Politica
Impianto trattamento fanghi: "Perché cambiano progetto e sede?"
Se lo chiede la Pigna. Da rifare anche l'appalto per la gestione
![Impianto trattamento fanghi: Perché cambiano progetto e sede?](/file/articoli/th/articoli_637881424206715066.jpg)
14 maggio 2022 - Cambia la collocazione dell'impianto per il trattamento dei fanghi ottenuti dall'escavo dei fondali a -14,50, inizialmente previsto ai margini della Pialassa Piomboni? E dovrà essere rifatta la gara d'appalto per la gestione dello stesso?
Se lo chiede Veronica Verlicchi (capogruppo La Pigna, Città-Forese-Lidi).
"Nei giorni scorsi - scrive la lista civica - il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Daniele Rossi - ha incaricato (tramite affidamento diretto per 75mila euro), la società di ingegneria trevigiana Pool Engineering di elaborare una modifica del progetto relativo al secondo stralcio della Fase II, riguardante la realizzazione dell’impianto di trattamento dei fanghi dragati. Tale modifica ha lo scopo di prevederne - così come scritto nella relativa delibera -“una diversa collocazione geografica e renderlo idoneo ad un appalto integrato nell’ambito di quanto previsto dal PNRR-PNC”.
Il primo progetto era stato redatto dalla cooperativa Mate di Bologna con incarico del 6 agosto 2019, per 38.430 euro.
Va ricordato che per la realizzazione (e la gestione dell’impianto per 20 anni), "Adsp aveva avviato nell’autunno 2021, una procedura di gara per un project financing del valore di 155 milioni di euro, che aveva già portato, per ammissione dell'Autorità Portuale, alla formulazione di offerte".
Le motivazioni che avrebbero poirtato alla decisione di rivedere il progetto riguarderebbero la necessità di avere un'area di maggiori dimensioni, migliori collegamenti stradali, perchè non è stato chiesto a Mate di rivedere il progetto.
"Anche perché - dice la Pigna - il progetto del nuovo impianto, che comprende la realizzazione di una vasca di colmata provvisoria per il contenimento dei fanghi prima del trattamento, è funzionale alla Fase II dell’Hub, il cui inizio lavori (di dragaggio) è fissato per settembre 2023.
© copyright la Cronaca di Ravenna
Se lo chiede Veronica Verlicchi (capogruppo La Pigna, Città-Forese-Lidi).
"Nei giorni scorsi - scrive la lista civica - il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Daniele Rossi - ha incaricato (tramite affidamento diretto per 75mila euro), la società di ingegneria trevigiana Pool Engineering di elaborare una modifica del progetto relativo al secondo stralcio della Fase II, riguardante la realizzazione dell’impianto di trattamento dei fanghi dragati. Tale modifica ha lo scopo di prevederne - così come scritto nella relativa delibera -“una diversa collocazione geografica e renderlo idoneo ad un appalto integrato nell’ambito di quanto previsto dal PNRR-PNC”.
Il primo progetto era stato redatto dalla cooperativa Mate di Bologna con incarico del 6 agosto 2019, per 38.430 euro.
Va ricordato che per la realizzazione (e la gestione dell’impianto per 20 anni), "Adsp aveva avviato nell’autunno 2021, una procedura di gara per un project financing del valore di 155 milioni di euro, che aveva già portato, per ammissione dell'Autorità Portuale, alla formulazione di offerte".
Le motivazioni che avrebbero poirtato alla decisione di rivedere il progetto riguarderebbero la necessità di avere un'area di maggiori dimensioni, migliori collegamenti stradali, perchè non è stato chiesto a Mate di rivedere il progetto.
"Anche perché - dice la Pigna - il progetto del nuovo impianto, che comprende la realizzazione di una vasca di colmata provvisoria per il contenimento dei fanghi prima del trattamento, è funzionale alla Fase II dell’Hub, il cui inizio lavori (di dragaggio) è fissato per settembre 2023.
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