Politica
Aiuti alle imprese: “Noi tagliamo le imposte, il Governo cosa fa?”
Risposta dell’assessore Cameliani al question time della Pigna: “Solo lo Stato può dare finanziamenti a fondo perduto, cioè ristori”
13 aprile 2021 - Il Comune è intervenuto con le armi a sua disposizione – come la riduzione delle imposte - per sostenere le attività economiche provate dalla lunga pandemia, ma ci sono competenze proprie dello Stato, come quella dei ristori.
E’ il senso della risposta dell’assessore alle Attività produttive del Comune di Ravenna, Massimo Cameliani, al question time presentato oggi in Consiglio comunale dalla Pigna. Per l’assessore i ristori messi a disposizione dal governo non sono sufficienti: "Molta propaganda politica ma il primo decreto Sostegni del governo Draghi non è sufficiente ed è in linea con quelli precedenti e a volte, per alcune categorie, è ancora più insufficiente".
Nel 2020, quello di Ravenna, è stato tra i Comuni “a mettere più risorse a sostegno delle attività colpite dalla pandemia e lo strumento principale scelto in accordo con le associazioni di categoria spiega l'assessore non è il bando contributi (due a fine 2020), ma la riduzione delle imposte".
Per questo anche nel 2021 verrà rinnovata una "grande operazione sulla Tari" e non si escludono "altri interventi, soprattutto per le attività più colpite". Ma è chiaro che "nessun Comune può sostituirsi allo Stato sui ristori, in quanto può dare finanziamenti a fondo perduto".
© copyright la Cronaca di Ravenna
E’ il senso della risposta dell’assessore alle Attività produttive del Comune di Ravenna, Massimo Cameliani, al question time presentato oggi in Consiglio comunale dalla Pigna. Per l’assessore i ristori messi a disposizione dal governo non sono sufficienti: "Molta propaganda politica ma il primo decreto Sostegni del governo Draghi non è sufficiente ed è in linea con quelli precedenti e a volte, per alcune categorie, è ancora più insufficiente".
Nel 2020, quello di Ravenna, è stato tra i Comuni “a mettere più risorse a sostegno delle attività colpite dalla pandemia e lo strumento principale scelto in accordo con le associazioni di categoria spiega l'assessore non è il bando contributi (due a fine 2020), ma la riduzione delle imposte".
Per questo anche nel 2021 verrà rinnovata una "grande operazione sulla Tari" e non si escludono "altri interventi, soprattutto per le attività più colpite". Ma è chiaro che "nessun Comune può sostituirsi allo Stato sui ristori, in quanto può dare finanziamenti a fondo perduto".
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