Politica
Aimi (FI) sul caro bollette: "Paghiamo i fallimenti del governo Conte"
Il senatore: "Abbiamo sacrificato sull’altare delle ideologie e delle false politiche ambientaliste, il recupero del metano offshore"
17 gennaio 2022 - “Inutile girarci intorno, in questi giorni le fallimentari politiche energetiche del Governo Conte 1, con il decreto sviluppo del gennaio di 3 anni fa, presentano il conto insostenibile alle imprese e agli italiani. Abbiamo sacrificato sull’altare delle ideologie e delle false politiche ambientaliste, il recupero del metano offshore bloccando le trivellazioni domestiche: un ottantina di piattaforme lasciate ad arrugginire così come ha fatto il governo comunista del Venezuela". Così il sen. Enrico Aimi, capogruppo di Forza Italia in Commissione Affari Esteri.
Tutto ciò mentre Croazia, Montenegro e Grecia "continuano le loro prospezioni sugli stessi giacimenti metaniferi, a poche miglia dalle nostre trivelle, incomprensibilmente bloccate. È tutto gas che verrà sottratto ai nostri consumi. Abbiamo infatti 90 miliardi di metri cubi di metano da estrarre, a 5 centesimi al metro cubo, e invece lo importiamo per il 95.4% dall’estero, con un costo che si aggira dai 50 ai 70 centesimi. Siamo dei folli. Peraltro, se sfruttassimo al meglio i nostri potenziali giacimenti metaniferi, potremmo risparmiare più di 12 miliardi di euro".
Per Aimi "tutto questo avviene perché abbiamo sacrificato il pragmatismo e l’interesse nazionale alle ideologie economicamente perverse di certa sinistra che continua a non saper far di conto, al punto che ora, a finire in “bolletta”, sono i produttori e i poveri italiani, compresi quelli che concitatamente plaudivano all’onestà al governo e alla fine della povertà”.
© copyright la Cronaca di Ravenna
Tutto ciò mentre Croazia, Montenegro e Grecia "continuano le loro prospezioni sugli stessi giacimenti metaniferi, a poche miglia dalle nostre trivelle, incomprensibilmente bloccate. È tutto gas che verrà sottratto ai nostri consumi. Abbiamo infatti 90 miliardi di metri cubi di metano da estrarre, a 5 centesimi al metro cubo, e invece lo importiamo per il 95.4% dall’estero, con un costo che si aggira dai 50 ai 70 centesimi. Siamo dei folli. Peraltro, se sfruttassimo al meglio i nostri potenziali giacimenti metaniferi, potremmo risparmiare più di 12 miliardi di euro".
Per Aimi "tutto questo avviene perché abbiamo sacrificato il pragmatismo e l’interesse nazionale alle ideologie economicamente perverse di certa sinistra che continua a non saper far di conto, al punto che ora, a finire in “bolletta”, sono i produttori e i poveri italiani, compresi quelli che concitatamente plaudivano all’onestà al governo e alla fine della povertà”.
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