Politica
"La rigenerazione urbana non è condono edilizio"
Intervento del sindaco de Pascale: "preoccupato per il Dl Semplificazione"
02 luglio 2020 - “Mi preoccupa molto – dichiara il sindaco Michele de Pascale – la sorte che rischia di subire una parte assai importante del decreto Semplificazioni, erroneamente definita un condono edilizio quando invece si tratta di una straordinaria opportunità di rigenerazione e riqualificazione del patrimonio esistente, che potrebbe essere ulteriormente favorita dai nuovi incentivi previsti dal decreto Rilancio".
Quella del condono "è una vergognosa mistificazione. Non stiamo parlando di sanare immobili abusivi, ma di superare difformità e incongruenze, per raggiungere condizioni normative che consentano la realizzazione di interventi diffusi di recupero e qualificazione del patrimonio edilizio esistente e lo sviluppo di più ampi processi di rigenerazione urbana".
"Stiamo parlando di rigenerare e mettere in sicurezza - dal punto di vista dell’impiantistica e dell’antisismica - invece che espandere consumando suolo, di promuovere il risparmio energetico e l’accessibilità agli immobili abbattendo le barriere architettoniche".
Questa strada in Emilia Romagna e a Ravenna è già stata intrapresa da tempo, "con risultati positivi. E come ha detto Stefano Bonaccini, in qualità di presidente della Conferenza Stato Regioni, le Regioni e gli enti locali non hanno mai chiesto un condono edilizio, ma interventi finalizzati a snellire le procedure e semplificare le autorizzazioni.
Ora, non è troppo tardi, per riprendere in mano la discussione, sgombrarla da qualsiasi equivoco e raggiungere un risultato positivo per i cittadini, le imprese e i territori. Chiedo al Governo e al Parlamento un impegno in tal senso”.
© copyright la Cronaca di Ravenna
Quella del condono "è una vergognosa mistificazione. Non stiamo parlando di sanare immobili abusivi, ma di superare difformità e incongruenze, per raggiungere condizioni normative che consentano la realizzazione di interventi diffusi di recupero e qualificazione del patrimonio edilizio esistente e lo sviluppo di più ampi processi di rigenerazione urbana".
"Stiamo parlando di rigenerare e mettere in sicurezza - dal punto di vista dell’impiantistica e dell’antisismica - invece che espandere consumando suolo, di promuovere il risparmio energetico e l’accessibilità agli immobili abbattendo le barriere architettoniche".
Questa strada in Emilia Romagna e a Ravenna è già stata intrapresa da tempo, "con risultati positivi. E come ha detto Stefano Bonaccini, in qualità di presidente della Conferenza Stato Regioni, le Regioni e gli enti locali non hanno mai chiesto un condono edilizio, ma interventi finalizzati a snellire le procedure e semplificare le autorizzazioni.
Ora, non è troppo tardi, per riprendere in mano la discussione, sgombrarla da qualsiasi equivoco e raggiungere un risultato positivo per i cittadini, le imprese e i territori. Chiedo al Governo e al Parlamento un impegno in tal senso”.
© copyright la Cronaca di Ravenna