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Immatricolazioni al Campus universitario ravennate in calo del 15,4%. Ecco le motivazioni
Pesa lo stop ai lavori per la nuova sede di Scienze ambientali, Chimica risente della 'concorrenza', Ingegneria deve radicarsi. Problema alloggi in via di soluzione
Questa la situazione negli altri Campus: a Bologna -6,9%, Forlì -5,2%, Rimini -3,7%. Unica eccezione il Campus di Cesena, che fa registrare un +1,9%.
Sul dato riferito a Ravenna pesa indubbiamente l’andamento della riorganizzazione sia dei corsi di laurea che delle sedi. Ingegneria, ad esempio, è diventato un corso internazionale e il primo anno sconta sempre la necessità di radicamento nel territorio.
Lo stop ai lavori per la nuova sede di Scienze ambientali in via Sant’Alberto ha indotto numerosi studenti che hanno scelto la Magistrale dopo il triennio, ad iscriversi in altre università per avere la certezza di classi e laboratori a disposizione.
Un altro tema è quello di Chimica a Faenza, che probabilmente sconta l’avvio a Imola di un corso molto simile.
Fondazione Flaminia, Comune e associazioni di categoria sono al lavoro per fronteggiare la situazione. Soprattutto sul fronte della disponibilità di posti letto, tra accordi sottoscritti e il prossimo avvio dei lavori dello studentato. Ogni criticità dovrebbe risolversi entro l’anno.
“In linea con l’andamento nazionale – commenta l’Alma Mater - i dati sulle immatricolazioni all’Università di Bologna mostrano quest’anno numeri in discesa, a fronte però di un aumento delle domande di iscrizione presentate e dei candidati che hanno partecipato alle prove di ammissione. Un andamento che conferma la solida reputazione e la forte capacità attrattiva dell’Alma Mater, ma rispecchia anche una situazione di diminuzione generalizzata delle immatricolazioni a livello nazionale”.
“Sono numeri che ci aspettavamo, dopo i due anni eccezionali della pandemia e visto il ritorno della didattica in presenza”, commenta il Rettore Giovanni Molari. “In molti casi, inoltre, si tratta di cali fisiologici, registrati in settori che nell’ultimo periodo avevano visto una grande crescita degli iscritti. Se il dato nazionale sulla diminuzione delle immatricolazioni sarà confermato, dovremo essere ancora più decisi sul fronte dell’orientamento all’università: in un Paese in cui il tasso di laureati resta molto basso, è importante rispondere ad una tendenza che riflette la curva demografica, portando sempre più studentesse e studenti ad intraprendere il percorso universitario”.
Numeri in diminuzione si registrano sia per i corsi di laurea triennali (-4%), che per le lauree magistrali (-10,8%), che per i corsi di laurea magistrale a ciclo unico (-4,9%). Nel caso delle laure magistrali il dato si spiega in buona parte con tempi più lunghi di laurea nelle lauree triennali: rimane infatti sostanzialmente stabile il dato totale degli studenti iscritti, che si attesta intorno a 89.000.
Continuano ad aumentare in modo significativo gli studenti internazionali: +7% rispetto allo scorso anno. In particolare, con una crescita molto rilevante (+64,2%) dei nuovi iscritti in arrivo dall’Iran: sono in tutto 266, di cui 102 studenti e 164 studentesse. Aumenti significativi si registrano anche per gli immatricolati in arrivo dalla Turchia (+22,8%), dalla Russia (+23,5%), dall’India (+32,3%), del Kazakistan (+77,3%), della Polonia (+55,6%) e della Germania (+63,3%). Una crescita, quella degli studenti internazionali, che con la sola eccezione di Ravenna (-3,1%) interessa tutti i Campus: Bologna +4,3%; Cesena +15,3%; Forlì +6,3%; Rimini +26,9%.
Continuano ad aumentare anche i numeri delle domande di iscrizione all’Alma Mater – in crescita del 2,3% rispetto allo scorso anno – così come il numero dei candidati alle prove di ammissione, che fa segnare un +1,9%. Tutti dati che confermano ancora una volta la forte attrattività a livello nazionale e internazionale dell’Università di Bologna.
Altro dato da segnalare è quello delle studentesse dell’Alma Mater che scelgono di iscriversi a corsi di laurea e corsi di laurea magistrale a ciclo unico di ambito STEM, che riguardano cioè temi scientifici, tecnologici, ingegneristici e matematici. Quest’anno le nuove iscritte a questi corsi sono state 1.546, in aumento del 5% rispetto allo scorso anno e del 7,1% rispetto all’anno accademico 2020/2021.
Prosegue infine il trend di crescita delle studentesse e degli studenti che beneficiano di una riduzione o dell’esonero totale delle tasse di iscrizione. In particolare, crescono del 2,3% gli iscritti con un ISEE fino a 45.000 euro, che possono usufruire di forti riduzioni nelle contribuzioni studentesche. Tra questi sono 24.835 gli iscritti che quest’anno hanno potuto beneficiare dell’esonero totale dei contributi studenteschi, pari al 29,3% del totale degli studenti: un numero in crescita del 5,7% rispetto allo scorso anno.
Nella foto: un rendering della nuova sede di Scienze ambientali
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