Politica
Ravenna in Comune: "Il nostro impegno contro le celebrazioni di Ettore Muti"
"Ci uniamo alla protesta dei movimenti antifascisti"
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21 agosto 2021 - "Risale a pochi giorni dopo l’avvio della consigliatura che ora si avvia a conclusione, il primo intervento di Ravenna in Comune in Consiglio Comunale contro la celebrazione di Ettore Muti. È un ordine del giorno presentato da Raffaella Sutter, nostra candidata sindaca e rappresentante in Consiglio, dal titolo “Quali provvedimenti adottare per impedire o in subordine limitare la celebrazione del gerarca fascista Ettore Muti nel cimitero di Ravenna”. Lo spiega in una nota Ravenna in Comune.
Così rispondeva il Sindaco: "Rispondo alla consigliera Sutter e a tutti coloro che in questi giorni hanno espresso la loro preoccupazione e mi hanno sollecitato a intervenire per quanto di mia competenza. Lo faccio premettendo che come sindaco di una città Medaglia d’oro al valor militare della Resistenza, che ha fatto e continuerà a fare dell’antifascismo uno dei pilastri fondanti del suo vivere civile, non sottovaluto affatto manifestazioni come questa, che ritengo ancor più pericolose nel clima di intolleranza, odio e xenofobia che sempre più sta divampando in ogni angolo del mondo".
Ciò premesso, "la manifestazione con cui i neofascisti ricordano annualmente il segretario del partito nazionale fascista Ettore Muti - aggiunge Ravenna in Comune - si è svolta nel 2016 e negli anni seguenti seppur con qualche variazione nel “cerimoniale”. Il nostro impegno per evitarla era iniziato già subito dopo la nostra fondazione, in tempo per la celebrazione del 2015, anche se da fuori Consiglio. E continua ancora oggi.
"Ovviamente non è dipeso dal solo de Pascale ma anche da come il suo partito ha utilizzato il tema “antifascismo” per marcare qualche differenza dalla destra rispetto a cui, invece, fa fatica a dire qualcosa di diverso su tanti altri temi, quelli economici per primi.
Grazie comunque ad una maggiore attenzione da parte della maggioranza siamo riusciti a portare avanti in questo campo alcuni interventi per noi importanti con il Consigliere Manzoli. Dalla esclusione di Mussolini dal registro della cittadinanza onoraria della Città all’obbligo di adesione esplicita ai principi democratici per l’ottenimento di spazi pubblici. Anche l'approvazione dell'ordine del giorno da noi presentato per il “Sostegno alle proposte di legge contro i neofascismi”.
"Ciononostante la manifestazione continua ad essere consentita. Anche quest’anno dunque, ci uniamo alle richieste della Consulta provinciale antifascista, delle liste di sinistra e di tante cittadini e cittadine. Avremmo voluto sentire una parola in questo senso anche dal Sindaco e dal suo partito. Ci farebbe piacere vedere anche lui, assieme a noi e alle antifasciste e antifascisti di Ravenna, manifestare lo sdegno per quella che non è una parata di nostalgici. Come ebbe modo di dire lui stesso, la celebrazione fascista di domenica si inserisce tra le manifestazioni "più pericolose nel clima di intolleranza, odio e xenofobia che sempre più sta divampando in ogni angolo del mondo".
© copyright la Cronaca di Ravenna
Così rispondeva il Sindaco: "Rispondo alla consigliera Sutter e a tutti coloro che in questi giorni hanno espresso la loro preoccupazione e mi hanno sollecitato a intervenire per quanto di mia competenza. Lo faccio premettendo che come sindaco di una città Medaglia d’oro al valor militare della Resistenza, che ha fatto e continuerà a fare dell’antifascismo uno dei pilastri fondanti del suo vivere civile, non sottovaluto affatto manifestazioni come questa, che ritengo ancor più pericolose nel clima di intolleranza, odio e xenofobia che sempre più sta divampando in ogni angolo del mondo".
Ciò premesso, "la manifestazione con cui i neofascisti ricordano annualmente il segretario del partito nazionale fascista Ettore Muti - aggiunge Ravenna in Comune - si è svolta nel 2016 e negli anni seguenti seppur con qualche variazione nel “cerimoniale”. Il nostro impegno per evitarla era iniziato già subito dopo la nostra fondazione, in tempo per la celebrazione del 2015, anche se da fuori Consiglio. E continua ancora oggi.
"Ovviamente non è dipeso dal solo de Pascale ma anche da come il suo partito ha utilizzato il tema “antifascismo” per marcare qualche differenza dalla destra rispetto a cui, invece, fa fatica a dire qualcosa di diverso su tanti altri temi, quelli economici per primi.
Grazie comunque ad una maggiore attenzione da parte della maggioranza siamo riusciti a portare avanti in questo campo alcuni interventi per noi importanti con il Consigliere Manzoli. Dalla esclusione di Mussolini dal registro della cittadinanza onoraria della Città all’obbligo di adesione esplicita ai principi democratici per l’ottenimento di spazi pubblici. Anche l'approvazione dell'ordine del giorno da noi presentato per il “Sostegno alle proposte di legge contro i neofascismi”.
"Ciononostante la manifestazione continua ad essere consentita. Anche quest’anno dunque, ci uniamo alle richieste della Consulta provinciale antifascista, delle liste di sinistra e di tante cittadini e cittadine. Avremmo voluto sentire una parola in questo senso anche dal Sindaco e dal suo partito. Ci farebbe piacere vedere anche lui, assieme a noi e alle antifasciste e antifascisti di Ravenna, manifestare lo sdegno per quella che non è una parata di nostalgici. Come ebbe modo di dire lui stesso, la celebrazione fascista di domenica si inserisce tra le manifestazioni "più pericolose nel clima di intolleranza, odio e xenofobia che sempre più sta divampando in ogni angolo del mondo".
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