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Alla Biblioteca Oriani la presentazione di un libro sul rapporto tra fascismo e storia
Venerdì 1° ottobre alle ore 17.30 prende il via con Paola S. Salvatori il nuovo ciclo della rassegna “InContemporanea. La storia si fa in biblioteca”
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27 settembre 2021 - Venerdì 1° ottobre alle ore 17.30, nella Sala Spadolini della Biblioteca di Storia Contemporanea “A. Oriani”, prende il via il nuovo ciclo della rassegna “InContemporanea. La storia si fa in biblioteca”. Si inizia con la presentazione del volume collettaneo, curato da Paola S. Salvatori, “Il fascismo e la storia” (Edizioni della Normale, Pisa 2021).
Il volume, articolato in dodici saggi, riflette sull’uso politico strumentale dell’analogia storica durante il ventennio fascista. Attraverso una propaganda capillare, realizzata con l’attiva collaborazione del mondo della cultura e ricorrendo a tutti i mezzi di comunicazione dell’epoca, la storia, dall’antica Roma al Risorgimento, passando per il Medioevo e la Rivoluzione francese, con anche incursioni nel mondo del futuro e del fantastico, venne piegata alle esigenze di autorappresentazione e di consenso del regime.
La stessa figura di Mussolini fu in questo modo innestata in una narrazione unitaria dell’intera vicenda italiana, di cui egli portava a compimento, perfezionandole, le tendenze più profonde.
Paola S. Salvatori è contrattista di ricerca presso la Scuola Normale Superiore di Pisa e docente a contratto di Comunicazione storica presso l’Università degli Studi Roma Tre. Discuteranno con lei Andrea Baravelli (Università di Ferrara) e Massimo Baioni (Università di Milano).
Info e prenotazioni: tel. 0544214767, informazioni@bibliotecaoriani.it
© copyright la Cronaca di Ravenna
Il volume, articolato in dodici saggi, riflette sull’uso politico strumentale dell’analogia storica durante il ventennio fascista. Attraverso una propaganda capillare, realizzata con l’attiva collaborazione del mondo della cultura e ricorrendo a tutti i mezzi di comunicazione dell’epoca, la storia, dall’antica Roma al Risorgimento, passando per il Medioevo e la Rivoluzione francese, con anche incursioni nel mondo del futuro e del fantastico, venne piegata alle esigenze di autorappresentazione e di consenso del regime.
La stessa figura di Mussolini fu in questo modo innestata in una narrazione unitaria dell’intera vicenda italiana, di cui egli portava a compimento, perfezionandole, le tendenze più profonde.
Paola S. Salvatori è contrattista di ricerca presso la Scuola Normale Superiore di Pisa e docente a contratto di Comunicazione storica presso l’Università degli Studi Roma Tre. Discuteranno con lei Andrea Baravelli (Università di Ferrara) e Massimo Baioni (Università di Milano).
Info e prenotazioni: tel. 0544214767, informazioni@bibliotecaoriani.it
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