Politica
Ancarani e Tritto (Forza Italia): "Per la bretella di Porto Fuori dovrebbero pagare gli amministratori pubblici che la vollero"
"Questo inutile e delirante progetto bocciato sia dal Consiglio Territoriale Area3 che dal Comitato Cittadino di Porto Fuori ha alle spalle una petizione contraria con 1.100 firme"
21 gennaio 2021 - "Dunque pare che la bretella di Porto Fuori, dopo un lungo tira e molla, si farà e i colpevoli di un simile scempio, rimarranno impuniti". Esordisce così una nota degli azzurri di Forza Italia Alberto Ancarani e Nicola Tritto, rispettivamente capogruppo e coordinatore comunale e consigliere Territoriale Area3.
"Questo inutile e delirante progetto - scrivono - bocciato sia dal Consiglio Territoriale Area3 che dal Comitato Cittadino di Porto Fuori ha alle spalle una petizione contraria con 1.100 firme e ne venne annunciata la cancellazione, dopo vari incontri con rappresentanti politici e del volontariato, dall'allora assessore Liverani.
Eppure oggi, con l’espediente delle eventuali richieste danni, il progetto viene imposto alla cittadinanza contraria, come nei peggiori regimi totalitari. Tutto per l’assenza di lungimiranza, e una cocciutaggine probabilmente figlia di qualche interesse di amministrazioni precedenti peraltro dello stesso colore politico di quella attuale che vengono riconosciute solo ora da figli e figliastri del partito egemone, ma anziché essere pagate dai responsabili vengono messe nel conto dei cittadini".
"Per indorare la pillola - proseguono Ancarani e Tritto - la bretella viene motivata con l’alleggerimento del traffico estivo nella frazione di Porto Fuori, ma questi signori evidentemente non solo non conoscono il territorio ma non sono nemmeno andati a visionare la reale situazione nel periodo estivo.
Consumo di suolo pubblico (a proposito il governatore Bonaccini si riempie continuamente la bocca con questo tema ma i suoi amichetti sul territorio mettono in pratica l’esatto contrario), progetto monco, commercianti e artigiani già oggi in sofferenza che verranno definitivamente cancellati, inutili nuove costruzioni in piena crisi del mattone, ipotetici servizi aggiuntivi privi di una buona e seria progettualità".
"Ora la giunta De Pascale ci racconta che si introdurranno correttivi per evitare simili problematiche in futuro. Ma intanto i cittadini - concludono - devono digerire questo ulteriore sfregio nei loro confronti mentre per i responsabili neanche un puffetto di reprimenda".
© copyright la Cronaca di Ravenna
"Questo inutile e delirante progetto - scrivono - bocciato sia dal Consiglio Territoriale Area3 che dal Comitato Cittadino di Porto Fuori ha alle spalle una petizione contraria con 1.100 firme e ne venne annunciata la cancellazione, dopo vari incontri con rappresentanti politici e del volontariato, dall'allora assessore Liverani.
Eppure oggi, con l’espediente delle eventuali richieste danni, il progetto viene imposto alla cittadinanza contraria, come nei peggiori regimi totalitari. Tutto per l’assenza di lungimiranza, e una cocciutaggine probabilmente figlia di qualche interesse di amministrazioni precedenti peraltro dello stesso colore politico di quella attuale che vengono riconosciute solo ora da figli e figliastri del partito egemone, ma anziché essere pagate dai responsabili vengono messe nel conto dei cittadini".
"Per indorare la pillola - proseguono Ancarani e Tritto - la bretella viene motivata con l’alleggerimento del traffico estivo nella frazione di Porto Fuori, ma questi signori evidentemente non solo non conoscono il territorio ma non sono nemmeno andati a visionare la reale situazione nel periodo estivo.
Consumo di suolo pubblico (a proposito il governatore Bonaccini si riempie continuamente la bocca con questo tema ma i suoi amichetti sul territorio mettono in pratica l’esatto contrario), progetto monco, commercianti e artigiani già oggi in sofferenza che verranno definitivamente cancellati, inutili nuove costruzioni in piena crisi del mattone, ipotetici servizi aggiuntivi privi di una buona e seria progettualità".
"Ora la giunta De Pascale ci racconta che si introdurranno correttivi per evitare simili problematiche in futuro. Ma intanto i cittadini - concludono - devono digerire questo ulteriore sfregio nei loro confronti mentre per i responsabili neanche un puffetto di reprimenda".
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