Politica
Borgo san Rocco, Ancisi (LpRA): "Commercianti in rivolta"
A causa dei lavori su via Renato Serra e da via Cesarea a via Castel San Pietro. Le proposte mediatrici del capogruppo di Lista per Ravenna
![Borgo san Rocco, Ancisi (LpRA): Commercianti in rivolta](/file/articoli/th/articoli_305.jpg)
29 maggio 2020 - Via Gabici che si trasforma da senso unico di marcia a senso unico alternato per i residenti e il trasporto merci e l’introduzione del divieto di sosta nella fascia laterale adibita al parcheggio dei veicoli su cui poteva sostare la clientela delle attività della zona.
Questi i motivi che spingono alla “rivolta” i commercianti, come afferma Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna in consiglio comunale, in quanto producono un “pesante calo del fatturato di queste imprese, destinato a prolungarsi per più di due mesi, moltiplicando il danno subìto con il lockdown dell’emergenza virale”.
Così Ancisi, in una interrogazione al sindaco, avanza queste due proposte mediatrici: consentire il transito veicolare dei mezzi leggeri su via Gabici, oltreché ai residenti e al trasporto merci, a chi è diretto a servirsi delle attività d’impresa esistenti in zona; ripristinare l’uso delle aree di sosta, consentendo ai mezzi leggeri autorizzati di parcheggiarvi a tempo, per esempio un’ora.
Già la Confesercenti, ricorda Ancisi, prima dell’inizio dei lavori aveva sottolineato la necessità di tenere conto delle esigenze delle imprese della zona visto “il gravissimo momento di crisi per gli operatori, su cui un cantiere, qualunque esso sia, va ulteriormente a pesare’, chiedendo maggiore attenzione e una risposta precisa alle loro proposte, volte a ottenere ‘certezze e garanzie per le attività interessate che animano e rendono vivo il Borgo San Rocco’, meritevoli dunque di essere ‘trattate con particolare cura in questo periodo così complicato’.
Ancisi elenca una ad una le attività: ristorante Alexander (via Bassa del Pignataro); Agenzia Immobiliare San Rocco, tabaccheria Tambini, Nuovo Bar Romagna, antiquariato Rococò e Oscar Elettronica (su via Andreana Tavelli, ex primo tratto di via Castel San Pietro); cartoleria Scarpa Flash, ferramenta Fiammenghi, pub MacGowan, Cicli Di Buono e idraulica Nuova Francesconi (su via Renato Serra).
La causa indiretta della loro nuova sofferenza, spiega Ancisi, “sono i lavori avviati il 18 maggio sull’intera via Renato Serra, da via Cesarea a via Castel San Pietro, che riguarderanno le condutture dell’acqua, la fognatura, l’impianto di illuminazione, le aree di sosta e la realizzazione di una rotatoria all’incrocio con le vie Giordano Bruno, Pascoli e Gabici. Lavori a cui le imprese non sono mai state contrarie, anche perché, come sostenuto dalla Confesercenti, ‘servono ad ottimizzare l’assetto viario e preparare la città a tempi migliori’.
“Mentre il governo nazionale ha riavviato una larga parte delle attività d’impresa e un’altra lo sarà a breve – conclude Ancisi - un secondo e più grave lockdown si è, quindi, abbattuto, ad opera del Comune, su una serie di attività del borgo San Rocco situate tra Porta Sisi, piazza Anna Magnani e il tratto di via Renato Serra tra le vie Castel San Pietro e Giordano Bruno”.
© copyright la Cronaca di Ravenna
Questi i motivi che spingono alla “rivolta” i commercianti, come afferma Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna in consiglio comunale, in quanto producono un “pesante calo del fatturato di queste imprese, destinato a prolungarsi per più di due mesi, moltiplicando il danno subìto con il lockdown dell’emergenza virale”.
Così Ancisi, in una interrogazione al sindaco, avanza queste due proposte mediatrici: consentire il transito veicolare dei mezzi leggeri su via Gabici, oltreché ai residenti e al trasporto merci, a chi è diretto a servirsi delle attività d’impresa esistenti in zona; ripristinare l’uso delle aree di sosta, consentendo ai mezzi leggeri autorizzati di parcheggiarvi a tempo, per esempio un’ora.
Già la Confesercenti, ricorda Ancisi, prima dell’inizio dei lavori aveva sottolineato la necessità di tenere conto delle esigenze delle imprese della zona visto “il gravissimo momento di crisi per gli operatori, su cui un cantiere, qualunque esso sia, va ulteriormente a pesare’, chiedendo maggiore attenzione e una risposta precisa alle loro proposte, volte a ottenere ‘certezze e garanzie per le attività interessate che animano e rendono vivo il Borgo San Rocco’, meritevoli dunque di essere ‘trattate con particolare cura in questo periodo così complicato’.
Ancisi elenca una ad una le attività: ristorante Alexander (via Bassa del Pignataro); Agenzia Immobiliare San Rocco, tabaccheria Tambini, Nuovo Bar Romagna, antiquariato Rococò e Oscar Elettronica (su via Andreana Tavelli, ex primo tratto di via Castel San Pietro); cartoleria Scarpa Flash, ferramenta Fiammenghi, pub MacGowan, Cicli Di Buono e idraulica Nuova Francesconi (su via Renato Serra).
La causa indiretta della loro nuova sofferenza, spiega Ancisi, “sono i lavori avviati il 18 maggio sull’intera via Renato Serra, da via Cesarea a via Castel San Pietro, che riguarderanno le condutture dell’acqua, la fognatura, l’impianto di illuminazione, le aree di sosta e la realizzazione di una rotatoria all’incrocio con le vie Giordano Bruno, Pascoli e Gabici. Lavori a cui le imprese non sono mai state contrarie, anche perché, come sostenuto dalla Confesercenti, ‘servono ad ottimizzare l’assetto viario e preparare la città a tempi migliori’.
“Mentre il governo nazionale ha riavviato una larga parte delle attività d’impresa e un’altra lo sarà a breve – conclude Ancisi - un secondo e più grave lockdown si è, quindi, abbattuto, ad opera del Comune, su una serie di attività del borgo San Rocco situate tra Porta Sisi, piazza Anna Magnani e il tratto di via Renato Serra tra le vie Castel San Pietro e Giordano Bruno”.
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