Cronaca
Palazzo dell'Orologio, «una scelta straordinaria per la città e l'Università»
Il sindaco Michele de Pascale, Giannantonio Mingozzi (Pri) e Mirella Falconi (Fondazione Flaminia) commentano l'acquisizione da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna
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03 febbraio 2024 - Reazioni in città alla notizia che la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna ha acquistato lo storico Palazzo dell'Orologio in piazza del Popolo a Ravenna per farne sede universitaria e luogo per eventi culturali.
«Si tratta di una bellissima notizia per la nostra città - commenta il sindaco Michele de Pascale - un edificio simbolo, sempre protagonista delle immagini della nostra meravigliosa piazza del Popolo, che verrà valorizzato e restituito alla comunità come spazio culturale e universitario e dunque a servizio della crescita delle giovani generazioni.
Un plauso alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, sempre punto di riferimento solido nel realizzare progetti virtuosi e di valore per Ravenna».
Per Giannantonio Mingozzi (Pri) è una scelta straordinaria anche per l'Università: «La decisione della Fondazione Cassa di Risparmio di acquisire lo storico Palazzo dell'Orologio di piazza del Popolo è una scelta di straordinaria importanza per la storia e il futuro della città e per le finalità che si propone. Un impegno che si aggiunge al restauro di Palazzo Guiccioli di via Cavour (di imminente apertura come Museo Byron e del Risorgimento), all'ampliamento degli Ex-asili di via Tombesi dall'Ova operativi come sede di Ingegneria e Architettura, mi permetto di ricordare anche il notevole contributo al recente insediamento della Facoltà di Medicina a Ravenna e il trentennale sostegno alla Fondazione universitaria Flaminia, al pari di Comune e Ateneo».
«Ho citato in particolare i più recenti interventi - continua Mingozzi - che riguardano la presenza dell'Università e l'aumento di iscritti ai corsi ravennati perché il coraggio della Fondazione Cassa di investire sulla qualità dell'istruzione superiore e della preparazione manageriale di chi sceglie Ravenna come sede dei propri studi rappresenta nel contempo un grande contributo al nostro prestigio culturale internazionale e alla crescita economica, occupazionale e imprenditoriale dell'economia ravennate».
«Per questo mi auguro - conclude l'esponente dll'Edera - che lo stesso Palazzo dell'Orologio venga destinato anche a servizi e funzioni proprie dell'Università, in una Piazza del Popolo che possa rappresentare quella matrice universitaria che in pochi anni ci ha reso città universitaria grazie all'impegno delle Istituzioni, della Cassa e dell'imprenditoria più qualificata, Camera di Commercio compresa; ma non dimentichiamo, conclude Mingozzi, che artefice di questo successo è la stessa popolazione ravennate che ha capito, a partire dai posti letto, come la presenza universitaria sia un beneficio per tante attività, uno stimolo alla modernizzazione, un valore costruito in pochi anni grazie anche all'unità di intenti che ha sempre raccolto e valorizzato come poche città in Italia».
La professoressa Mirella Falconi, presidente di Fondazione Flaminia, commenta così la decisione: «la possibilità di mettere a disposizione questa prestigiosa sede per lo sviluppo universitario è l’ennesima conferma di come sia costante l’impegno per promuovere lo sviluppo dell’insediamento universitario a Ravenna che la Fondazione ha avviato più di trenta anni fa».
© copyright la Cronaca di Ravenna
«Si tratta di una bellissima notizia per la nostra città - commenta il sindaco Michele de Pascale - un edificio simbolo, sempre protagonista delle immagini della nostra meravigliosa piazza del Popolo, che verrà valorizzato e restituito alla comunità come spazio culturale e universitario e dunque a servizio della crescita delle giovani generazioni.
Un plauso alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, sempre punto di riferimento solido nel realizzare progetti virtuosi e di valore per Ravenna».
Per Giannantonio Mingozzi (Pri) è una scelta straordinaria anche per l'Università: «La decisione della Fondazione Cassa di Risparmio di acquisire lo storico Palazzo dell'Orologio di piazza del Popolo è una scelta di straordinaria importanza per la storia e il futuro della città e per le finalità che si propone. Un impegno che si aggiunge al restauro di Palazzo Guiccioli di via Cavour (di imminente apertura come Museo Byron e del Risorgimento), all'ampliamento degli Ex-asili di via Tombesi dall'Ova operativi come sede di Ingegneria e Architettura, mi permetto di ricordare anche il notevole contributo al recente insediamento della Facoltà di Medicina a Ravenna e il trentennale sostegno alla Fondazione universitaria Flaminia, al pari di Comune e Ateneo».
«Ho citato in particolare i più recenti interventi - continua Mingozzi - che riguardano la presenza dell'Università e l'aumento di iscritti ai corsi ravennati perché il coraggio della Fondazione Cassa di investire sulla qualità dell'istruzione superiore e della preparazione manageriale di chi sceglie Ravenna come sede dei propri studi rappresenta nel contempo un grande contributo al nostro prestigio culturale internazionale e alla crescita economica, occupazionale e imprenditoriale dell'economia ravennate».
«Per questo mi auguro - conclude l'esponente dll'Edera - che lo stesso Palazzo dell'Orologio venga destinato anche a servizi e funzioni proprie dell'Università, in una Piazza del Popolo che possa rappresentare quella matrice universitaria che in pochi anni ci ha reso città universitaria grazie all'impegno delle Istituzioni, della Cassa e dell'imprenditoria più qualificata, Camera di Commercio compresa; ma non dimentichiamo, conclude Mingozzi, che artefice di questo successo è la stessa popolazione ravennate che ha capito, a partire dai posti letto, come la presenza universitaria sia un beneficio per tante attività, uno stimolo alla modernizzazione, un valore costruito in pochi anni grazie anche all'unità di intenti che ha sempre raccolto e valorizzato come poche città in Italia».
La professoressa Mirella Falconi, presidente di Fondazione Flaminia, commenta così la decisione: «la possibilità di mettere a disposizione questa prestigiosa sede per lo sviluppo universitario è l’ennesima conferma di come sia costante l’impegno per promuovere lo sviluppo dell’insediamento universitario a Ravenna che la Fondazione ha avviato più di trenta anni fa».
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