Università
Il corso di laurea in Medicina e Chirurgia guarda all’estero
Il programma Erasmus è una delle attività che il corso del campus di Ravenna vuole avviare. Venti studenti sono appena rientrati dallo stato di New York, dove hanno frequentato un corso di Anatomia settoria
05 settembre 2022 - Sviluppare strategie di internazionalizzazione per le studentesse e gli studenti. È questo su cui sta lavorando da più di un anno la commissione Assicurazione di qualità del corso di laurea in Medicina e Chirurgia del campus di Ravenna. Si tratta di un'esigenza molto sentita sia dalla componente studentesca che dai docenti e dagli organi accademici. Il corso di laurea in Medicina e Chirurgia della sede di Bologna tradizionalmente è molto forte da questo punto di vista e l’intendimento di Ravenna è certamente quello di non essere da meno e, se possibile, fare anche qualcosa di meglio.
«Ci stiamo muovendo su diversi ambiti – spiega Mirella Falconi, coordinatrice del corso di laurea –, uno dei nostri obiettivi primari è l’attivazione del programma Erasmus, al quale sta lavorando il professor Alessandro Silvani. Sappiamo che si tratta di un iter complesso, ma secondo noi molto qualificante, che vorremmo attivare già per gli studenti del quarto anno di corso.
In questa fase 20 di loro hanno già avuto la possibilità di poter frequentare nello stato di New York a Buffalo, un corso di Anatomia settoria, da cui sono rientrati alla fine di agosto. Un programma molto importante dal punto di vista didattico, che ha avuto un riscontro positivo. Questa, ovviamente, è solamente un’opportunità che si contestualizza al centro di tutte le altre progettualità che i colleghi docenti del corso di laurea stanno vagliando e considerando».
«Un ambito di intervento – spiega il professor Alessandro Silvani - è quello degli accordi nel programma europeo Erasmus. Abbiamo già preso contatto con diverse sedi e, in particolare, in Spagna, Francia e Olanda. Auspichiamo che questi accordi, che sono già in uno stadio piuttosto avanzato, riescano a essere conclusi e finalizzati rapidamente.
Stiamo, inoltre, esplorando un'altra possibilità, quella dell'Erasmus tirocinio. Quindi, un programma specificamente dedicato ad attività di tirocinio, che per Medicina e Chirurgia sono estremamente rilevanti perché possono includere non solamente i tirocini nei laboratori di ricerca ma anche quelli nei reparti clinici.
Infine, la terza possibilità, quella di fondi per borse di studio e di ricerca all'estero, che possono anche essere utilizzati per svolgere la tesi di laurea basandosi su ricerche o attività svolte in sedi straniere».
«Questi sono i tre poli – conclude Silvani - che ci stanno guidando e sui quali stiamo lavorando alacremente».
«A ciò – aggiunge Falconi – vi è la possibilità da parte di altri colleghi di attivare delle convenzioni con realtà universitarie estere con le quali già hanno rapporti, per offrire ospitalità ai nostri studenti. Su questo ambito è molto impegnato il professor Giampaolo Ugolini.
Intendiamo allargare, quindi, anche il numero delle possibilità di scambio di formazione anche se non proprio in una modalità strutturata, cioè in un progetto Erasmus, ma come opportunità per gli studenti di svolgere un periodo all'estero certificato».
© copyright la Cronaca di Ravenna
«Ci stiamo muovendo su diversi ambiti – spiega Mirella Falconi, coordinatrice del corso di laurea –, uno dei nostri obiettivi primari è l’attivazione del programma Erasmus, al quale sta lavorando il professor Alessandro Silvani. Sappiamo che si tratta di un iter complesso, ma secondo noi molto qualificante, che vorremmo attivare già per gli studenti del quarto anno di corso.
In questa fase 20 di loro hanno già avuto la possibilità di poter frequentare nello stato di New York a Buffalo, un corso di Anatomia settoria, da cui sono rientrati alla fine di agosto. Un programma molto importante dal punto di vista didattico, che ha avuto un riscontro positivo. Questa, ovviamente, è solamente un’opportunità che si contestualizza al centro di tutte le altre progettualità che i colleghi docenti del corso di laurea stanno vagliando e considerando».
«Un ambito di intervento – spiega il professor Alessandro Silvani - è quello degli accordi nel programma europeo Erasmus. Abbiamo già preso contatto con diverse sedi e, in particolare, in Spagna, Francia e Olanda. Auspichiamo che questi accordi, che sono già in uno stadio piuttosto avanzato, riescano a essere conclusi e finalizzati rapidamente.
Stiamo, inoltre, esplorando un'altra possibilità, quella dell'Erasmus tirocinio. Quindi, un programma specificamente dedicato ad attività di tirocinio, che per Medicina e Chirurgia sono estremamente rilevanti perché possono includere non solamente i tirocini nei laboratori di ricerca ma anche quelli nei reparti clinici.
Infine, la terza possibilità, quella di fondi per borse di studio e di ricerca all'estero, che possono anche essere utilizzati per svolgere la tesi di laurea basandosi su ricerche o attività svolte in sedi straniere».
«Questi sono i tre poli – conclude Silvani - che ci stanno guidando e sui quali stiamo lavorando alacremente».
«A ciò – aggiunge Falconi – vi è la possibilità da parte di altri colleghi di attivare delle convenzioni con realtà universitarie estere con le quali già hanno rapporti, per offrire ospitalità ai nostri studenti. Su questo ambito è molto impegnato il professor Giampaolo Ugolini.
Intendiamo allargare, quindi, anche il numero delle possibilità di scambio di formazione anche se non proprio in una modalità strutturata, cioè in un progetto Erasmus, ma come opportunità per gli studenti di svolgere un periodo all'estero certificato».
© copyright la Cronaca di Ravenna