Università
Polo nautico all'università di Forlì, rischio doppione
L'idea lanciata dall'assessore regionale Colla. Mingozzi (Tcr): "Qui costruiamo yacht e abbiamo scuole e campus che già studiano le materie specialistiche. Le città si parlino"
30 aprile 2022 - "Per l'Emilia Romagna il Campus di Forlì è un asset strategico che intercetta esattamente le linee di sviluppo tracciate per la nostra regione e ha due punti di forza clamorosi: il polo tecnologico aeronautico e il polo della nautica". L'idea è stata lanciata ieri a Forlì dall'assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla.
"Dobbiamo sviluppare il polo della nautica su questo territorio dove sono incardinate le eccellenze internazionali del settore e a beneficio anche del porto di Ravenna e per farlo serve formare all'Università le migliori menti. Per questo possiamo estendere i percorsi accademici sull'aerospazio con una nuova laurea magistrale sulla nautica da avviare a Forll".
Idea affascinante per Forlì, ma che non tiene in considerazione che il porto di Ravenna ha appena avviato gli accordi per dare vita in Largo Trattaroli al Polo della Nautica per progettazione, costruzione, prove a mare delle imbarcazioni da diporto. Senza dimenticare che la Rosetti Marino ha varato da pochi mesi, il suo primo superyacht.
"Il Polo della nautica di Ravenna - commenta Giannantonio Mingozzi, presidente del Tcr (Terminal container Ravenna) - nasce in virtù delle grandi aree di cui gode il porto, da una scelta lungimirante del Gruppo Sapir. Nella nostra regione hanno sede i principali cantieri nautici italiani, che però non hanno attualmente sbocco a mare se non con trasporti eccezionali che trasferiscano le barche dalle sedi di costruzione a un porto di varo. Il Polo nautico ravennate ha quindi lo scopo di portare i cantieri direttamente sul mare".
Mingozzi teme i doppioni universitari: "Non vorrei rileggere le polemiche di 20 anni fa per Giurisprudenza. A Ravenna abbiamo corsi universitari legati alla portualità, istituti superiori che già studiano materie affini alla costruzione anche di barche da diporto. Credo che la soluzione sia che le due città, Ravenna e Forlì, si parlino e poi che coinvolgano l'università. La strada da seguire è un po' quella di Medicina e Chirurgia".
Nella foto: la partenza del superyacht Rosetti per il salone di Cannes
© copyright la Cronaca di Ravenna
"Dobbiamo sviluppare il polo della nautica su questo territorio dove sono incardinate le eccellenze internazionali del settore e a beneficio anche del porto di Ravenna e per farlo serve formare all'Università le migliori menti. Per questo possiamo estendere i percorsi accademici sull'aerospazio con una nuova laurea magistrale sulla nautica da avviare a Forll".
Idea affascinante per Forlì, ma che non tiene in considerazione che il porto di Ravenna ha appena avviato gli accordi per dare vita in Largo Trattaroli al Polo della Nautica per progettazione, costruzione, prove a mare delle imbarcazioni da diporto. Senza dimenticare che la Rosetti Marino ha varato da pochi mesi, il suo primo superyacht.
"Il Polo della nautica di Ravenna - commenta Giannantonio Mingozzi, presidente del Tcr (Terminal container Ravenna) - nasce in virtù delle grandi aree di cui gode il porto, da una scelta lungimirante del Gruppo Sapir. Nella nostra regione hanno sede i principali cantieri nautici italiani, che però non hanno attualmente sbocco a mare se non con trasporti eccezionali che trasferiscano le barche dalle sedi di costruzione a un porto di varo. Il Polo nautico ravennate ha quindi lo scopo di portare i cantieri direttamente sul mare".
Mingozzi teme i doppioni universitari: "Non vorrei rileggere le polemiche di 20 anni fa per Giurisprudenza. A Ravenna abbiamo corsi universitari legati alla portualità, istituti superiori che già studiano materie affini alla costruzione anche di barche da diporto. Credo che la soluzione sia che le due città, Ravenna e Forlì, si parlino e poi che coinvolgano l'università. La strada da seguire è un po' quella di Medicina e Chirurgia".
Nella foto: la partenza del superyacht Rosetti per il salone di Cannes
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