Economia
Cisl Romagna sulla reperibilità degli infermieri: «No alla pronta disponibilità»
«Hanno già dato tutto quello che potevano! Senza assunzioni non si va da nessuna parte»
![Cisl Romagna sulla reperibilità degli infermieri: «No alla pronta disponibilità»](/file/articoli/th/articoli_638335912098663376.jpg)
22 ottobre 2023 - La Cisl FP Romagna esprime netta contrarietà all’utilizzo delle pronte disponibilità «per nascondere sotto la sabbia il vero problema che è legato agli organici attuali. Noi questa reperibilità non la accettiamo per nessuno dei professionisti della sanità».
«A seguito del blocco delle assunzioni operato dalla politica, per evitare il peggioramento dei conti già in rosso, ancora una volta a pagarne le conseguenze sono gli infermieri che dovranno garantire turni in pronta reperibilità ovunque».
«Il timore che tutte le promesse fatte dalla politica durante il covid si sarebbero trasformate in illusioni, inizia a concretizzarsi. Gli infermieri sono stanchi, amareggiati e ora trattati anche come dei pacchi da inviare da una parte all’altra, in un contesto dove è forte il senso di smarrimento nel personale. Tutti sintomi sui quali il datore di lavoro pubblico dovrebbe interrogarsi».
Per la Cisl Fp Romagna «ci sono tante strade percorribili, a iniziare dalla previsione dell’organico integrativo in grado di rispondere alle assenze improvvise e soprattutto di aggiungere qualità alla cura e all’assistenza, fino ad arrivare alla valorizzazione delle prestazioni rese su base volontaria dai professionisti».
«Il nostro disappunto non si esaurisce qui, andremo avanti a tutelare il personale infermieristico», fanno sapere dal sindacato.
© copyright la Cronaca di Ravenna
«A seguito del blocco delle assunzioni operato dalla politica, per evitare il peggioramento dei conti già in rosso, ancora una volta a pagarne le conseguenze sono gli infermieri che dovranno garantire turni in pronta reperibilità ovunque».
«Il timore che tutte le promesse fatte dalla politica durante il covid si sarebbero trasformate in illusioni, inizia a concretizzarsi. Gli infermieri sono stanchi, amareggiati e ora trattati anche come dei pacchi da inviare da una parte all’altra, in un contesto dove è forte il senso di smarrimento nel personale. Tutti sintomi sui quali il datore di lavoro pubblico dovrebbe interrogarsi».
Per la Cisl Fp Romagna «ci sono tante strade percorribili, a iniziare dalla previsione dell’organico integrativo in grado di rispondere alle assenze improvvise e soprattutto di aggiungere qualità alla cura e all’assistenza, fino ad arrivare alla valorizzazione delle prestazioni rese su base volontaria dai professionisti».
«Il nostro disappunto non si esaurisce qui, andremo avanti a tutelare il personale infermieristico», fanno sapere dal sindacato.
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