Università
Mirella Falconi coordinatrice del Corso di laurea in Medicina
E' stata eletta ieri. "Sarà un percorso impegnativo, ma porterà ottimi risultati"
22 ottobre 2020 - Dopo esserne stata la referente nei mesi scorsi, da ieri la professoressa Mirella Falconi è la coordinatrice del Corso di laurea in Medicina e Chirurgia del Campus di Ravenna dell’Alma Mater. E’ stata eletta nell’incarico dai docenti del primo anno del Corso.
“Adesso si entra nella fase operativa, il Corso è avviato e ci sono tutti i presupposti per costruire un bel percorso di studi. C’è l’interesse dei docenti, dell’azienda sanitaria e di tutte le realtà locali. Sarà molto impegnativo, ma porterà ottimi risultati. Ne sono convinta”, commenta Falconi, docente di Anatomia all’Università di Bologna e nel Corso aperto a Ravenna, e anche vicepresidente della Fondazione Flaminia.
Inaugurato il 14 ottobre con una cerimonia al Teatro Alighieri con il rettore dell’Università di Bologna, Francesco Ubertini, il Corso ravennate ha il sostegno del Comune, dell’Ausl, della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna che ha confermato il suo trentennale impegno per l’università e la sanità investendo 12 dei 30 milioni necessari, della Fondazione del Monte, del Gruppo Villa Maria e dell’Istituto Oncologico Romagnolo.
La Fondazione Flaminia, con il suo presidente Lanfranco Gualtieri, si è esposta finanziariamente investendo circa un milione di euro nei laboratori e nell’acquisto di attrezzature. La Flaminia è anche il collettore dei fondi di tutti coloro che hanno finanziato il Corso, in pratica è il garante tra loro e l’Ateneo e con il suo personale si fa carico, assieme a UniBo, della gestione di Palazzo Corradini messo a disposizione dal Comune per l’avvio delle lezioni. A sottolineare l’importanza del nuovo Corso, anche la donazione della famiglia Novarese di Bologna.
Ravenna si aspetta molto dalle sinergie che potranno nascere tra gli ambiti formativi dei corsi di laurea ravennati (di beni culturali, delle scienze, giuridico e ingegneristico) e tra i corsi di laurea e la città e, in particolare, con il porto. Ora non è più una visione, è una realtà.
MVV
© copyright la Cronaca di Ravenna
“Adesso si entra nella fase operativa, il Corso è avviato e ci sono tutti i presupposti per costruire un bel percorso di studi. C’è l’interesse dei docenti, dell’azienda sanitaria e di tutte le realtà locali. Sarà molto impegnativo, ma porterà ottimi risultati. Ne sono convinta”, commenta Falconi, docente di Anatomia all’Università di Bologna e nel Corso aperto a Ravenna, e anche vicepresidente della Fondazione Flaminia.
Inaugurato il 14 ottobre con una cerimonia al Teatro Alighieri con il rettore dell’Università di Bologna, Francesco Ubertini, il Corso ravennate ha il sostegno del Comune, dell’Ausl, della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna che ha confermato il suo trentennale impegno per l’università e la sanità investendo 12 dei 30 milioni necessari, della Fondazione del Monte, del Gruppo Villa Maria e dell’Istituto Oncologico Romagnolo.
La Fondazione Flaminia, con il suo presidente Lanfranco Gualtieri, si è esposta finanziariamente investendo circa un milione di euro nei laboratori e nell’acquisto di attrezzature. La Flaminia è anche il collettore dei fondi di tutti coloro che hanno finanziato il Corso, in pratica è il garante tra loro e l’Ateneo e con il suo personale si fa carico, assieme a UniBo, della gestione di Palazzo Corradini messo a disposizione dal Comune per l’avvio delle lezioni. A sottolineare l’importanza del nuovo Corso, anche la donazione della famiglia Novarese di Bologna.
Ravenna si aspetta molto dalle sinergie che potranno nascere tra gli ambiti formativi dei corsi di laurea ravennati (di beni culturali, delle scienze, giuridico e ingegneristico) e tra i corsi di laurea e la città e, in particolare, con il porto. Ora non è più una visione, è una realtà.
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