Economia
Legacoop, a Figliuolo sette punti chiave per la ricostruzione. «Saremo leali e fattivi collaboratori»
Li hanno presentati le cooperative in una lettera. I danni diretti hanno riguardato 100 aziende associate, con 22mila dipendenti coinvolti, per un valore ad oggi di 50 milioni di euro.
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01 luglio 2023 - Sette punti chiave per la ricostruzione dei territori colpiti dall’alluvione: la presidenza di Legacoop Romagna presenta al generale Figliuolo le sue priorità per la ripartenza, offrendo collaborazione attiva e il massimo impegno per affrontare le sfide attuali e pianificare un percorsi di rinascita sostenibile. Lo fa con un documento inviato al commissario in vista dell’incontro di lunedì con i sindaci.
Certezza delle risorse, chiarezza sulle moratorie fiscali, interventi straordinari di messa in sicurezza del territorio, recupero e sviluppo del settore agricolo, gestione dei rifiuti, monitoraggio costante dei tempi di attuazione, legalità e trasparenza: questi i capitoli stilati dalla presidenza dell’associazione, che rappresenta circa 400 cooperative per 330.000 soci (un quarto della popolazione romagnola).
I danni diretti hanno riguardato 100 cooperative associate, con 22.000 dipendenti coinvolti, per un valore ad oggi di 50 milioni di euro di danni.
La priorità, per Legacoop Romagna, è la necessità di garantire risorse finanziarie adeguate e specifiche per il recupero delle attività produttive e per la tutela dei posti di lavoro. Solo per l’agricoltura le cooperative associate a Legacoop Romagna stimano 22mila giornate perse di lavoro stagionale. La sospensione delle scadenze fiscali prevista dal Governo può rappresentare un primo e significativo ristoro, ma serve chiarezza sulle modalità di accesso, i termini e la durata.
Il documento domanda poi un piano straordinario di messa in sicurezza del territorio e misure di mitigazione del rischio, così come evidenzia l'importanza di sostenere il settore agricolo, fortemente danneggiato dalle alluvioni.
Pone poi l'accento sulla necessità di affrontare la gestione dei rifiuti in maniera efficace ed efficiente, semplificando le procedure e promuovendo un sistema di smaltimento adeguato, che garantisca al contempo il rispetto dell'ambiente e la partecipazione attiva dei cittadini e delle imprese.
Il mondo cooperativo insiste anche sull'importanza di un monitoraggio costante dei progetti di ricostruzione e sul rispetto dei tempi di attuazione. Chiede che le azioni pianificate vengano effettivamente realizzate e che le risorse siano allocate in modo efficiente ed equo, all’interno di una gestione basata sulla legalità e trasparenza.
A fronte di questo quadro, Legacoop si impegna a collaborare attivamente con il generale Figliuolo e le altre parti coinvolte nella ricostruzione: «Sappiamo bene che si tratta di un impegno immane per dimensioni e complessità, ma su cui ci troverà sempre leali e fattivi collaboratori, nell’interesse della cooperazione - che tanto ha dato a questa terra - della Romagna e del nostro Paese».
© copyright la Cronaca di Ravenna
Certezza delle risorse, chiarezza sulle moratorie fiscali, interventi straordinari di messa in sicurezza del territorio, recupero e sviluppo del settore agricolo, gestione dei rifiuti, monitoraggio costante dei tempi di attuazione, legalità e trasparenza: questi i capitoli stilati dalla presidenza dell’associazione, che rappresenta circa 400 cooperative per 330.000 soci (un quarto della popolazione romagnola).
I danni diretti hanno riguardato 100 cooperative associate, con 22.000 dipendenti coinvolti, per un valore ad oggi di 50 milioni di euro di danni.
La priorità, per Legacoop Romagna, è la necessità di garantire risorse finanziarie adeguate e specifiche per il recupero delle attività produttive e per la tutela dei posti di lavoro. Solo per l’agricoltura le cooperative associate a Legacoop Romagna stimano 22mila giornate perse di lavoro stagionale. La sospensione delle scadenze fiscali prevista dal Governo può rappresentare un primo e significativo ristoro, ma serve chiarezza sulle modalità di accesso, i termini e la durata.
Il documento domanda poi un piano straordinario di messa in sicurezza del territorio e misure di mitigazione del rischio, così come evidenzia l'importanza di sostenere il settore agricolo, fortemente danneggiato dalle alluvioni.
Pone poi l'accento sulla necessità di affrontare la gestione dei rifiuti in maniera efficace ed efficiente, semplificando le procedure e promuovendo un sistema di smaltimento adeguato, che garantisca al contempo il rispetto dell'ambiente e la partecipazione attiva dei cittadini e delle imprese.
Il mondo cooperativo insiste anche sull'importanza di un monitoraggio costante dei progetti di ricostruzione e sul rispetto dei tempi di attuazione. Chiede che le azioni pianificate vengano effettivamente realizzate e che le risorse siano allocate in modo efficiente ed equo, all’interno di una gestione basata sulla legalità e trasparenza.
A fronte di questo quadro, Legacoop si impegna a collaborare attivamente con il generale Figliuolo e le altre parti coinvolte nella ricostruzione: «Sappiamo bene che si tratta di un impegno immane per dimensioni e complessità, ma su cui ci troverà sempre leali e fattivi collaboratori, nell’interesse della cooperazione - che tanto ha dato a questa terra - della Romagna e del nostro Paese».
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