Cronaca
Scomparsa di Giovanni Gori. Il cordoglio del circolo PD “L’Approdo” e di tutto il Partito Democratico
È stato un rifermento saldo e un protagonista nella vita politica cittadina
Per anni, molto prima che il Muro cadesse, fu capogruppo del Pci in quel parlamentino, che vedeva partecipe anche una nutrita pattuglia repubblicana ed era presieduto da un democristiano, con cui Gori condivideva il nome di battesimo e un profondo rispetto per le istituzioni: Giovanni Dapporto. Il confronto franco fra tutte le componenti e la capacità di Gori, che guidava quella maggioritaria, nel valorizzare tutte le posizioni in campo, avendo lucide le priorità comuni, ha consentito un avanzamento importante, in quella porzione di città, per i servizi scolastici, per il trasporto pubblico, per la dotazione di presìdi sociali. La capacità di mediazione l’aveva imparata in famiglia - figlio di una madre profondamente cattolica e di un padre fervido comunista - dove aveva respirato i valori della Resistenza, restati la bussola di una vita intera.
Attivo nel sindacato, costantemente eletto nella Rsu della Rosetti, condivise la militanza in Cgil con il fratello Pierino, che fu dirigente del Sunia. Alla sua famiglia, alla moglie Maria che nella vita di Giovanni ha portato anche l’amore per la poesia, ai figli Catia e Stefano, ai nipoti Celeste, Carolina, Beatrice, Pietro ed Edoardo, ci stringiamo in un abbraccio di condoglianze.
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