Politica
Grandi e Donati: «Traffico in via San Mama, si installino subito strumenti di monitoraggio»
Per i consiglieri comunali di Viva Ravenna «le situazioni di intasamento, oltre ad avere un impatto non banale sulla qualità dell’aria, se per i residenti è di disagio per gli operatori economici rischia di diventare letale»
05 dicembre 2021 - «Noi di Viva Ravenna, come nel nostro stile, senza intenzione di
alimentare inutilmente polemiche facciamo sulla questione una chiara
proposta di buon senso: gli uffici installino da subito strumenti di
monitoraggio che siano in grado di misurare l’intensità del traffico
(come accaduto, solo per fare un esempio, nella zona di via Stradone
dopo la creazione del senso unico) specie negli orari di punta».Lo affermano Nicola Grandi e Filippo Donati, consiglieri comunali di Viva Ravenna, a proposito della difficile situazione della viabilità in via San Mama dopo la realizzazione delle piste ciclabili.
«A quel punto - aggiungono -, dati alla mano, quando sarà chiaro che le proteste non rappresentano solo un capriccio di qualcuno, ci si sieda ad un tavolo, in cui devono essere invitati rappresenti economici ma deve sedersi anche la politica e si discuta sui numeri, valutando le alternative a cui i tecnici avranno nel frattempo eventualmente pensato.
Tutto il resto appartiene ai mondi della polemica sterile da un lato e all’autoreferenzialita’ dall’altro che abbiamo deciso di combattere fermamente e con cui non vogliamo avere nulla a che fare».
«Mentre nessun dubbio può essere sollevato sulla bontà della scelta di realizzare una pista ciclabile in via San Mama, peraltro fortemente richiesta da centinaia di cittadini anche attraverso una petizione, occorre ammettere che l’intervento che ha interessato l’intera area ha portato ad una modifica del traffico che non può considerarsi temporanea».
«Le situazioni di intasamento, la creazione di file e l’impossibilità di accedere di nuovo al borgo in caso di necessità se non dopo aver percorso oltre due chilometri hanno creato una condizione che, oltre ad avere un impatto non banale sulla qualità dell’aria, se per i residenti è di disagio per gli operatori economici rischia di diventare letale».
© copyright la Cronaca di Ravenna
«A quel punto - aggiungono -, dati alla mano, quando sarà chiaro che le proteste non rappresentano solo un capriccio di qualcuno, ci si sieda ad un tavolo, in cui devono essere invitati rappresenti economici ma deve sedersi anche la politica e si discuta sui numeri, valutando le alternative a cui i tecnici avranno nel frattempo eventualmente pensato.
Tutto il resto appartiene ai mondi della polemica sterile da un lato e all’autoreferenzialita’ dall’altro che abbiamo deciso di combattere fermamente e con cui non vogliamo avere nulla a che fare».
«Mentre nessun dubbio può essere sollevato sulla bontà della scelta di realizzare una pista ciclabile in via San Mama, peraltro fortemente richiesta da centinaia di cittadini anche attraverso una petizione, occorre ammettere che l’intervento che ha interessato l’intera area ha portato ad una modifica del traffico che non può considerarsi temporanea».
«Le situazioni di intasamento, la creazione di file e l’impossibilità di accedere di nuovo al borgo in caso di necessità se non dopo aver percorso oltre due chilometri hanno creato una condizione che, oltre ad avere un impatto non banale sulla qualità dell’aria, se per i residenti è di disagio per gli operatori economici rischia di diventare letale».
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