Il nuovo Museo Dante. Oggi l'inaugurazione con il ministro Bianchi. Apertura domenica 16 maggio. LE FOTO | la CRONACA di RAVENNA

Il nuovo Museo Dante. Oggi l'inaugurazione con il ministro Bianchi. Apertura domenica 16 maggio. LE FOTO

Nove sale, 375 metri quadrati, oltre 400 immagini e 250 testi. Evento nel 700esimo della morte del Sommo Poeta

15 maggio 2021 - Una presentazione avvenuta negli Antichi Chiostri francescani, in un’atmosfera già suggestiva per la bellezza del luogo, all’aperto, come suggeriscono le precauzioni di questa progressiva riapertura.
L'allestimento del nuovo Museo Dante è stato svelato questa mattina in anteprima alla stampa, alla presenza del presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, del sindaco di Ravenna Michele de Pascale, dell’assessora comunale alla Cultura Elsa Signorino, del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Ernesto Giuseppe Alfieri, del direttore del Centro dantesco dei Frati minori conventuali padre Ivo Laurentini.

Consolidare la valorizzazione del culto di Dante con un allestimento contemporaneo e fruibile, che utilizza nuovi linguaggi per dare conto della Commedia e del lascito dantesco è l’obiettivo che ha guidato l’Amministrazione comunale – assessorato alla Cultura nella realizzazione del nuovo Museo Dante, in via Alighieri 2/A, letteralmente a due passi dalla tomba, aperto al pubblico da domenica 16 maggio.

Nove le sale, per complessivi 375 metri quadri, che accoglieranno i visitatori, nelle quali i numerosi e preziosi oggetti storici sono ulteriormente valorizzati dalla presenza di oltre 400 immagini e 250 testi: la sala del tempo, quella del volto, la sala Montevideo, le due sale del culto, la sala della fama e le tre della Divina Commedia.

Oggi, sabato 15 maggio, alle 10 è prevista l’inaugurazione alla presenza del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, dell’assessore regionale alla Cultura Mauro Felicori, del sindaco di Ravenna Michele de Pascale, dell’assessora comunale alla Cultura Elsa Signorino, del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Ernesto Giuseppe Alfieri, del ministro provinciale della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova dei frati conventuali frate Roberto Bandinelli.
In ottemperanza alle normative anti Covid, l’appuntamento prevede presenze limitate e contingentate. Potrà essere seguito in diretta streaming attraverso il sito www.vivadante.it e la pagina facebook Ravenna per Dante.

Il Museo presenta sia la possibilità di addentrarsi nell’immaginario dantesco con la forza dell’esperienza sensoriale che quella di apprezzare gli oggetti storici che dall’11 settembre 1921 - quando il Museo, allora Museo Dantesco, fu inaugurato in occasione delle celebrazioni del sesto centenario della morte di Dante - danno testimonianza di una vicenda che lega a sé personaggi e capolavori letterari. Il museo fu ideato dall'architetto Ambrogio Annoni (allora Sovrintendente di Ravenna) e da Corrado Ricci, colto studioso di Dante e fondatore della Soprintendenza ravennate.

Negli interventi che si sono susseguiti nel corso della presentazione, Signorino ha introdotto affermando che “questo museo rappresenta il perfetto equilibrio tra le esperienze di rigore scientifico e la capacità di emozionare e coinvolgere i visitatori. Ha un grande valore simbolico, ma andrà certamente oltre il periodo delle celebrazioni perché darà a Ravenna una forte identità quale città dantesca”.

Per Bonaccini si tratta di "una ripartenza concreta non solo simbolica. Sono fiducioso in una ripresa per una buona stagione turistica. Vogliamo offrire ai turisti qualcosa di straordinario. E’ importante investire sulla cultura e sull’arte, settori che hanno notevolmente sofferto durante la pandemia. Penso che ci siano due cose che ci salveranno: la cultura e la bellezza. Le celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante hanno proiettato l’Emilia-Romagna e tutta l’Italia in una dimensione internazionale e rappresentano una grande occasione di promozione del territorio e di una ripartenza del turismo culturale”.

E' stato Padre Ivo a ricordare il lavoro iniziato molto tempo fa da padre Severino Ragazzini, le prime mostre internazionali sui bronzetti che raccontavano la figura del Poeta e gli aneddoti della Divina Commedia e come oggi tutto viene fatto in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio e con il Comune di Ravenna.

E il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Alfieri, ha sottolineato come da decenni ci si stia preparando a queste celebrazioni perché “abbiamo sempre creduto nella sua importanza, abbiamo voluto che questi splendidi chiostri completassero questo luogo, una volta del silenzio, dedicato al grande Poeta”.

Infine, le conclusioni del sindaco de Pascale. “Il museo Dante - ha detto - è stato inaugurato la prima volta nel 1921 in occasione delle celebrazioni dei 600 anni dalla morte di Dante. L’aspetto e la realtà attuali sono dovute alla stretta collaborazione tra Amministrazione comunale, la Fondazione Cassa di Risparmio e il Centro Dantesco. Dopo cento anni è stato riallestito. Il percorso di visita alla tomba di Dante si concluderà con la visita al museo Dante, che non sarà solo suggestiva ma avrà anche una forte funzione didattica”. La bellezza del percorso, all’interno del museo, offre una grande emozione che va vissuta, quasi ripercorrendo le scene e l’incontro con i personaggi della Commedia”.

Il Museo Dante aprirà domenica 16 maggio con orario continuato dalle 10 alle 17.30.
Indirizzo: via Dante Alighieri 2/A, 48121 Ravenna, www.vivadante.it
Orari di apertura: dall’1 aprile al 31 ottobre martedì – domenica e festivi (chiuso il lunedì e il 25 dicembre) dalle 10 alle 17.30; dall’1 novembre al 31 marzo martedì – domenica e festivi (chiuso il lunedì) dalle 10 alle 16.30 (1 gennaio dalle 13 alle 16.30).
Modalità di accesso: al Museo si accede previa prenotazione telefonica allo 0544 215676 o tramite mail museodanteravenna@ravennantica.org
Biglietto: intero 3 euro, ridotto 2

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