Cronaca
Ciclopedonale a Marina Romea. Chi controlla il cantiere? Arriverà il terzo rinvio?
Dovrebbe essere terminata per il 12 giugno, ma i lavori vanno a rilento. «Opera inutile, costata 700mila euro, visto che ne è prevista un'altra a poche decine di metri nell'ambito del progetto del Parco Marittimo. 200 preziosi posti auto eliminati»
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29 maggio 2024 - Il direttivo del Comitato Cittadino Lidi Nord Ravennati porta all'attenzione dell'opinione pubblica «l'ennesima opera incompiuta che senza giustificazione alcuna è ben lungi dall'essere realizzata in pochi giorni. Ci riferiamo alla tanto decantata pista ciclopedonale di Marina Romea presentata all'opinione pubblica come chissà quale opera indispensabile e di rilevante importanza, parte anche questa della Ciclovia Adriatica».
«Non nascondiamo - dice Massimo Fico a nome del Comitato - che abbiamo sempre posto seri dubbi sull'utilità di questo intervento da parte del Comune di Ravenna, considerando che a poche decine di metri ne dovrà essere realizzata un'altra nell'ambito del progetto del Parco Marittimo.
Riteniamo ancora oggi che questa sarebbe stata la soluzione migliore per fare risparmiare alla collettività oltre 700 mila euro di soldi pubblici e preservare oltre 200 posti auto che al paese servono come non mai, anche se dallo scorso anno, in una stagione segnata da gravi problemi che tutti ben ricordiamo, la nostra Amministrazione ha avuto la scellerata idea di porli a pagamento, con ripercussioni sulle presenze turistiche e sulla viabilità interna devastanti».
«L'impresa esecutrice dei lavori, come noto, avrebbe dovuto consegnare l'opera terminata entro il 25 gennaio scorso, in tempo certamente utile per sopperire ad eventuali ritardi e/o problemi durante i lavori cosicché da avere l'opera pronta e fruibile nelle passate festività Pasquali .
Ora notiamo con estremo rammarico e disappunto dei cittadini che i lavori di questa pista ciclopedonale procedono molto lentamente.
Una prima proroga sul termine dei lavori è stata concessa fino al 30 marzo, poi un'altra fino al 12 giugno prossimo. L'unica cosa che possiamo dedurre è la totale disorganizzazione di chi deve svolgere l'opera e ancora di più di chi deve effettuare i controlli. Ora, a pochi giorni dal termine ultimo dei lavori ci troviamo ancora una volta con un cantiere che intralcerà il normale svolgimento delle attività turistiche e commerciali oltre che il libero movimento delle persone.
Non più di 4 / 5 operai al lavoro con una situazione che lascia presupporre che i lavori andranno ben oltre il termine del 12 giugno».
Queste le domande che pone il Comitato: «Dov'è il Comune di Ravenna? Cosa hanno da dire in proposito i tecnici comunali e l'assessore ai lavori pubblici Del Conte? Verrà richiesto un risarcimento danni alla ditta appaltatrice ed esecutrice? Ci sarà veramente il taglio del nastro il 12 giugno o è già in itinere l'ennesima proroga?».
«Non nascondiamo - dice Massimo Fico a nome del Comitato - che abbiamo sempre posto seri dubbi sull'utilità di questo intervento da parte del Comune di Ravenna, considerando che a poche decine di metri ne dovrà essere realizzata un'altra nell'ambito del progetto del Parco Marittimo.
Riteniamo ancora oggi che questa sarebbe stata la soluzione migliore per fare risparmiare alla collettività oltre 700 mila euro di soldi pubblici e preservare oltre 200 posti auto che al paese servono come non mai, anche se dallo scorso anno, in una stagione segnata da gravi problemi che tutti ben ricordiamo, la nostra Amministrazione ha avuto la scellerata idea di porli a pagamento, con ripercussioni sulle presenze turistiche e sulla viabilità interna devastanti».
«L'impresa esecutrice dei lavori, come noto, avrebbe dovuto consegnare l'opera terminata entro il 25 gennaio scorso, in tempo certamente utile per sopperire ad eventuali ritardi e/o problemi durante i lavori cosicché da avere l'opera pronta e fruibile nelle passate festività Pasquali .
Ora notiamo con estremo rammarico e disappunto dei cittadini che i lavori di questa pista ciclopedonale procedono molto lentamente.
Una prima proroga sul termine dei lavori è stata concessa fino al 30 marzo, poi un'altra fino al 12 giugno prossimo. L'unica cosa che possiamo dedurre è la totale disorganizzazione di chi deve svolgere l'opera e ancora di più di chi deve effettuare i controlli. Ora, a pochi giorni dal termine ultimo dei lavori ci troviamo ancora una volta con un cantiere che intralcerà il normale svolgimento delle attività turistiche e commerciali oltre che il libero movimento delle persone.
Non più di 4 / 5 operai al lavoro con una situazione che lascia presupporre che i lavori andranno ben oltre il termine del 12 giugno».
Queste le domande che pone il Comitato: «Dov'è il Comune di Ravenna? Cosa hanno da dire in proposito i tecnici comunali e l'assessore ai lavori pubblici Del Conte? Verrà richiesto un risarcimento danni alla ditta appaltatrice ed esecutrice? Ci sarà veramente il taglio del nastro il 12 giugno o è già in itinere l'ennesima proroga?».
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