Università e Ausl insieme per il Policlinico romagnolo | la CRONACA di RAVENNA

Università e Ausl insieme per il Policlinico romagnolo

Inaugurato con una cerimonia al Teatro Alighieri il corso di laurea in Medicina. Il Rettore Ubertini: "Realizzeremo la prima azienda territoriale universitaria in Italia". Decisivo il sostegno della Fondazione Cassa

14 ottobre 2020 - “Non vogliamo replicare ciò che abbiamo a Bologna. Vogliamo realizzare a Ravenna e in Romagna un grande laboratorio a cielo aperto, la prima azienda territoriale universitaria in Italia, perché è sul territorio che si giocheranno le sfide del futuro”. Un progetto di Policlico romagnolo che porta il nome di ‘Romagna salute’.

Queste parole del Rettore dell’Università di Bologna, Francesco Ubertini, spiegano il quadro all’interno del quale si inserisce la scelta dell’Alma Mater di decentrare nei Campus di Ravenna e Forlì il corso di laurea in Medicina e Chirurgia. Le ha pronunciate al Teatro Alighieri, dove nel tardo pomeriggio si è tenuta la cerimonia inaugurale.

Concetto ripreso dal direttore generale dell’Ausl Romagna, Tiziano Carradori. “Quale migliore occasione di questa – ha detto –, per un’azienda che si occupa di salute della persona e della collettività, per concorrere alla formazione degli studenti che saranno i futuri medici”. “Con la consapevolezza – ha aggiunto – di avere una condizione diversa da quella che caratterizza le aziende che sono definite aziende di riferimento per il corso di laurea in medicina, cioè le aziende ospedaliere universitarie. Qui la sfida è molto superiore”. E ha sottolineato i numeri dell’Ausl Romagna: 4500 posti letto tra pubblico e privato accreditato, 16mila dipendenti, 200mila ricoveri straordinari, 17 milioni di prestazioni specialistiche.

UniBo e Ausl hanno trovato la piena condivisione della Regione e del Comune di Ravenna.
Una collaborazione sintetizzata dal prorettore alla didattica Sangiorgi: “Tutti insieme siamo riusciti in un’impresa che vede unite tre sfere. Università, sanità pubblica e privata accreditata e territorio, che hanno giustamente interessi propri ma hanno capito che lavorando insieme potevano perseguire un traguardo che è un grande valore aggiunto per tutti”.

Proprio il sindaco di Ravenna Michele de Pascale ha ribadito che “questo progetto, nato ben prima dell’arrivo del Covid, è stato possibile grazie a un impegno costante e molto forte da parte della Regione Emilia Romagna, dell’Università stessa, dell’Ausl e di tutte le realtà pubbliche e private che hanno concorso al suo finanziamento”. E ha ricordato il professor Giovanni Mazzotti “che ci ha aperto la strada per arrivare fin qui”, ravennate, luminare di Anatomia umana, presidente nel 2007 del corso di laurea in Medicina e chirurgia dell’ateneo bolognese, scomparso il 3 giugno del 2011.

Ubertini ha ricostruito i vari passaggi che hanno portato all'inaugurazione del corso. “Nei 31 anni di decentramento i quattro Campus di Ravenna, Cesena, Forlì e Rimini sono cresciuti in vari saperi, ma mancava una parte, la salute, e quindi un paio di anni fa circa decidemmo di completare il quadro avanzando il progetto ‘Romagna salute’ che vede un elemento importante nel corso di Medicina”.
Già nell’ottobre 2019 nel progetto, che è in corso di aggiornamento, si parlava di sinergie tra l’area medica e il digitale, di case della salute, dell’invecchiamento, di sinergie con discipline non mediche, c’era una visione.
Una visione che ha rischiato di non realizzarsi. Infatti, il 18 febbraio scorso il consiglio di amministrazione dell’Università ha approvato l’attivazione dei due corsi, il 21 febbraio sono stati firmati gli accordi con i promotori, ma il 22 febbraio si decise di sospendere le lezioni vista la situazione di emergenza creata dal Covid. “Ho pensato più volte – ha detto Ubertini – che cosa sarebbe successo se non avessimo chiuso gli accordi il 21”.

L’attivazione del corso a Ravenna è stata possibile grazie all’impegno finanziario della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, del Comune di Ravenna tramite la Fondazione Flaminia, e di Fondazione del Monte, Istituto Oncologico Romagnolo e Gruppo Villa Maria.
In particolare, la Fondazione Cassa investe 12 milioni di euro sui 30 complessivi, come ha specificato il presidente Ernesto Giuseppe Alfieri: “Tra pochi mesi la Fondazione Cassa compie trent’anni, da ventinove sostiene l’Università di Bologna e la Fondazione Flaminia, numerose apparecchiature sono nostre donazioni e tanti progetti fanno riferimento a noi”.

Arrivare a questo risultato è stato possibile dal lavoro della Fondazione Flaminia nei suoi 30 anni di attività, con Giannantonio Mingozzi e Lanfranco Gualtieri. Ma non solo, determinante per Antonio Patuelli, presidente del Gruppo Cassa e dell’Abi, “è la cultura che innerva il carattere determinato delle genti di Romagna. E' il coronamento di un percorso in una città che rifiuta concettualmente il campanilismo, che è dei ‘minori’ che devono attaccarsi al campanile per farsi vedere”. Non ha mancato di ricordare che “quando nasceva Bologna, i mosaici ravennati avevano già sei/sette secoli” e ha affermato che “si è realizzato un sogno che non ha nulla di localistico, ma è di alta qualità per l’Alma Mater, per gli insegnanti e gli studenti, per una città che li accoglie nel suo corpo storico, una città che recupera il suo ruolo morale di capitale millenaria”.

Il corso di Medicina potenzia e qualifica l’offerta universitaria del Campus, ma per la presidente Elena Fabbri “non sta solo qui il suo valore per una città. Questo corso rappresenta, infatti, un’opportunità di crescita per la sanità del territorio, integrando nuovi docenti e personale universitario con medici attivi nell’Ausl della Romagna, permettendo di sviluppare importanti sinergie nei diversi ambiti riguardanti la formazione, la ricerca e l’assistenza”. Fabbri ha ringraziato la professoressa Mirella Falconi, referente del Corso dai mesi scorsi, docente di Anatomia all’Università di Bologna e nel Corso in apertura a Ravenna, e anche vicepresidente della Fondazione Flaminia, “instancabile ed entusiasta punto di riferimento”.
MVV


Interviste a:
ANTONIO PATUELLI
MIRELLA FALCONI
ELENA FABBRI

(nelle foto: Ubertini, Alfieri, Patuelli; De Pascale, Donini, Carradori; De Pascale dona a Ubertini il sigillo d'argento di Ravenna; De Pascale, Ubertini)



© copyright la Cronaca di Ravenna
CONDIVIDI

Altro da:
Università

Workshop su plastica e ambiente organizzato dall’Università

Al centro dei lavori il tema del monitoraggio ambientale di microplastiche, nanoplastiche ...

Workshop su plastica e ambiente organizzato dall’Università

Al centro dei lavori il tema del monitoraggio ambientale di microplastiche, nanoplastiche ...

‘A scuola di Tecnopolo’, premiate due classi

Iniziativa organizzata da Cifla- Fondazione Flaminia per far conoscere le attività ...

‘A scuola di Tecnopolo’, premiate due classi

Iniziativa organizzata da Cifla- Fondazione Flaminia per far conoscere le attività ...

PhD City Fest: la Ricerca per la Città

Ricercatrici e Ricercatori dell’Università di Bologna Campus di Ravenna incontrano ...

PhD City Fest: la Ricerca per la Città

Ricercatrici e Ricercatori dell’Università di Bologna Campus di Ravenna incontrano ...

RAVENNA FESTIVAL

Sopra le righe

"Strùffati": Comune e Prefettura in difesa delle persone vittime di truffe. Il video con Maria Pia Timo

Tornano le azioni sul territorio. Si parte martedì 9 aprile alle 20.30 all'Almagià ...

Ortazzo, «lo scandalo continua»

Gli ambientalisti: «Il Parco del Delta non emette alcun cenno risoluto rispetto a ...

Dialogo sul Mediterraneo. INTERVISTA a Marc Lazar

È uno dei due protagonisti con l’ex Ministro Marco Minniti, del dibattito organizzato ...

Architettura, «una nuova visione con al centro la qualità». INTERVISTA

Come sfuggire alla schiavitù nei confronti delle logiche di mercato. Ne parla Marco ...

Salvò al mondo la Domus dei Tappeti di Pietra

RavennAntica intitoli uno spazio pubblico a Ezio Fedele Brini

Prospettiva Dante. Giancarlo Giannini incanta il pubblico

L'attore italiano ha aperto la XII edizione del festival promosso dalla Fondazione ...

Celebrato il 702esimo annuale di Dante. LE FOTO

Dalla prolusione alla Biblioteca Classense all'Offerta dell'Olio

Alluvione/ Oltre 600 firme per la petizione “Stop al pagamento delle utenze"

Promossa da una cittadina di Fornace Zarattini, Alessandra Musumeci. «Eni, Hera, ...