Mosaici Sonori, un negozio unico e tanti concerti | la CRONACA di RAVENNA

Mosaici Sonori, un negozio unico e tanti concerti

Intervista a Piergiorgio Anzelmo, esponente della cooperativa che organizza la rassegna Musica nel Borgo, all’avvio domani sul sagrato della Chiesa di San Rocco

14 luglio 2020 - Per i musicisti e gli studenti di musica di Ravenna in cerca di spartiti e partiture, l’unico punto di riferimento in città è il negozio della cooperativa Mosaici Sonori in via Alberoni 49/a, ai margini del centro storico e nei pressi della stazione.
L’editoria musicale copre la stragrande maggioranza della proposta, ma in vendita si trova anche qualche strumento, oltre a libri, cd e oggetti sempre legati alla musica classica, e un piccolo angolo è riservato alla musica di altri generi; poiché lo spazio è limitato, c’è poi sempre la possibilità di ordinare ciò di cui si ha l’esigenza. Mosaici Sonori, però, è anche un centro di produzione e organizzazione musicale e tra le sue attività c’è la rassegna Musica nel Borgo che inizierà domani, mercoledì 15 luglio, e si protrarrà fino al 26 agosto con sette concerti dai programmi e dagli organici disparati: nell’ordine, Omaggio a Segovia, Romagna Brass, Invito all’Opera, Mozart e Beethoven, Beethoven al Chiar di Luna, The ItalianAccordionBros e Antonio Vivaldi – Le Stagioni.
Abbiamo parlato della cooperativa nei suoi vari aspetti con il violoncellista Piergiorgio Anzelmo, che ne fa parte e che si occupa fra le altre cose della gestione del negozio di via Alberoni.


Piergiorgio Anzelmo, come è nata la cooperativa Mosaici Sonori?

È stata fondata nel 2000 da me e da due amici. Avevamo dai venti ai ventisei anni ed eravamo appena diplomati al Conservatorio di Ravenna, ovvero all’Istituto superiore di studi musicali Giuseppe Verdi, che da ben trent’anni è sempre sul punto di diventare un Conservatorio vero e proprio.
Ci siamo messi insieme per programmare e cominciare la nostra attività nell’ambito della musica; era necessaria una struttura giuridica e così ci siamo costituiti in cooperativa. Del gruppo originario siamo rimasti solo Luigi Lidonnici, oboista, e io; per diversi progetti, tuttavia, ci avvaliamo di tutta una serie di musicisti in forma continuativa o saltuaria.
Serviva una sede fisica per la cooperativa e allora, nei primissimi anni del 2000, siamo subentrati in questo negozio, che vendeva già musica dall’inizio degli anni Novanta. Oltre allo spazio per i clienti, qui c’è un ufficio che utilizziamo per le prove dei nostri concerti, se siamo in un gruppo ridotto, e per sbrigare tutta l’attività burocratica, di programmazione e produzione.
La vostra attività concertistica è cominciata però prima della costituzione della cooperativa, vero?

Sì. La famiglia Ruello, che possedeva il negozio prima di noi, aveva fondato un’associazione corale di amatori, il Coro Mariani, che esiste ancora, si è fuso con il Calamosca e ora si chiama Coro Lirico Calamosca-Mariani.
In certi casi c’era bisogno anche di un piccolo gruppo strumentale ed è stato così che abbiamo cominciato la nostra attività negli anni Novanta. Non abbiamo interrotto i rapporti con il Coro, anzi, a volte lo invitiamo nelle nostre stagioni.
A proposito di stagioni, mi puoi parlare di quelle che organizzate, tra cui Musica nel Borgo?

In vent’anni di attività abbiamo fatto tante cose, collaborando con la maggior parte dei musicisti e delle realtà musicali di Ravenna. Ci siamo anche dedicati all’organizzazione di rassegne e di concerti in sedi diverse dal teatro, per portare la musica a chi a teatro non ci va.
Abbiamo cominciato dalle chiese, con una rassegna primaverile chiamata Pievi in musica che è durata diciassette anni, e abbiamo scoperto che il nostro territorio è pieno di pievi e chiese bellissime, ogni paesino ne ha una. Contemporaneamente abbiamo ideato I concerti del mare, che si tengono a luglio in varie località della costa, e Musica nel Borgo, che è nata lo scorso anno e sfrutta quel palcoscenico vero e proprio che è il sagrato della Chiesa di San Rocco.
Inoltre, circa otto anni fa abbiamo fondato la Cappella musicale della Basilica di San Francesco, che coniuga la musica di strumenti e coro con l’aspetto spirituale nella rassegna Musica e spirito, che propone concerti tutto l’anno. Sempre a San Francesco organizziamo con regolarità anche delle letture dantesche con interventi musicali. Nelle nostre rassegne, in generale, la programmazione è variata, perché possa essere apprezzata anche da ascoltatori non esperti, e cerchiamo da sempre di fidelizzare il pubblico, invitandolo quand’è il caso a seguirci anche fuori Ravenna.
La musica che vendete in negozio è tutta di pubblicazione recente o avete anche esemplari del passato?

Alcuni esemplari che abbiamo in vendita provengono dal negozio delle sorelle Bagnari, che fino a quasi quarant’anni fa era in via Angelo Mariani: vecchi libretti d’opera, qualche metodo, libri degli anni Cinquanta-Sessanta e alcuni addirittura dell’inizio del Novecento. Sono oggetti che altrove probabilmente non sono neanche più in commercio. Alcuni li ho messi da parte perché non li voglio vendere: sono proprio belli, hanno delle copertine con cornici stilizzate, figure femminili e fiori tipici del liberty. Non sono tanti, ma dopo vent’anni sto scoprendo ancora delle cose, qui dentro. Potrei anche pensare di esporli, di realizzare una piccola mostra tutta su di loro.

Patrizia Luppi


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