Politica
«Accoglienza al collasso, chiamazzi e degrado in via Girolamo Rossi»
Lo segnalano Ercolani e Rolando, consiglieri comunali della Lega. «Una struttura per accogliere i bisognosi per brevi periodi si è trasformata di fatto in un centro di accoglienza»
29 giugno 2022 - Ci sono giunte segnalazioni riguardo ad un seria situazione che peggiora di giorno in giorno in via Girolamo Rossi 63, pieno centro storico a Ravenna, quella che doveva essere una struttura per accogliere i bisognosi per brevi periodi si è trasformata di fatto in un centro di accoglienza, schiamazzi e degrado sono diventati la quotidianità per i residenti della via, le forze dell’ordine sono state costrette a intervenire in svariate occasioni solo negli ultimi giorni, è evidente che così la situazione non può più andare avanti».
Lo segnalano Giacomo Ercolani e Gianfilippo Nicola Rolando consiglieri comunali della Lega.
«Tutto ciò accade - aggiungono - sotto gli occhi dell’Amministrazione, ci chiediamo se questa non sia a conoscenza del problema o abbia deliberatamente deciso di ignoralo, entrambe le opzioni sono sconfortanti.
Abbiamo depositato in questi giorni un’interrogazione per chiarire vari elementi relativi alla situazione, come definire l’esatto numero di ospiti della struttura e verificare che sia rispettato il limite massimo, per esortare l’Amministrazione a trovare una localizzazione alternativa per questo tipo di strutture che tuteli i residenti e per capire quale tipo di controlli sono stati effettuati nella struttura».
«Ci chiediamo - concludono - quale tipo di integrazione possa mai avvenire in un contesto di degrado, dove ci segnalano che durante i controlli gli ospiti della struttura si sono comportati in modo arrogante e maleducato nei confronti degli agenti, dimostrando di non voler collaborare».
© copyright la Cronaca di Ravenna
Lo segnalano Giacomo Ercolani e Gianfilippo Nicola Rolando consiglieri comunali della Lega.
«Tutto ciò accade - aggiungono - sotto gli occhi dell’Amministrazione, ci chiediamo se questa non sia a conoscenza del problema o abbia deliberatamente deciso di ignoralo, entrambe le opzioni sono sconfortanti.
Abbiamo depositato in questi giorni un’interrogazione per chiarire vari elementi relativi alla situazione, come definire l’esatto numero di ospiti della struttura e verificare che sia rispettato il limite massimo, per esortare l’Amministrazione a trovare una localizzazione alternativa per questo tipo di strutture che tuteli i residenti e per capire quale tipo di controlli sono stati effettuati nella struttura».
«Ci chiediamo - concludono - quale tipo di integrazione possa mai avvenire in un contesto di degrado, dove ci segnalano che durante i controlli gli ospiti della struttura si sono comportati in modo arrogante e maleducato nei confronti degli agenti, dimostrando di non voler collaborare».
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