Fabbri: "Da oggi l'interattività entra nelle 43 aule dell'Università" | la CRONACA di RAVENNA

Fabbri: "Da oggi l'interattività entra nelle 43 aule dell'Università"

Lezioni con touch screen e telecamere per tornare a lavorare in gruppo. Il corso di Medicina si sposta al Pala Congressi

24 agosto 2020 - Da oggi parte il nuovo allestimento delle 43 aule del Campus di Ravenna dell’Università di Bologna, che riprenderà le lezioni il 21 settembre.
“Ci stiamo preparando a una didattica frontale, in presenza e soprattutto interattiva. Vogliamo riavere i ragazzi a lezione e interagire con loro, con tutte le cautele. Stiamo lavorando per poterlo fare al meglio” spiega Elena Fabbri, presidente del Campus.

Ogni aula, infatti, sarà attrezzata con nuovi ausili per la didattica, un touch screen, due telecamere, pennine elettroniche, cuffie, microfoni portatili per un investimento di 2500 euro ciascuna. Attraverso questi strumenti, i ragazzi che per forza maggiore non potranno frequentare di persona saranno coinvolti nella didattica e nella discussione. La telecamera inquadrerà il docente mentre si muove nell’aula, scrive alla lavagna o alla scrivania, ma anche i ragazzi in aula. Chi seguirà da remoto vedrà la lezione e i colleghi che pongono le domande, e sarà a sua volta in una interazione continua con la classe.

L’obbiettivo è quello di far tornare i ragazzi in aula, ma in ogni caso offrire a tutti una possibilità di partecipare alla didattica in modo il più possibile simile a quello pre-Covid, e con i numeri che saranno concessi in base alle regole sul distanziamento.

Dal 1° settembre i ragazzi potranno scaricare una App dal portale Unibo per segnalare se vogliono frequentare in presenza o da remoto, con aggiornamenti quindicinali. Ciò permetterà di gestire in sicurezza la capienza delle aule e prevedere eventuali turni, ma solo se si rendesse necessario. La App permetterà ad ogni studente di avere a disposizione il proprio orario delle lezioni e la modalità di frequenza, in presenza o in remoto. Per gli ingressi/uscite dalle aule, ci saranno percorsi segnalati e attenzione da parte di tutor.

“Va detto che nei mesi scorsi a Ravenna – precisa Fabbri - le lezioni si sono sempre tenute in diretta con l’insegnante che teneva lezione in un orario definito, e non registrate. Questa formula consentiva a ogni studente di intervenire in tempo reale, fare domande, parlare con i docenti; eventualmente anche registrare la lezione per riascoltarla ed è stata giudicata positivamente dai ragazzi. Ma non li faceva certo sentire parte di un gruppo. Ora l’Università di Bologna vuole fare di più”.

Per quanto riguarda gli esami, vengono stabilite obbligatoriamente le date in remoto per dare a tutti la possibilità di sostenerli. Fabbri spiega che “è anche possibile fissare date aggiuntive in presenza con le dovute cautele. Le opzioni quindi sono due, ma per la seconda si dovrà aspettare un po’ per vedere come evolve la situazione Covid. Per mantenere il distanziamento si pensa a tre studenti alla volta. Il remoto non esclude nessuno, ma l’esame in presenza è sicuramente un’altra cosa, è la vera università”. Da settembre verranno ripresi in presenza anche il ricevimento degli studenti e delle sedute di laurea, ferma restando la possibilità, per gli studenti, di fruire di queste attività anche da remoto.

Organizzazione didattica rivista anche per gli orari: a ogni classe sarà assegnata un’aula specifica quindi gli studenti non si sposteranno all’interno delle strutture; inoltre, i corsi di laurea che hanno potuto farlo hanno condensato le ore di lezione in mezza giornata, al mattino o al pomeriggio, per evitare il problema del pasto, quando i ragazzi potrebbero ritrovarsi a pranzare in gruppo e senza mascherina. Nel caso gli studenti dovessero rientrare al pomeriggio, si farà in modo che l’intervallo sia più lungo per consentire loro di tornare a casa o comunque di potere pranzare fuori dai locali dell’università.

Novità anche per i 95 studenti del nuovo Corso di Medicina. “Prima della pandemia – afferma Fabbri - era stata assegnata loro un’aula da 100 posti presso l’Ospedale. Opzione ottimale, ma per effetto della riduzione del numero dei posti non è sufficiente. L’Università, grazie alla disponibilità del Comune e della Fondazione Flaminia, potrà utilizzare per le nuove matricole il centro congressi di Largo Firenze, molto bello, in posizione centrale a fianco della biblioteca universitaria, e adeguato per i numeri. Per quanto riguarda i laboratori, che inizieranno più avanti, se la situazione Covid non sarà migliorata, si stabiliranno dei turni per garantire accessi in sicurezza”.
MVV


(nella foto in home page un esempio di touch screen, all'interno Elena Fabbri presidente del Campus di Ravenna dell'Università di Bologna)



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