Cultura
Libro Aperto, due volumi su Byron
La casa editrice, diretta da Antonio Patuelli, in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio, ha ripubblicato i libri sul suo lungo e importante soggiorno a Ravenna dal 10 giugno 1819 al 29 ottobre 1821
22 novembre 2023 - In previsione del bicentenario della morte di George Byron, che sarà il 19 aprile 2024, e nell’imminenza dell’apertura del grande Museo dedicato a Byron e al Risorgimento, realizzato dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Ravenna nel Palazzo Guiccioli di Ravenna dove Byron a lungo visse e operò, le edizioni di Libro Aperto, dirette da Antonio Patuelli, in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, hanno pubblicato due libri su Byron e il suo lungo e importante soggiorno a Ravenna che si svolse dal 10 giugno 1819 al 29 ottobre 1821.
Un libro consiste nella riedizione degli scritti dell’economista, banchiere (fu a lungo vice presidente e poi anche presidente della Cassa di Risparmio di Ravenna) e statista ravennate Luigi Rava su “Lord Byron e P.B. Shelley a Ravenna e Teresa Guiccioli” che ricostruisce la presenza e le opere del poeta e letterato in Italia, soprattutto a Bologna e Ravenna, i suoi rapporti con la giovane poetessa ravennate Teresa Guiccioli e con i Carbonari di Romagna, come risultano anche dal famoso processo noto come “Del Cardinale Rivarola”, chiuso con la sentenza del 1825.
In questo libro di Rava vengono fra l’altro pubblicati i suoi studi su Byron. Proprio Rava, infatti, nel 1924, nel primo centenario della morte del poeta, su invito del Municipio di Ravenna, tenne la commemorazione di Lord Byron nella Sala Dantesca della Biblioteca Classense.
L’altra pubblicazione ora edita, consiste nella ristampa di una parte degli scritti di Pier Desiderio Pasolini (della nobile famiglia ravennate e imolese, figlio di Giuseppe, patriota e statista risorgimentale) su “Ravenna e le sue grandi memorie”, originariamente pubblicati nel 1912.
Ora Libro Aperto riedita gli scritti di Pier Desiderio Pasolini su “Byron a Ravenna”, con gli approfondimenti sulle opere scritte dal poeta a Ravenna, le sue attività di letterato e cospiratore, la sua passione per la Pineta e la sua famosa “Profezia di Dante”.
© copyright la Cronaca di Ravenna
Un libro consiste nella riedizione degli scritti dell’economista, banchiere (fu a lungo vice presidente e poi anche presidente della Cassa di Risparmio di Ravenna) e statista ravennate Luigi Rava su “Lord Byron e P.B. Shelley a Ravenna e Teresa Guiccioli” che ricostruisce la presenza e le opere del poeta e letterato in Italia, soprattutto a Bologna e Ravenna, i suoi rapporti con la giovane poetessa ravennate Teresa Guiccioli e con i Carbonari di Romagna, come risultano anche dal famoso processo noto come “Del Cardinale Rivarola”, chiuso con la sentenza del 1825.
In questo libro di Rava vengono fra l’altro pubblicati i suoi studi su Byron. Proprio Rava, infatti, nel 1924, nel primo centenario della morte del poeta, su invito del Municipio di Ravenna, tenne la commemorazione di Lord Byron nella Sala Dantesca della Biblioteca Classense.
L’altra pubblicazione ora edita, consiste nella ristampa di una parte degli scritti di Pier Desiderio Pasolini (della nobile famiglia ravennate e imolese, figlio di Giuseppe, patriota e statista risorgimentale) su “Ravenna e le sue grandi memorie”, originariamente pubblicati nel 1912.
Ora Libro Aperto riedita gli scritti di Pier Desiderio Pasolini su “Byron a Ravenna”, con gli approfondimenti sulle opere scritte dal poeta a Ravenna, le sue attività di letterato e cospiratore, la sua passione per la Pineta e la sua famosa “Profezia di Dante”.
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