10 settembre 2020 -
Da sabato 12 a lunedì 14 settembre, a Marina di Ravenna nella sede di via dei Mille 13, si tiene la Festa di Articolo Uno e Sinistra per Ravenna. Tre serate di dibattito politico che si chiuderanno con Pierluigi Bersani, e che verranno aperti sabato sera da Vasco Errani. Proprio l’ex presidente della Regione, oggi senatore, ci presenta questa iniziativa.
Innanzitutto parliamo del ruolo attuale di Articolo Uno, in Italia, ma soprattutto in Emilia-Romagna, patria di molti dei suoi protagonisti.
“Se si guarda all'evoluzione del quadro politico, un anno fa nasceva il governo Conte II, e in quello che è avvenuto in sede di politica nazionale e locale, Articolo Uno ha svolto un'importante funzione per favorire la nascita del governo con l'obbiettivo di costruire un nuovo centrosinistra.
In Emilia-Romagna abbiamo compiuto un passo ulteriore con la proposta alle elezioni regionali di una lista che raccogliesse oltre che le esperienze politiche di Articolo Uno, èViva e Sinistra Italiana anche e soprattutto il contributo del civismo del nostro territorio.
Una lista e non un nuovo partitino, perché quello che occorre oggi è un nuovo progetto che stimoli la politica ad affrontare le contraddizioni del mondo contemporaneo che sono diverse da quelle del secolo scorso: la trasformazione ecologica, le nuove disuguaglianze, un conflitto tra capitale e lavoro che non è più quello della fabbrica del '900, la sfida enorme della guida dell'innovazione tecnologica e del rapporto tra politica e scienza.
Ecco, se devo pensare al ruolo che la sinistra tutta deve svolgere, e penso a una sinistra popolare, larga, ampia è quello di tornare ad avere la capacità di leggere i problemi e guidare il cambiamento, perché senza cambiamento una forza di sinistra riformista semplicemente perde la sua funzione. Del resto l'esperienza di Coraggiosa ha questo segno e questa aspirazione”
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Come si colloca la festa di Marina, in particolare in un anno come questo in cui quasi tutte le feste politiche sono state annullate?
“Le feste politiche sono sempre un importantissimo momento di confronto e proposta, credo che un grandissimo ringraziamento vada fatto a tutte quelle persone, militanti, compagne e compagni che mettono il loro impegno per garantire in sicurezza questi momenti di dibattito. Il Covid, con il conseguente lockdown e le giuste regole di distanziamento fisico e di precauzione igienica, ha limitato questi momenti di confronto fuori dalle piattaforme informatiche: io credo sia importante, usando cautela e rispettando tutte le regole, tornare a incontrare le persone dal vivo perché la socialità e la politica sono altra cosa di un freddo schermo di computer”.
Che indicazioni politiche potranno venire dalla festa e dai suoi ospiti?
“Io spero che si parli del futuro. I prossimi mesi saranno cruciali per uscire dagli effetti devastanti che ha prodotto questa pandemia. Abbiamo diversi appuntamenti. In questo momento stiamo affrontando il cosiddetto decreto Agosto per il quale sono relatore in Senato, che stanzia ulteriori 25 miliardi di euro per l'emergenza, praticamente una manovra di bilancio, poi affronteremo la manovra di bilancio vera e propria.
Oltre a ciò il governo sta definendo il piano necessario per accedere al Recovery Fund dell'UE. Ritengo che questa sia una occasione straordinaria per l'Italia. Nei prossimi anni, anche grazie a queste risorse, la politica dovrà essere in grado di affrontare storici ritardi e le nuove sfide della modernità.
Siamo il Paese che cresce meno rispetto agli altri paesi avanzati, ricerca e sviluppo e digitalizzazione ci vedono indietro rispetto alla media UE, disoccupazione e inoccupazione femminile e giovanile sono a livelli inaccettabili, le diseguaglianze aumentano, il cambiamento climatico pone gravi problemi al nostro Paese. È un appuntamento che non possiamo mancare e che chiama tutti, maggioranza e opposizione, a una responsabilità comune: allo sforzo di uscire dagli slogan e dalla propaganda per avviare una discussione ampia e approfondita restituendo così alla politica il suo ruolo centrale. È uno sforzo che dobbiamo al futuro del nostro Paese”
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Alla vigilia del voto in molte regioni, quali sono le aspettative di Articolo Uno?
"Io sono positivo. Le elezioni regionali scelgono i governi, le assemblee e i presidenti: gli automatismi sul governo nazionale sono impropri e non mi convincono.
Come dicevo prima la nascita di un nuovo centrosinistra, e il suo incontro con il Movimento Cinque Stelle, è un fatto non ancora compiuto fuori dalla dimensione del governo nazionale e non ha ancora una dimensione di progetto.
Uno dei pochi luoghi dove questo incontro è riuscito, attraverso un processo partito dal territorio, è Faenza dove non a caso presentiamo la lista Faenza Coraggiosa che è stata uno dei principali protagonisti di questo processo. Io credo che gli elettori premieranno questo sforzo innovativo.
Ci sono poi ulteriori fattori che incideranno come le difficoltà economiche che, nonostante la ripresa, colpiranno comunque le famiglie, ma la proposta politica delle destre non è in grado di rispondere a queste necessità: anzi vediamo come in tutto il mondo dove governa la destra gli effetti della pandemia sono stati di gran lunga peggiori rispetto a dove i governi hanno dato la priorità alla salute pubblica e al sostegno alle fasce più fragili”.
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