Un libro per te
"Un cuore imperfetto" di Giorgia Martano e Giuseppe Baroncelli
'Beppe', per tutti i ravennati, notissimo medico e studioso ha scritto a quattro mani la storia di Claire
12 luglio 2021 - Parla di mare, come punto di riferimento della vita, di partenza e di ritorno, ma scava, capitolo dopo capitolo, nella vita della protagonista.
Claire Notthing vive in un piccolo paese della Cornovaglia dove l’unica prospettiva di vita, imposta dal padre Trevor, era nel mare. Anche la vita è un mare, vero, con imprevisti, mutamenti improvvisi, pericoli nascosti, ma come Ulisse, sottolinea Franco Gabici nella prefazione, vince il desiderio di conoscere l’ignoto. Così, appena diciottenne, Claire fugge per cercare il suo futuro, per dimenticare i legami che la soffocano e per scoprire se stessa.
La seguiamo, capitolo dopo capitolo, in una lettura piacevole e allo stesso tempo densa di significati, di spunti per la riflessione. Così si snoda la sua vita, fra alti e bassi, in una Londra che i bombardamenti della seconda guerra mondiale illuminano di notte. Claire non era mai stata a Londra, prima, e le parole di Sigmund Freud che introducono al capitolo rispecchiano il timore di trovarsi in una realtà dove “Il mio mondo ora non è che una piccola isola in un mare di indifferenza”.
L’indifferenza di una grande città dove Claire impara a conoscere se stessa. Scopre il suo potere: la capacità di poter guarire con il calore delle sue mani e questo diventa lo scopo principale della sua vita e la rende famosa e allo stesso tempo crea intorno alla sua persona un alone di mistero e di magia.
Ma questi sono due elementi che possono produrre solitudine. “Mentre svolgeva il suo lavoro era sempre serena ma alla sera si ritrovava sola con se stessa e i suoi pensieri, in cerchio come piccoli omini pronti per fare terapia di gruppo. Ma ogni sera riusciva ad addormentarsi”.
Pure non era felice, i sogni frequenti e spesso ossessivi la rendevano inquieta. Allora ricorda il consiglio dello sciamano: “Se cerchi la pace o la felicità o un po’ di clemenza non le troverai dentro di te. Solo le tue origini ti salveranno”.
Fu così che Claire tornò alla casa natale che da tanti anni non rivedeva e decise che l’avrebbe trasformata in un centro clinico dove, con le sue mani calde e la sua esperta sensibilità, avrebbe aiutato quanti si sarebbero rivolti a lei, senza alcuna distinzione.
Claire, ormai sessantenne, torna nei luoghi dai quali era fuggita ma con la consapevolezza di conoscersi, di sapersi realizzata, di sapere che il calore con cui guariva gli altri riscaldava anche il suo cuore che non era ‘imperfetto’ ma sapeva dare amore insieme al calore delle mani.
Incuriosisce la lettura di un romanzo scritto a quattro mani: Giorgia Martano, classe 1977, laureata in Conservazione dei Beni Culturali, studiosa della Lingua dei Segni e il potere del gesto e delle mani, Giuseppe Baroncelli, notissimo medico e studioso ravennate, classe 1938.
“Avevo scritto un piccolo libro e l’avevo mandato in visione alla mia amica Giorgia - racconta Baroncelli - perché mi desse un parere. La sua risposta fu la proposta di approfondire insieme gli argomenti e così è nato questo libro”.
Non ho dubbi che le frasi, i suggerimenti tratti da libri e autori famosi che introducono a ogni capitolo, siano stati scelti da Baroncelli, “Beppe” per tutti i ravennati, perché conosco la sua passione di grande lettore per la psicanalisi e per la filosofia.
Anna De Lutiis
Un cuore imperfetto
Giorgia Martano e Giuseppe Baroncelli
Società Editrice “Il Ponte Vecchio”
© copyright la Cronaca di Ravenna
Claire Notthing vive in un piccolo paese della Cornovaglia dove l’unica prospettiva di vita, imposta dal padre Trevor, era nel mare. Anche la vita è un mare, vero, con imprevisti, mutamenti improvvisi, pericoli nascosti, ma come Ulisse, sottolinea Franco Gabici nella prefazione, vince il desiderio di conoscere l’ignoto. Così, appena diciottenne, Claire fugge per cercare il suo futuro, per dimenticare i legami che la soffocano e per scoprire se stessa.
La seguiamo, capitolo dopo capitolo, in una lettura piacevole e allo stesso tempo densa di significati, di spunti per la riflessione. Così si snoda la sua vita, fra alti e bassi, in una Londra che i bombardamenti della seconda guerra mondiale illuminano di notte. Claire non era mai stata a Londra, prima, e le parole di Sigmund Freud che introducono al capitolo rispecchiano il timore di trovarsi in una realtà dove “Il mio mondo ora non è che una piccola isola in un mare di indifferenza”.
L’indifferenza di una grande città dove Claire impara a conoscere se stessa. Scopre il suo potere: la capacità di poter guarire con il calore delle sue mani e questo diventa lo scopo principale della sua vita e la rende famosa e allo stesso tempo crea intorno alla sua persona un alone di mistero e di magia.
Ma questi sono due elementi che possono produrre solitudine. “Mentre svolgeva il suo lavoro era sempre serena ma alla sera si ritrovava sola con se stessa e i suoi pensieri, in cerchio come piccoli omini pronti per fare terapia di gruppo. Ma ogni sera riusciva ad addormentarsi”.
Pure non era felice, i sogni frequenti e spesso ossessivi la rendevano inquieta. Allora ricorda il consiglio dello sciamano: “Se cerchi la pace o la felicità o un po’ di clemenza non le troverai dentro di te. Solo le tue origini ti salveranno”.
Fu così che Claire tornò alla casa natale che da tanti anni non rivedeva e decise che l’avrebbe trasformata in un centro clinico dove, con le sue mani calde e la sua esperta sensibilità, avrebbe aiutato quanti si sarebbero rivolti a lei, senza alcuna distinzione.
Claire, ormai sessantenne, torna nei luoghi dai quali era fuggita ma con la consapevolezza di conoscersi, di sapersi realizzata, di sapere che il calore con cui guariva gli altri riscaldava anche il suo cuore che non era ‘imperfetto’ ma sapeva dare amore insieme al calore delle mani.
Incuriosisce la lettura di un romanzo scritto a quattro mani: Giorgia Martano, classe 1977, laureata in Conservazione dei Beni Culturali, studiosa della Lingua dei Segni e il potere del gesto e delle mani, Giuseppe Baroncelli, notissimo medico e studioso ravennate, classe 1938.
“Avevo scritto un piccolo libro e l’avevo mandato in visione alla mia amica Giorgia - racconta Baroncelli - perché mi desse un parere. La sua risposta fu la proposta di approfondire insieme gli argomenti e così è nato questo libro”.
Non ho dubbi che le frasi, i suggerimenti tratti da libri e autori famosi che introducono a ogni capitolo, siano stati scelti da Baroncelli, “Beppe” per tutti i ravennati, perché conosco la sua passione di grande lettore per la psicanalisi e per la filosofia.
Anna De Lutiis
Un cuore imperfetto
Giorgia Martano e Giuseppe Baroncelli
Società Editrice “Il Ponte Vecchio”
© copyright la Cronaca di Ravenna