Politica
Prorogato lo stop agli spostamenti fra Regioni fino al 27 marzo. In zona rossa niente visite a parenti e amici
I sindaci chiedono che ristoranti restino aperti anche la sera
22 febbraio 2021 - Prorogato fino al 27 marzo, cioè per trenta giorni, il divieto di spostamento tra le Regioni indipendentemente dalla classificazione di colore. Tra le novità del Consiglio dei ministri c'è anche il blocco agli spostamenti in zona rossa verso le abitazioni private. Resta nelle zone gialle e arancioni la possibilità, una sola volta al giorno, di spostarsi verso un'altra abitazione privata abitata, tra le 5 e le 22, in massimo due persone, con i figli minori di 14 anni. Ma nelle zone rosse niente più visite ad amici e parenti.
Regioni e governo ieri hanno discusso delle nuove misure che dovrebbero entrare in vigore dal 25 febbraio. E' stato chiesto che i ristori siano contestuali alle chiusure, la revisione dei parametri che determinano la divisione in fasce colorate, indicazioni chiare dal Cts (e che parli con una "voce unica"), l'ampliamento della cabina di regia sulla pandemia ai ministeri economici e un'accelerazione sui vaccini. Dai sindaci un nuovo appello a tenere aperti i ristoranti anche la sera.
Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni e presidente della regione Emilia Romagna chiede che "le decisioni adottate dal governo siano annunciate con più anticipo rispetto al passato e che sui vaccini si attui "un deciso cambio di passo". Il ministro della Cultura Dario Franceschini propone che l’Italia sia "il primo Paese i Europa a riaprire" cinema e teatri. Per Matteo Salvini "c’è bisogno di un ritorno alla vita, con serenità, prudenza e attenzione. Serve trovare delle soluzioni per ripartire. Il virus con le varianti è cambiato, zone arancioni e rosse nazionali non hanno senso, si deve intervenire puntualmente a livello comunale o provinciale, senza penalizzare 60 milioni di italiani".
© copyright la Cronaca di Ravenna
Regioni e governo ieri hanno discusso delle nuove misure che dovrebbero entrare in vigore dal 25 febbraio. E' stato chiesto che i ristori siano contestuali alle chiusure, la revisione dei parametri che determinano la divisione in fasce colorate, indicazioni chiare dal Cts (e che parli con una "voce unica"), l'ampliamento della cabina di regia sulla pandemia ai ministeri economici e un'accelerazione sui vaccini. Dai sindaci un nuovo appello a tenere aperti i ristoranti anche la sera.
Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni e presidente della regione Emilia Romagna chiede che "le decisioni adottate dal governo siano annunciate con più anticipo rispetto al passato e che sui vaccini si attui "un deciso cambio di passo". Il ministro della Cultura Dario Franceschini propone che l’Italia sia "il primo Paese i Europa a riaprire" cinema e teatri. Per Matteo Salvini "c’è bisogno di un ritorno alla vita, con serenità, prudenza e attenzione. Serve trovare delle soluzioni per ripartire. Il virus con le varianti è cambiato, zone arancioni e rosse nazionali non hanno senso, si deve intervenire puntualmente a livello comunale o provinciale, senza penalizzare 60 milioni di italiani".
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