“Sette donne all’alba del Medioevo”, donne di potere e di cultura, tanto simili a quelle di oggi | la CRONACA di RAVENNA

“Sette donne all’alba del Medioevo”, donne di potere e di cultura, tanto simili a quelle di oggi

E' il titolo dell’ultimo libro di Gianni Morelli pubblicato dalla casa editrice “Il Ponte Vecchio”

17 gennaio 2021 - Gianni Morelli è saggista e storico dell’arte. Molte sono le sue pubblicazioni tutte finalizzate a una approfondita e spesso personale interpretazione degli eventi, sempre attento alla ricerca di significati che possono sfuggire a una visione veloce anche se non superficiale. Ricordiamo Una interpretazione unitaria dei mosaici realizzati dall’abate Guglielmo nella basilica di San Giovanni Evangelista nell’anno 2013. Ha dedicato ben quattro monografie al Vangelo Purpureo di Rossano, Patrimonio dell’Umanità.

Nel libro appena pubblicato troviamo sette vite ricostruite attraverso frammenti, come in un caleidoscopio: donne che emersero per carattere, intuito politico, in un momento che Morelli definisce ‘alba’, sulla linea di confine che passa dalla notte al giorno successivo, qui da un periodo storico a quello successivo.
Ispazia inizia il periodo e Amalasunta lo conclude, uno spazio che è compreso tra il 415 e il 535. Alcune delle sette donne sono molto note, altre meno ma non per questo meno importanti: Ispazia, Galla Placidia, Pulcheria, Onoria, Eudocia, Licinia Eudossia, Amalasunta.

“L’alba di cui parlo nel libro - spiega Morelli in una recente intervista - dura centoventi anni. La prima donna, Ispazia, è poetessa, scrisse di filosofia neoplatonica, matematica, astronomia. Personaggio molto in vista, certamente scomoda in una contesa politica, viene ricordata soprattutto perché aggredita, massacrata, da un gruppo di fanatici”.

Dal mondo della cultura, al potere e qui troviamo Galla Placidia; “In lei - sottolinea Morelli - si possono leggere riassunte le due anime di Roma, quella tradizionalista, ereditata dal nonno materno Valentiniano, cioè senso dello Stato, supremazia romana, tolleranza religiosa, e quella innovatrice mutuata dal padre Teodosio, caratterizzata dall’apertura al popolo germanico e dalla sottomissione alla Chiesa di Roma”.

Impossibile soffermarsi su tutti i personaggi. Restando nell’ambito delle donne che hanno esercitato il potere non possiamo non ricordare Amalasunta, regina degli Ostrogoti, che alla morte del padre governò per otto anni come reggente del figlio Alarico. Una donna colta, abile diplomatica, si innalza al di sopra della sua condizione femminile perché possiede, come riferisce Cassiodoro, ‘qualità maschili’. Nonostante tutte queste qualità il suo percorso storico si conclude, infine, spogliata da Teodato delle insegne reali, relegata sull’isola di Martana, nel lago di Bolsena.

Parlando di poesia ricordiamo Eudocia, moglie di Teodosio II, imperatore d’Oriente. Una figura affascinante, un personaggio storico importante, un’autrice di grande valore, tutto questo in una donna nata ad Atene nell’anno 400 dopo Cristo. Paragonabile a poche figure femminili: una donna colta, bellissima, peccato che i suoi scritti siano andati quasi tutti perduti.

Sette donne importanti ma non sempre fortunate in un mondo in cui la donna era ‘fotografata’ in ruoli ben precisi, come troviamo nell’appendice: cinque pagine molto intense che ci permettono di avere una visione globale e conclusiva di quella che era la condizione della donna in quel periodo: “E s’ella è fanciulla femina, polla a cuscire e nonne a leggere, ché non istà troppo bene a una femina sapere leggere, se già no la volessi fare monaca… E insegnale tutti i fatti della masserizia di casa…”.

Le vicende di questi sette personaggi femminili presentano relazioni col mondo di oggi in cui giornaliste, donne che contestano abusi politici, vengono imprigionate o definitivamente tolte di mezzo.
E’ interessante il metodo adottato da Gianni Morelli che, nell’introdurre ogni personaggio, riporta quanto documentato dall’enciclopedia Treccani, notizie che vengono successivamente approfondite e arricchite con riferimenti a vari testi storici e completate da riflessioni e interpretazioni personali, affidate a uno stile scorrevole che rende la lettura molto piacevole.

Anna De Lutiis


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