Politica
Sportello unico edilizia, accelerare la consegna dei documenti
Ancarani chiede al sindaco come pensa di intervenire
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17 marzo 2021 - Accelerare la consegna di pratiche da parte dello sportello unico edilizia del Comune. Lo chiede il capogruppo di Forza Italia, Alberto Ancarani. “La fase pandemica, con lo smart working e l’”effetto molla” degli accessi agli uffici comunali determinatosi dopo il primo lockdown ha particolarmente appesantito il lavoro dello sportello unico per l’edilizia” dice Ancarani.
Molti cittadini e molti tecnici “ricevono i documenti richiesti in termini ampiamente superiori a quelli previsti dalla legge che sono 30, e che inspiegabilmente il Comune ha autonomamente deciso di far diventare 60 dichiarandolo espressamente nel proprio sito e che nella pratica superano di media i 75!, e che oltre a dover sottostare a simili illegittime tempistiche in alcuni casi ricevono risposte ambigue quali “i documenti da lei richiesti risultano al momento irreperibili”, risposte assolutamente inaccettabili in quanto l’amministrazione omette di esplicitare se tali documenti siano definitivamente perduti o non ammette la propria evidente responsabilità circa l’irreperibilità stessa”.
La dilatazione dei tempi “costituisce per il cittadino un gravissimo danno economico, con particolare riferimento alla eventuale impossibilità di accedere al superbonus, e ciò potrebbe portare a cause civili per risarcimento danni da parte dei cittadini con ulteriore aggravio di costi per le casse comunali”.
Ancarani chiede quali azioni intenda intraprendere il sindaco “per riportare nei tempi previsti dalla legge la consegna dei documenti richiesti da tecnici e cittadini consentendo loro di esercitare i loro diritti e con quale autorità il comune di Ravenna si sia arrogato il diritto di estendere a 60 i termini entro i quali effettuare le consegne”.
Quindi, “come intenda impedire che i cittadini ricevano risposte ambigue allorquando richiedono documenti che non possono che essere nella disponibilità del Comune e quali azioni azioni intenda intraprendere per non sottoporre l’amministrazione comunale a legittime richieste di risarcimento danni a causa dei ritardi dell’ufficio in questione”.
© copyright la Cronaca di Ravenna
Molti cittadini e molti tecnici “ricevono i documenti richiesti in termini ampiamente superiori a quelli previsti dalla legge che sono 30, e che inspiegabilmente il Comune ha autonomamente deciso di far diventare 60 dichiarandolo espressamente nel proprio sito e che nella pratica superano di media i 75!, e che oltre a dover sottostare a simili illegittime tempistiche in alcuni casi ricevono risposte ambigue quali “i documenti da lei richiesti risultano al momento irreperibili”, risposte assolutamente inaccettabili in quanto l’amministrazione omette di esplicitare se tali documenti siano definitivamente perduti o non ammette la propria evidente responsabilità circa l’irreperibilità stessa”.
La dilatazione dei tempi “costituisce per il cittadino un gravissimo danno economico, con particolare riferimento alla eventuale impossibilità di accedere al superbonus, e ciò potrebbe portare a cause civili per risarcimento danni da parte dei cittadini con ulteriore aggravio di costi per le casse comunali”.
Ancarani chiede quali azioni intenda intraprendere il sindaco “per riportare nei tempi previsti dalla legge la consegna dei documenti richiesti da tecnici e cittadini consentendo loro di esercitare i loro diritti e con quale autorità il comune di Ravenna si sia arrogato il diritto di estendere a 60 i termini entro i quali effettuare le consegne”.
Quindi, “come intenda impedire che i cittadini ricevano risposte ambigue allorquando richiedono documenti che non possono che essere nella disponibilità del Comune e quali azioni azioni intenda intraprendere per non sottoporre l’amministrazione comunale a legittime richieste di risarcimento danni a causa dei ritardi dell’ufficio in questione”.
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