Politica
Ancisi: "L'Ausl, dopo 21 giorni di isolamento, considera 'guariti' i positivi?"
Il capogruppo di Lista per Ravenna in consiglio comunale chiede se viene applicata la circolare del Ministero sulla quarantena da Covid. "Non farlo, aumenta il rischio di maggiori restrizioni para lockdown per la popolazione e le imprese"
09 novembre 2020 - Nella provincia di Ravenna, "l'Ausl ha recepito la modifica contenuta nella circolare del Ministero della Salute del 12 ottobre scorso (la n.32850) che a proposito delle indicazioni per la durata e il termine dell'isolamento e della quarantena, ha cambiato i criteri per porre fine all'isolamento dei positivi, inteso come separazione delle persone infette dal resto della comunità per la durata del periodo di contagiosità, in ambiente e condizioni tali da prevenire la trasmissione dell'infezione?".
E' una domanda che Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna in consiglio comunale rivolge al sindaco Michele de Pascale in quanto presidente della Conferenza territoriale socio-sanitaria, organo di indirizzo politico-amministrativo dell'Ausl Romagna.
Ancisi, in particolare, sottolinea che "la circolare, mentre ha abolito, a seguito delle nuove evidenze scientifiche, la pratica del doppio tampone negativo, ha posto anche un tetto massimo di 21 giorni per l'isolamento dei positivi senza sintomi di infezione che non si negativizzano, in quanto, secondo le evidenze stesse, non si è più contagiosi dopo tale periodo. Questo, per ridurre i tempi di isolamento, che duravano e potrebbero durare anche mesi".
Si è avuto, quindi, "un innalzamento dei numeri delle guarigioni dall'infezione in alcune Ausl, tra cui quella di Imola, che ha recepito puntualmente la modifica, mentre nella provincia di Ravenna non se n'è avuta cognizione. Addirittura è ormai oltre una settimana che non si comunicano le guarigioni qui avvenute, a fronte di oltre 1.500 persone in isolamento. Ieri, per esempio, si è appreso di 50 guarigioni nel forlivese, altrettanto si comunica nel riminese, territori provinciali che pur fanno parte, come quello di Ravenna, dell'Ausl Romagna.
Il capogruppo di Lista per Ravenna chiede a De Pascale di "verificare che nella provincia di Ravenna l'Ausl stia seguendo correttamente le disposizioni governative, in caso negativo sollecitandone un pronto adempimento".
Ancisi sottolinea alcuni dati "pesanti" - acquisiti dai giornali locali, "non potendo diversamente" - che avvalorano la sua iniziativa:
8 novembre: "Siamo il territorio in Romagna con il maggior numero di positivi sul totale dei tamponi effettuati: nel Ravennate sono stati il 7,9%... Nella settimana precedente, quella dal 18 al 25 ottobre, i positivi erano solo il 4,8% sul totale dei tamponi nel nostro territorio";
6 novembre: In Emilia-Romagna, "persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 28.259. (+1.530 rispetto a ieri), quasi il 94 % dei casi attivi".
"Questi dati - conclude - aggravando alcuni parametri di valutazione dell'epidemia sul territorio, contribuiscono a porre la popolazione e le imprese dell'Emilia-Romagna a rischio di maggiori restrizioni para lockdown, conseguenti all'eventuale passaggio da zona gialla a zona arancione. Dimostrare correttamente un maggior numero di "guarigioni", rispetto agli alti numeri dei positivi da covid, desumendolo da quelli sulle persone poste in isolamento, servirebbe ad alleggerirlo".
© copyright la Cronaca di Ravenna
E' una domanda che Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna in consiglio comunale rivolge al sindaco Michele de Pascale in quanto presidente della Conferenza territoriale socio-sanitaria, organo di indirizzo politico-amministrativo dell'Ausl Romagna.
Ancisi, in particolare, sottolinea che "la circolare, mentre ha abolito, a seguito delle nuove evidenze scientifiche, la pratica del doppio tampone negativo, ha posto anche un tetto massimo di 21 giorni per l'isolamento dei positivi senza sintomi di infezione che non si negativizzano, in quanto, secondo le evidenze stesse, non si è più contagiosi dopo tale periodo. Questo, per ridurre i tempi di isolamento, che duravano e potrebbero durare anche mesi".
Si è avuto, quindi, "un innalzamento dei numeri delle guarigioni dall'infezione in alcune Ausl, tra cui quella di Imola, che ha recepito puntualmente la modifica, mentre nella provincia di Ravenna non se n'è avuta cognizione. Addirittura è ormai oltre una settimana che non si comunicano le guarigioni qui avvenute, a fronte di oltre 1.500 persone in isolamento. Ieri, per esempio, si è appreso di 50 guarigioni nel forlivese, altrettanto si comunica nel riminese, territori provinciali che pur fanno parte, come quello di Ravenna, dell'Ausl Romagna.
Il capogruppo di Lista per Ravenna chiede a De Pascale di "verificare che nella provincia di Ravenna l'Ausl stia seguendo correttamente le disposizioni governative, in caso negativo sollecitandone un pronto adempimento".
Ancisi sottolinea alcuni dati "pesanti" - acquisiti dai giornali locali, "non potendo diversamente" - che avvalorano la sua iniziativa:
8 novembre: "Siamo il territorio in Romagna con il maggior numero di positivi sul totale dei tamponi effettuati: nel Ravennate sono stati il 7,9%... Nella settimana precedente, quella dal 18 al 25 ottobre, i positivi erano solo il 4,8% sul totale dei tamponi nel nostro territorio";
6 novembre: In Emilia-Romagna, "persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 28.259. (+1.530 rispetto a ieri), quasi il 94 % dei casi attivi".
"Questi dati - conclude - aggravando alcuni parametri di valutazione dell'epidemia sul territorio, contribuiscono a porre la popolazione e le imprese dell'Emilia-Romagna a rischio di maggiori restrizioni para lockdown, conseguenti all'eventuale passaggio da zona gialla a zona arancione. Dimostrare correttamente un maggior numero di "guarigioni", rispetto agli alti numeri dei positivi da covid, desumendolo da quelli sulle persone poste in isolamento, servirebbe ad alleggerirlo".
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