Eventi
'Faust rapsodia', in viaggio con i versi di Goethe e le musiche di Schumann
Venerdì 1 ottobre, al Teatro Alighieri, debutta la nuova produzione. Repliche 2 e 3 ottobre
23 settembre 2021 - Una mappa dell’anima e una storia che nessuno finirà mai di raccontare: è questo, nelle parole del regista Luca Micheletti, il mito di Faust, la cui ultima incarnazione, che combina versi di Goethe e musiche di Robert Schumann, sarà in scena al Teatro Alighieri.
Venerdì 1 ottobre debutta infatti Faust rapsodia (repliche 2 e 3 ottobre), seconda del trittico di prime – dopo Dante Metànoia di e con Sergei Polunin e in attesa di Paradiso XXXIII di e con Elio Germano e Teho Teardo, dall’11 al 13 ottobre – che sta guidando la Trilogia d’Autunno tra i linguaggi della danza, della musica e della parola per coronare la dedica a Dante della XXXII edizione di Ravenna Festival.
Il viaggio di Faust e del suo diabolico compagno è affidato alla regia di Micheletti e alla direzione musicale di Antonio Greco, sul podio dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e del Coro Cherubini.
Si dividono i panni di Faust il baritono Vito Priante e l’attore Edoardo Siravo; a Margherita darà corpo e voce il soprano Elisa Balbo; il basso Riccardo Zanellato e l’attore Roberto Latini sono invece il doppio volto di Mefistofele.
Le tre serate si aprono nella Basilica di S. Francesco, alle 19.30, con Quanto in femmina foco d’amor, breve azione scenica sulle figure femminili della Commedia, accessibile con lo stesso biglietto di Faust rapsodia e precedente l’appuntamento delle 21 a Teatro, dove la platea accoglie l’orchestra per garantirne il distanziamento e il pubblico occupa palchi, galleria e loggione.
La Trilogia d’Autunno di Ravenna Festival, di cui Eni è partner principale, è resa possibile dal sostegno del Comune di Ravenna, della Camera di Commercio, della Regione Emilia Romagna e del Ministero della Cultura, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna.
© copyright la Cronaca di Ravenna
Venerdì 1 ottobre debutta infatti Faust rapsodia (repliche 2 e 3 ottobre), seconda del trittico di prime – dopo Dante Metànoia di e con Sergei Polunin e in attesa di Paradiso XXXIII di e con Elio Germano e Teho Teardo, dall’11 al 13 ottobre – che sta guidando la Trilogia d’Autunno tra i linguaggi della danza, della musica e della parola per coronare la dedica a Dante della XXXII edizione di Ravenna Festival.
Il viaggio di Faust e del suo diabolico compagno è affidato alla regia di Micheletti e alla direzione musicale di Antonio Greco, sul podio dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e del Coro Cherubini.
Si dividono i panni di Faust il baritono Vito Priante e l’attore Edoardo Siravo; a Margherita darà corpo e voce il soprano Elisa Balbo; il basso Riccardo Zanellato e l’attore Roberto Latini sono invece il doppio volto di Mefistofele.
Le tre serate si aprono nella Basilica di S. Francesco, alle 19.30, con Quanto in femmina foco d’amor, breve azione scenica sulle figure femminili della Commedia, accessibile con lo stesso biglietto di Faust rapsodia e precedente l’appuntamento delle 21 a Teatro, dove la platea accoglie l’orchestra per garantirne il distanziamento e il pubblico occupa palchi, galleria e loggione.
La Trilogia d’Autunno di Ravenna Festival, di cui Eni è partner principale, è resa possibile dal sostegno del Comune di Ravenna, della Camera di Commercio, della Regione Emilia Romagna e del Ministero della Cultura, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna.
© copyright la Cronaca di Ravenna