Cronaca
Lo storico Palazzo dell'Orologio acquisito dalla Fondazione Cassa di Risparmio. «Sarà destinato all'Università e ad eventi culturali»
Si trova nella centrale piazza del Popolo. «Dopo l’acquisto di Palazzo Guiccioli, che a breve ospiterà il Museo Byron e il Museo del Risorgimento, un altro importante investimento destinato a rafforzare l’immagine della città e del centro storico»
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01 febbraio 2024 - Lo storico orologio dell’omonimo Palazzo di Piazza del Popolo, cuore e centro della Città di Ravenna, segna un’ora importante. Martedì scorso infatti la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna ha firmato ufficialmente l’atto di acquisto del Palazzo dell’Orologio.
Occorrerà ora attendere i due mesi di vincolo al regime di tutela delle Belle Arti, «poi il Palazzo sarà destinato a sede universitaria e a ospitare eventi culturali: un’importante svolta per la città di Ravenna e l’intero territorio che darà ulteriore impulso all’immagine del centro storico assicurando spazi prestigiosi e importanti all’Università e sedi di alto profilo per gli eventi culturali che Ravenna si candida ad ospitare».
Dopo l’acquisto di Palazzo Guiccioli, che a breve ospiterà il Museo Byron e il Museo del Risorgimento, per i quali è ormai imminente l’inaugurazione, la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna porta così a termine un altro importante investimento destinato a rafforzare l’immagine della città e a consolidare il centro storico come punto di riferimento internazionale della cultura, sede naturale di eventi e sede di un turismo di alto profilo.
Il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Ernesto Giuseppe Alfieri conferma: «Il Palazzo dell’Orologio è il più importante edificio di Ravenna, opera tra l’altro dell’architetto concittadino Camillo Morigia e a noi è sembrato giusto, visto che era in vendita, assicurarlo alla nostra città per farne un ulteriore fondamentale centro di interesse culturale: la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna è sempre molto attenta al territorio e il suo impegno è rivolto alla valorizzazione in tutti i modi possibili delle sue ricchezze, delle sue potenzialità e della sua immagine».
Costruito alla metà del XIII secolo, all’epoca in cui i Da Polenta avevano il controllo della città, il Palazzo dell’Orologio ha avuto nei secoli alterne vicende: fusione tra le due ex chiese di San Sebastiano e San Marco, venne riconvertito in edificio unico nel XV secolo e rimase destinato a sede religiosa fino alle soppressioni napoleoniche che lo trasformarono in sede della Dogana.
Cuore naturale della città, immagine incantevole per chiunque arrivi in piazza del Popolo da San Vitale e via Cavour, il Palazzo deve la sua attuale facciata neoclassica all’intervento nel 1783 dell’architetto ravennate Camillo Morigia che ne disegnò la versione odierna, caratterizzata dalle finestre a timpano, le lesene e le tre ambie fornici del piano terra, un’immagine simbolo della città e della sua storia. Nell’ultimo secolo e mezzo il Palazzo ha conosciuto alterne vicende: sede del primo cinematografo nel 1906, fu poi sede dell’amministrazione fascista e dal 1921 ospita le lapidi dei caduti ravennati delle Guerre d’Indipendenza e della Grande Guerra.
L’acquisto da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna «apre per il Palazzo dell’Orologio - si legge in una nota della Fondazione - una nuova pagina della sua storia, ma anche della storia della Città e dell’Università di Ravenna, entrambe protagoniste di una importantissima fase di sviluppo e crescita di cui il Gruppo La Cassa di Ravenna e la sua Fondazione sono state da sempre fervide sostenitrici e attente a qualunque possibilità di intervento e miglioramento».
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Occorrerà ora attendere i due mesi di vincolo al regime di tutela delle Belle Arti, «poi il Palazzo sarà destinato a sede universitaria e a ospitare eventi culturali: un’importante svolta per la città di Ravenna e l’intero territorio che darà ulteriore impulso all’immagine del centro storico assicurando spazi prestigiosi e importanti all’Università e sedi di alto profilo per gli eventi culturali che Ravenna si candida ad ospitare».
Dopo l’acquisto di Palazzo Guiccioli, che a breve ospiterà il Museo Byron e il Museo del Risorgimento, per i quali è ormai imminente l’inaugurazione, la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna porta così a termine un altro importante investimento destinato a rafforzare l’immagine della città e a consolidare il centro storico come punto di riferimento internazionale della cultura, sede naturale di eventi e sede di un turismo di alto profilo.
Il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Ernesto Giuseppe Alfieri conferma: «Il Palazzo dell’Orologio è il più importante edificio di Ravenna, opera tra l’altro dell’architetto concittadino Camillo Morigia e a noi è sembrato giusto, visto che era in vendita, assicurarlo alla nostra città per farne un ulteriore fondamentale centro di interesse culturale: la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna è sempre molto attenta al territorio e il suo impegno è rivolto alla valorizzazione in tutti i modi possibili delle sue ricchezze, delle sue potenzialità e della sua immagine».
Costruito alla metà del XIII secolo, all’epoca in cui i Da Polenta avevano il controllo della città, il Palazzo dell’Orologio ha avuto nei secoli alterne vicende: fusione tra le due ex chiese di San Sebastiano e San Marco, venne riconvertito in edificio unico nel XV secolo e rimase destinato a sede religiosa fino alle soppressioni napoleoniche che lo trasformarono in sede della Dogana.
Cuore naturale della città, immagine incantevole per chiunque arrivi in piazza del Popolo da San Vitale e via Cavour, il Palazzo deve la sua attuale facciata neoclassica all’intervento nel 1783 dell’architetto ravennate Camillo Morigia che ne disegnò la versione odierna, caratterizzata dalle finestre a timpano, le lesene e le tre ambie fornici del piano terra, un’immagine simbolo della città e della sua storia. Nell’ultimo secolo e mezzo il Palazzo ha conosciuto alterne vicende: sede del primo cinematografo nel 1906, fu poi sede dell’amministrazione fascista e dal 1921 ospita le lapidi dei caduti ravennati delle Guerre d’Indipendenza e della Grande Guerra.
L’acquisto da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna «apre per il Palazzo dell’Orologio - si legge in una nota della Fondazione - una nuova pagina della sua storia, ma anche della storia della Città e dell’Università di Ravenna, entrambe protagoniste di una importantissima fase di sviluppo e crescita di cui il Gruppo La Cassa di Ravenna e la sua Fondazione sono state da sempre fervide sostenitrici e attente a qualunque possibilità di intervento e miglioramento».
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