Politica
Da lunedì si torna in 'arancione'. Cosa cambia
Dopo un mese di chiusura totale arriva il provvedimento tanto atteso
09 aprile 2021 - Emilia Romagna in zona arancione. Da lunedì 12 aprile - sulla base dei dati del nuovo monitoraggio Iss-ministero della Salute - la nostra regione tornerà in arancione con Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Piemonte.
Nonostante l'incidenza della settimana scorsa attorno ai 250 e l'alto numero dei ricoverati in terapia intensiva, a far pendere la decisione sull'apertura sono l'Rt in discesa (attorno a 0,80), il drastico calo dei contagi registrato negli ultimi giorni e l'accelerazione della campagna vaccinale.
La differenza sostanziale fra la zona rossa e quella arancione è la possibilità per i negozi di restare aperti, mentre rimane la chiusura per i bar e i ristoranti.
Confcommercio e Confesercenti hanno chiesto anche oggi di modificare le disposizioni consentendo in zona arancione di aprire i ristoranti a pranzo e in zona gialla, anche la sera.
COSA SI PUO' FARE
Spostamenti
Vietati quelli verso altri Comuni se non per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute. E' sempre consentito il rientro nella propria residenza. Dal 16 gennaio 2021 è venuta meno l'esclusione delle seconde case ubicate dentro e fuori regione dal novero delle proprie abitazioni cui è sempre consentito il rientro. Resta in vigore il cosiddetto “coprifuoco”: dalle ore 22 alle 5 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.
Le visite
Consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un'altra abitazione privata abitata dello stesso Comune, tra le ore 5 e le 22, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell'abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro.
A chi vive in un Comune che ha fino a 5.000 abitanti è comunque consentito spostarsi, tra le 5 e le 22, entro i 30 km dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione o Provincia autonoma), anche per le visite ad amici o parenti nelle modalità già descritte, con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia.
Scuole
Aperti nidi e scuole per l'infanzia, lezioni in presenza per le scuole primarie e la scuola secondaria di primo grado (medie). Alle superiori è garantita l’attività didattica in presenza ad almeno il 50 per cento, e fino a un massimo del 75 per cento, della popolazione studentesca, mentre la restante parte si avvale della didattica a distanza.
Resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento telematico con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata.
Bar e ristoranti
Vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione (compresi bar, pasticcerie, gelaterie etc.) e nelle loro adiacenze. Dalle 5 alle 22 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande, come segue:
- dalle 5 alle 18, senza restrizioni;
- dalle 18 alle 22, è vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina o commercio al dettaglio di bevande. La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario. È consentita, senza limiti di orario, anche la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive, per i soli clienti ivi alloggiati.
Negozi
Tutti aperti, ma nei giorni festivi e prefestivi sono chiusi i centri commerciali. Nel fine settimana, dunque, sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.
Riaprono parrucchieri, barbieri e centri estetici.
Musei
Chiusi al pubblico musei, cinema, teatri e centri ricreativi, mentre resta possibile sfruttare gli spazi di teatri e cinema per trasmettere spettacoli in streaming.
Sport
Chiuse palestre e piscine. L'attività sportiva all’aperto è consentita dalle 5 alle 22 ma anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, sempre nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri. Consentita anche l'attività sportiva all’aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati.
È consentito spostarsi in Comuni limitrofi per recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, in caso di assenza di tali strutture nel Comune di residenza.
© copyright la Cronaca di Ravenna
Nonostante l'incidenza della settimana scorsa attorno ai 250 e l'alto numero dei ricoverati in terapia intensiva, a far pendere la decisione sull'apertura sono l'Rt in discesa (attorno a 0,80), il drastico calo dei contagi registrato negli ultimi giorni e l'accelerazione della campagna vaccinale.
La differenza sostanziale fra la zona rossa e quella arancione è la possibilità per i negozi di restare aperti, mentre rimane la chiusura per i bar e i ristoranti.
Confcommercio e Confesercenti hanno chiesto anche oggi di modificare le disposizioni consentendo in zona arancione di aprire i ristoranti a pranzo e in zona gialla, anche la sera.
COSA SI PUO' FARE
Spostamenti
Vietati quelli verso altri Comuni se non per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute. E' sempre consentito il rientro nella propria residenza. Dal 16 gennaio 2021 è venuta meno l'esclusione delle seconde case ubicate dentro e fuori regione dal novero delle proprie abitazioni cui è sempre consentito il rientro. Resta in vigore il cosiddetto “coprifuoco”: dalle ore 22 alle 5 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.
Le visite
Consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un'altra abitazione privata abitata dello stesso Comune, tra le ore 5 e le 22, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell'abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro.
A chi vive in un Comune che ha fino a 5.000 abitanti è comunque consentito spostarsi, tra le 5 e le 22, entro i 30 km dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione o Provincia autonoma), anche per le visite ad amici o parenti nelle modalità già descritte, con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia.
Scuole
Aperti nidi e scuole per l'infanzia, lezioni in presenza per le scuole primarie e la scuola secondaria di primo grado (medie). Alle superiori è garantita l’attività didattica in presenza ad almeno il 50 per cento, e fino a un massimo del 75 per cento, della popolazione studentesca, mentre la restante parte si avvale della didattica a distanza.
Resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento telematico con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata.
Bar e ristoranti
Vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione (compresi bar, pasticcerie, gelaterie etc.) e nelle loro adiacenze. Dalle 5 alle 22 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande, come segue:
- dalle 5 alle 18, senza restrizioni;
- dalle 18 alle 22, è vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina o commercio al dettaglio di bevande. La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario. È consentita, senza limiti di orario, anche la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive, per i soli clienti ivi alloggiati.
Negozi
Tutti aperti, ma nei giorni festivi e prefestivi sono chiusi i centri commerciali. Nel fine settimana, dunque, sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.
Riaprono parrucchieri, barbieri e centri estetici.
Musei
Chiusi al pubblico musei, cinema, teatri e centri ricreativi, mentre resta possibile sfruttare gli spazi di teatri e cinema per trasmettere spettacoli in streaming.
Sport
Chiuse palestre e piscine. L'attività sportiva all’aperto è consentita dalle 5 alle 22 ma anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, sempre nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri. Consentita anche l'attività sportiva all’aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati.
È consentito spostarsi in Comuni limitrofi per recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, in caso di assenza di tali strutture nel Comune di residenza.
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