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RAVENNA FESTIVAL / Alla Rocca Brancaleone Andrea Argentieri è Primo Levi
E' in scena "I sommersi e i salvati", il ritratto d'attore di Fanny&Alexander
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26 giugno 2020 - Immagina di incontrare Primo Levi, a tu per tu: lo sguardo trasparente che si posa sull’indicibile - il lager - e il racconto che si sviluppa dal perimetro apparentemente sereno della ragione.
Venerdì 26 giugno, alle 21.30 alla Rocca Brancaleone, è in scena I sommersi e i salvati, uno dei capitoli del progetto Se questo è Levi, firmato da una formazione fra le più originali della ricerca teatrale italiana, la ravennate Fanny & Alexander.
È Andrea Argentieri che assume la voce, la gestualità, le posture e i discorsi dello scrittore, lasciandosi “attraversare” dalla voce di Levi, quella dei materiali originali conservati nelle teche Rai e delle interviste rilasciate in vita. Grazie alla tecnica del remote acting affinata negli ultimi dieci anni, Fanny & Alexander riflette su quanto questa testimonianza sia ancora urticante e capace di parlarci oggi tramite il corpo vivo di un attore.
Un gruppo di spettatori pone le domande a Levi: per interrogarsi, tutti, sul valore di quell’antidoto all’orrore che risiede nella collettività, nella compassione e nella responsabilità condivisa rispetto agli eventi della storia. Per Se questo è Levi Fanny & Alexander hanno ricevuto il Premio Speciale Ubu 2019; Argentieri ha invece ottenuto quello come miglior attore o performer under 35.
“L’obiettivo cui miravo era farmi abitare da una voce” - sottolinea Andrea Argentieri - riferendosi all’eterodirezione, il metodo di lavoro di Fanny & Alexander che consiste nel dirigere gli attori tramite indicazioni via auricolari in tempo reale: in questo caso a condurre Argentieri non è solo, o non è soprattutto il regista Luigi De Angelis, quanto Primo Levi stesso.
“Ho la voce di Levi nelle orecchie, tutto il tempo. La descriverei come una meditazione controllata: ho il comando della cosa, ma la mia prima e unica decisione artistica è stata quella di fare molto spazio, di essere il più accogliente possibile rispetto a quanto percepivo, per poter restituire e trasmettere tutto ciò che sento, le inflessioni, i temporeggiamenti, gli incespichi... Non lo sento solo con le orecchie ma con la mia emozione”.
Lo scrittore risponderà alle domande di un gruppo di spettatori, ripercorrendo gli attimi della sua prigionia e i complessi rapporti con il popolo tedesco alla luce del suo atteggiamento sempre pacifico, incapace di serbare odio. E il pubblico così assiste davvero a un’intervista, con tempi e ritmi reali.
“Il ritmo registico è dato dalle persone, dall’ansietà, dalla velocità di dover mandare dalla consolle le risposte estrapolate di Levi rispetto alle domande. Questo crea una tensione tra tutti, molto forte. Lascia spazio a un’altra ricezione. È il luogo in cui avvertiamo più commozione, non solo per quello che sentiamo».
Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org
Biglietti: primo settore 15 Euro, secondo settore 10 Euro, under 18 5 Euro
L’appuntamento è in diretta streaming su www.ravennafestival.live
© copyright la Cronaca di Ravenna
Venerdì 26 giugno, alle 21.30 alla Rocca Brancaleone, è in scena I sommersi e i salvati, uno dei capitoli del progetto Se questo è Levi, firmato da una formazione fra le più originali della ricerca teatrale italiana, la ravennate Fanny & Alexander.
È Andrea Argentieri che assume la voce, la gestualità, le posture e i discorsi dello scrittore, lasciandosi “attraversare” dalla voce di Levi, quella dei materiali originali conservati nelle teche Rai e delle interviste rilasciate in vita. Grazie alla tecnica del remote acting affinata negli ultimi dieci anni, Fanny & Alexander riflette su quanto questa testimonianza sia ancora urticante e capace di parlarci oggi tramite il corpo vivo di un attore.
Un gruppo di spettatori pone le domande a Levi: per interrogarsi, tutti, sul valore di quell’antidoto all’orrore che risiede nella collettività, nella compassione e nella responsabilità condivisa rispetto agli eventi della storia. Per Se questo è Levi Fanny & Alexander hanno ricevuto il Premio Speciale Ubu 2019; Argentieri ha invece ottenuto quello come miglior attore o performer under 35.
“L’obiettivo cui miravo era farmi abitare da una voce” - sottolinea Andrea Argentieri - riferendosi all’eterodirezione, il metodo di lavoro di Fanny & Alexander che consiste nel dirigere gli attori tramite indicazioni via auricolari in tempo reale: in questo caso a condurre Argentieri non è solo, o non è soprattutto il regista Luigi De Angelis, quanto Primo Levi stesso.
“Ho la voce di Levi nelle orecchie, tutto il tempo. La descriverei come una meditazione controllata: ho il comando della cosa, ma la mia prima e unica decisione artistica è stata quella di fare molto spazio, di essere il più accogliente possibile rispetto a quanto percepivo, per poter restituire e trasmettere tutto ciò che sento, le inflessioni, i temporeggiamenti, gli incespichi... Non lo sento solo con le orecchie ma con la mia emozione”.
Lo scrittore risponderà alle domande di un gruppo di spettatori, ripercorrendo gli attimi della sua prigionia e i complessi rapporti con il popolo tedesco alla luce del suo atteggiamento sempre pacifico, incapace di serbare odio. E il pubblico così assiste davvero a un’intervista, con tempi e ritmi reali.
“Il ritmo registico è dato dalle persone, dall’ansietà, dalla velocità di dover mandare dalla consolle le risposte estrapolate di Levi rispetto alle domande. Questo crea una tensione tra tutti, molto forte. Lascia spazio a un’altra ricezione. È il luogo in cui avvertiamo più commozione, non solo per quello che sentiamo».
Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org
Biglietti: primo settore 15 Euro, secondo settore 10 Euro, under 18 5 Euro
L’appuntamento è in diretta streaming su www.ravennafestival.live
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