Politica
È morto Luigi Mattioli, storico dirigente Pci e vicesindaco
Barattoni: «Ci mancheranno le sue idee lucide e costruttive esposte con umiltà e discrezione». Il cordoglio del sindaco
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07 febbraio 2022 - È scomparso ieri, a 91 anni, Luigi Mattioli, storico dirigente della sinistra ravennate, e vicesindaco all'epoca di Aristide Canosani.
“Apprendo con dolore della scomparsa di Luigi Mattioli" commenta il segretario provinciale del Pd, Alessandro Barattoni. "Ero andato a trovarlo l’ultimo giorno dell’anno quando ci eravamo confrontati sul partito, sulla città e su quanto accaduto nelle ultime elezioni".
Cresciuto nell’Uisp, diventò dirigente della federazione del Pci, grande esperto di urbanistica e primo vicesindaco comunista di Ravenna.
Ci mancheranno le sue visite in via della Lirica, le sue idee lucide e costruttive esposte con umiltà e discrezione, la sua curiosità e voglia di ascoltare, la sua capacità di esserci sempre nel modo giusto, gli aneddoti che raccontava, sempre con il sorriso sulle labbra.
Uno di quei dirigenti politici che tutti i segretari dovrebbero incontrare.
A nome di tutto il Partito Democratico porgo le più sentite condoglianze ai suoi amici e alla sua famiglia. Ciao Gigi".
"Apprendo con grande dispiacere della morte di Luigi Mattioli, commenta il sindaco Michele de Pascale. Grande protagonista delle istituzioni ravennati, ha rivestito la carica di vicesindaco per il Pci nella prima giunta Canosani.
Esperto di urbanistica fu tra coloro che anticiparono una visione moderna della progettazione della città e che videro nella pianificazione urbanistica il possibile ruolo riformista rispetto al territorio e alla società attraverso un nuovo approccio caratterizzato da continuità e sistematicità di metodo e di contenuti.
È stato un riferimento importantissimo nella vita politica e democratica di Ravenna, non solo dei suoi tempi, ma anche e specialmente per le generazioni a venire, in particolare grazie alla sua attenzione sempre viva e di assoluto rispetto per le giovani generazioni. È stato per molte generazioni di dirigenti del centrosinistra ravennate un modello e una guida sicura a cui ispirarsi e da cui ricevere consigli.
Lo ricordiamo con affetto e grande stima. Un pensiero commosso alla famiglia e ai suoi cari".
"Con lui - afferma il vicesindaco Eugenio Fusignani - scompare un altro pezzo della generazione di politici che, da versanti opposti, seppero nobilitare il confronto politico aspro degli anni dell’immediato dopoguerra con la profondità delle visioni e con la fermezza degli ideali ma soprattutto col rispetto dell’avversario.
Per me, castiglionese come lui, mi onora essergli succeduto pur dopo tanti anni come vicesindaco.
È stato un amministratore serio, rigoroso e coerente e un politico duro ma leale. Mi piace ricordarlo nel 2018, quando organizzai all’Alighieri un convegno per il 50° della morte del sindaco Repubblicano Bruno Benelli, padre insieme a Manlio Monti del primo centrosinistra ravennate nel 1963.
Lui, che di Benelli fu un tenace oppositore, con grande onestà intellettuale, ammise l’errore di valutazione del Pci di allora, riconoscendo all’opera di Benelli il merito di aver modernizzato Ravenna, attraverso la messa in atto di politiche di lunga visione che hanno cambiato il volto di città e territorio.
Un bell’esempio di come si può condurre la politica, con dignità e onore. La sua morte fa mancare una voce ascoltata nel Pd e autorevole per la politica locale, che lo ricorda tributandogli la stima che meritano quanti hanno fatto dell’impegno un vero servizio per la nostra comunità.
A nome mio personale e di tutto il Pri della provincia, le più sentite condoglianze alla famiglia e al Pd".
© copyright la Cronaca di Ravenna
“Apprendo con dolore della scomparsa di Luigi Mattioli" commenta il segretario provinciale del Pd, Alessandro Barattoni. "Ero andato a trovarlo l’ultimo giorno dell’anno quando ci eravamo confrontati sul partito, sulla città e su quanto accaduto nelle ultime elezioni".
Cresciuto nell’Uisp, diventò dirigente della federazione del Pci, grande esperto di urbanistica e primo vicesindaco comunista di Ravenna.
Ci mancheranno le sue visite in via della Lirica, le sue idee lucide e costruttive esposte con umiltà e discrezione, la sua curiosità e voglia di ascoltare, la sua capacità di esserci sempre nel modo giusto, gli aneddoti che raccontava, sempre con il sorriso sulle labbra.
Uno di quei dirigenti politici che tutti i segretari dovrebbero incontrare.
A nome di tutto il Partito Democratico porgo le più sentite condoglianze ai suoi amici e alla sua famiglia. Ciao Gigi".
"Apprendo con grande dispiacere della morte di Luigi Mattioli, commenta il sindaco Michele de Pascale. Grande protagonista delle istituzioni ravennati, ha rivestito la carica di vicesindaco per il Pci nella prima giunta Canosani.
Esperto di urbanistica fu tra coloro che anticiparono una visione moderna della progettazione della città e che videro nella pianificazione urbanistica il possibile ruolo riformista rispetto al territorio e alla società attraverso un nuovo approccio caratterizzato da continuità e sistematicità di metodo e di contenuti.
È stato un riferimento importantissimo nella vita politica e democratica di Ravenna, non solo dei suoi tempi, ma anche e specialmente per le generazioni a venire, in particolare grazie alla sua attenzione sempre viva e di assoluto rispetto per le giovani generazioni. È stato per molte generazioni di dirigenti del centrosinistra ravennate un modello e una guida sicura a cui ispirarsi e da cui ricevere consigli.
Lo ricordiamo con affetto e grande stima. Un pensiero commosso alla famiglia e ai suoi cari".
"Con lui - afferma il vicesindaco Eugenio Fusignani - scompare un altro pezzo della generazione di politici che, da versanti opposti, seppero nobilitare il confronto politico aspro degli anni dell’immediato dopoguerra con la profondità delle visioni e con la fermezza degli ideali ma soprattutto col rispetto dell’avversario.
Per me, castiglionese come lui, mi onora essergli succeduto pur dopo tanti anni come vicesindaco.
È stato un amministratore serio, rigoroso e coerente e un politico duro ma leale. Mi piace ricordarlo nel 2018, quando organizzai all’Alighieri un convegno per il 50° della morte del sindaco Repubblicano Bruno Benelli, padre insieme a Manlio Monti del primo centrosinistra ravennate nel 1963.
Lui, che di Benelli fu un tenace oppositore, con grande onestà intellettuale, ammise l’errore di valutazione del Pci di allora, riconoscendo all’opera di Benelli il merito di aver modernizzato Ravenna, attraverso la messa in atto di politiche di lunga visione che hanno cambiato il volto di città e territorio.
Un bell’esempio di come si può condurre la politica, con dignità e onore. La sua morte fa mancare una voce ascoltata nel Pd e autorevole per la politica locale, che lo ricorda tributandogli la stima che meritano quanti hanno fatto dell’impegno un vero servizio per la nostra comunità.
A nome mio personale e di tutto il Pri della provincia, le più sentite condoglianze alla famiglia e al Pd".
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