Politica
«Ridurre le tasse, Imu e Tari, sui fabbricati per i proprietari che ospitano profughi ucraini»
«Anche il Comune, vista l’emergenza, può e deve contribuire in modo diretto all’opera di solidarietà». Lo chiedono in una mozione al sindaco i gruppi Viva Ravenna, Fratelli d'Italia, La Pigna, Lista per Ravenna, Forza Italia Primavera Ravenna
22 marzo 2022 - Una modifica dei regolamenti IMU e Tari che preveda l'azzeramento o una cospicua diminuzione delle aliquote per l’anno 2022, sugli immobili messi a disposizione da proprietari, pubblici o privati, per i profughi provenienti dall’Ucraina. Stabilendo, eventualmente, anche un periodo minimo di concessione (che potrebbe essere di 4/6 mesi) e condizioni precise per accedere all’agevolazione, quali, ad esempio, l'assenza di altri benefici da parte dello Stato o enti pubblici, fabbricati non costituenti abitazione principale, ecc.
E anche di farsi portavoce nei confronti del gestore di energia, perché valuti la sospensione o la riduzione dei costi delle utenze relative a questi immobili.
È questo il pacchetto di richieste contenute in una mozione presentata oggi, martedì 22 marzo, al sindaco da Nicola Grandi capogruppo e Filippo Donati, consigliere di Viva Ravenna; Alberto Ferrero, capogruppo, Renato Esposito e Angelo Nicola Di Pasquale, consiglieri di Fratelli d’Italia; Veronica Verlicchi capogruppo La Pigna - Città forese lidi; Alvaro Ancisi capogruppo Lista per Ravenna – Polo civico popolare; Alberto Ancarani, capogruppo Forza Italia Berlusconi per Ancarani Primavera Ravenna.
La richiesta che «anche il Comune di Ravenna, vista l’emergenza dovuta alla guerra in Ucraina, possa e debba contribuire in modo diretto all’opera di solidarietà, anche attraverso agevolazioni fiscali nei confronti di chi si rende disponibile a supplire alla carenza di spazi di accoglienza, si basa sul fatto che molti pofughi ucraini sono arrivati in Italia, 13mila solo in Emilia Romagna, più di 700 a Ravenna e, nella provincia, già si contano circa un migliaio di persone, numero in continuo aggiornamento e che è destinato ad aumentare. E la straordinarietà dell’evento ha fatto sì che i posti a disposizione nei centri di accoglienza siano quasi tutti esauriti e molti sono gli appelli, anche da parte delle autorità, ad aiutare la popolazione ucraina».
© copyright la Cronaca di Ravenna
E anche di farsi portavoce nei confronti del gestore di energia, perché valuti la sospensione o la riduzione dei costi delle utenze relative a questi immobili.
È questo il pacchetto di richieste contenute in una mozione presentata oggi, martedì 22 marzo, al sindaco da Nicola Grandi capogruppo e Filippo Donati, consigliere di Viva Ravenna; Alberto Ferrero, capogruppo, Renato Esposito e Angelo Nicola Di Pasquale, consiglieri di Fratelli d’Italia; Veronica Verlicchi capogruppo La Pigna - Città forese lidi; Alvaro Ancisi capogruppo Lista per Ravenna – Polo civico popolare; Alberto Ancarani, capogruppo Forza Italia Berlusconi per Ancarani Primavera Ravenna.
La richiesta che «anche il Comune di Ravenna, vista l’emergenza dovuta alla guerra in Ucraina, possa e debba contribuire in modo diretto all’opera di solidarietà, anche attraverso agevolazioni fiscali nei confronti di chi si rende disponibile a supplire alla carenza di spazi di accoglienza, si basa sul fatto che molti pofughi ucraini sono arrivati in Italia, 13mila solo in Emilia Romagna, più di 700 a Ravenna e, nella provincia, già si contano circa un migliaio di persone, numero in continuo aggiornamento e che è destinato ad aumentare. E la straordinarietà dell’evento ha fatto sì che i posti a disposizione nei centri di accoglienza siano quasi tutti esauriti e molti sono gli appelli, anche da parte delle autorità, ad aiutare la popolazione ucraina».
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