Cronaca
Sequestrata l'area di un'officina per irregolarità nella gestione dei rifiuti speciali
Operazione della Guardia costiera. Erano sparsi su 2000 metri di terreno
08 aprile 2024 - Il Nucleo Operativo di Polizia Ambientale della Guardia Costiera di Ravenna nei giorni scorsi ha effettuato un'ispezione in una officina operante del ravennate per verificare la corretta gestione dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, prodotti dall’attività.
Al titolare è stata chiesta la documentazione relativa alla loro tracciabilità cioè il registro di carico e scarico per i rifiuti speciali pericolosi e i formulari di identificazione dei rifiuti relativi a pregresse attività di smaltimento.
Nell’area sono stati trovati diversi rifiuti depositati senza rispettare la normativa del Testo Unico Ambientale (rottami in ferro, filtri olio e filtri carburante; residui di lavorazioni di fanali frammisti a pneumatici fuori uso, parti di carrozzeria e parti in plastica, residui di lavorazioni, parti elettriche, residui di lavorazioni edili e anche un divano).
I militari della Guardia Costiera di Ravenna hanno immediatamente informato la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ravenna, e contestato al titolare dell’attività il reato di deposito incontrollato di rifiuti previsto dal Testo Unico Ambientale sequestrando un’area complessiva di circa 2000 mq.
Al titolare è stata chiesta la documentazione relativa alla loro tracciabilità cioè il registro di carico e scarico per i rifiuti speciali pericolosi e i formulari di identificazione dei rifiuti relativi a pregresse attività di smaltimento.
Nell’area sono stati trovati diversi rifiuti depositati senza rispettare la normativa del Testo Unico Ambientale (rottami in ferro, filtri olio e filtri carburante; residui di lavorazioni di fanali frammisti a pneumatici fuori uso, parti di carrozzeria e parti in plastica, residui di lavorazioni, parti elettriche, residui di lavorazioni edili e anche un divano).
I militari della Guardia Costiera di Ravenna hanno immediatamente informato la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ravenna, e contestato al titolare dell’attività il reato di deposito incontrollato di rifiuti previsto dal Testo Unico Ambientale sequestrando un’area complessiva di circa 2000 mq.
La finalità dei controlli del Nucleo Operativo di Polizia Ambientale della Guardia Costiera è quella di tutelare l’ambiente e la salute umana, prevenendo o riducendo gli impatti negativi di una possibile produzione o gestione illecita dei rifiuti.
Si rammenta, dunque, l’obbligo per tutte le attività produttive di rispettare le disposizioni in materia di rifiuti e, in particolar modo, la normativa di settore dettata dal Testo Unico Ambientale.
© copyright la Cronaca di Ravenna