo dell’attività".
Tra circa 15 giorni si accoglierà "il grande evento del Jova Beach Party, il quale potrebbe vedere anche numeri maggiori in termini di affluenza e per cui non sono ancora del tutto chiare le decisioni sulla gestione della viabilità".
Ancarani chiede al sindaco "come possa essere stato possibile organizzare in modo così dilettantesco le sovrapposizioni di due eventi come il “Tricolore Air Show” ed il Ravenna Festival, tanto da chiudere una delle tre principali vie di fuga dal mare, ovvero Via Trieste e bloccando parzialmente anche lo scorrimento delle rotonde Danimarca e Francia, sulla seconda via di fuga, ovvero la Canale Molinetto".
Ma anche come possa essere stato possibile permettere che un traghetto si fermasse alle ore 21 come in una qualunque domenica, senza ragionare su una deroga in concomitanza col grande evento e come si intenda quindi gestire l’orario del traghetto, benché di fruizione esclusivamente pedonale, durante il weekend del Jova Beach party.
Ecco il tema delle soste: "quali parcheggi verranno preparati, oltre allo Scambiatore e al Marchesato, in lidi limitrofi come Punta Marina, Porto Corsini, Marina Romea, affinché i fruitori del traghetto solo pedonale possano essere civilmente trattati".
Ancarani conclude chiedendo "se, in prospettiva, sia intenzione dell’amministrazione, proprietaria del Pala De Andrè, dotare la cupola di quest’ultimo della seconda copertura necessaria all’isolamento acustico che non debba più comportare la chiusura delle strade limitrofe ogni volta che al suo interno si svolga un concerto".
© copyright la Cronaca di Ravenna
La ricostruzione di quanto accaduto spinge Ancarani a preoccuparsi dell'8 e 9 luglio, date del Jova Beach Tour.
Ma ecco il post-air show: "L’evento - scrive Ancarani - si è concluso intorno alle 18.30, pertanto da quell’ora decine di migliaia di persone si sono messe in movimento, chi per riprendere il proprio mezzo e rientrare, chi per spostarsi verso altri lidi, per mangiare un boccone e temporeggiare in attesa dello smaltimento del traffico.
Nell’arco di un’ora dalla conclusione della manifestazione di Punta Marina, dove si potevano già vedere riversate in strada migliaia di mezzi, si apprendeva incredibilmente che Via Trieste, all’altezza della Rotonda Finlandia, ovvero quella del ponte mobile, veniva chiusa parzialmente al traffico per consentire l’isolamento acustico dell’isolato in cui insiste il Pala De Andrè, poiché era in programma un concerto del Ravenna Festival, cosa che creava di fatto un tappo ed un rallentamento che inevitabilmente innescava lunghe code tra coloro che erano già su quella via".
Contestualmente "veniva impedito l’ingresso e il passaggio da e per Porto Fuori dalla Classicana, salvo per residenti, per non si sa quale esatto motivo, portando quindi l’utenza a fare giri dell’oca impensabili solo per attraversare pochissimi chilometri.
Gli utenti, i quali, per esigenze personali, si erano recati in direzione traghetto a Marina di Ravenna, si ritrovavano non solo ad attendere in lunghe code, fisiologicamente impossibili da evitare quando si tratta di numeri così alti di affluenza, ma ad essere oggettivamente sequestrati in auto a causa dello stop per fine turno di uno dei due traghetti alle ore 21, costringendo anche alcuni esercenti ad uscire dalle proprie attività commerciali fornendo acqua e facendo utilizzare le proprie toilette alle persone bloccate nel “cul de sac“ dei sensi unici e stretti intorno al traghetto stesso, in attesa che i propri clienti prenotanti potessero raggiungere il luogo dell’attività".
Tra circa 15 giorni si accoglierà "il grande evento del Jova Beach Party, il quale potrebbe vedere anche numeri maggiori in termini di affluenza e per cui non sono ancora del tutto chiare le decisioni sulla gestione della viabilità".
Ancarani chiede al sindaco "come possa essere stato possibile organizzare in modo così dilettantesco le sovrapposizioni di due eventi come il “Tricolore Air Show” ed il Ravenna Festival, tanto da chiudere una delle tre principali vie di fuga dal mare, ovvero Via Trieste e bloccando parzialmente anche lo scorrimento delle rotonde Danimarca e Francia, sulla seconda via di fuga, ovvero la Canale Molinetto".
Ma anche come possa essere stato possibile permettere che un traghetto si fermasse alle ore 21 come in una qualunque domenica, senza ragionare su una deroga in concomitanza col grande evento e come si intenda quindi gestire l’orario del traghetto, benché di fruizione esclusivamente pedonale, durante il weekend del Jova Beach party.
Ecco il tema delle soste: "quali parcheggi verranno preparati, oltre allo Scambiatore e al Marchesato, in lidi limitrofi come Punta Marina, Porto Corsini, Marina Romea, affinché i fruitori del traghetto solo pedonale possano essere civilmente trattati".
Ancarani conclude chiedendo "se, in prospettiva, sia intenzione dell’amministrazione, proprietaria del Pala De Andrè, dotare la cupola di quest’ultimo della seconda copertura necessaria all’isolamento acustico che non debba più comportare la chiusura delle strade limitrofe ogni volta che al suo interno si svolga un concerto".
© copyright la Cronaca di Ravenna