Economia
Deco Industrie, raddoppio del fatturato in due anni
Assemblea dell'azienda di Bagnacavallo che ha superato la fase dei danni dall'alluvione
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In 3 giorni la produzione è ripartita dopo aver spalato 1.100.000 kg di fango dai 30.000 mq di capannoni, uffici e piazzali. Tutto questo grazie al lavoro dei 100 dipendenti, accorsi anche dagli altri stabilimenti della Deco, che hanno lavorato fino alla domenica sera.
“Il 2022 – ha dichiarato il presidente Antonio Campri – è stato un anno che credevamo di tregua dalla tempesta e invece siamo stati travolti da scenari economici imprevedibili: inflazione, aumento delle materie prime, costi energetici altissimi. Questa condizione minacciava la nostra identità ma il consiglio di amministrazione ha ritenuto di fare scelte rigorose e abbiamo voluto mantenere il nostro DNA cooperativo. La storia recente ci ha dato ragione: abbiamo risaldato i conti aziendali e rifondato i nostri pilastri".
"Inoltre – ha proseguito Campri – la cooperativa, nel corso del 2022 ha avviato un processo di certificazione di genere verificato da parte di un ente terzo, andando a ribadire che Deco non tollera alcuna forma di discriminazione garantendo pari opportunità e uguaglianza tra donne e uomini.
Fra i progetti attivati contro il cambiamento climatico nel 2022 si ricorda il “Bike to work” (50€ al mese per i lavoratori che si recano sul posto di lavoro in bici e senza usare l'auto), un progetto del Comune di Imola a cui Deco Industrie ha aderito con entusiasmo”.
“Abbiamo appena superato - ha dichiarato l’AD Stanislao Fabbrino - un evento importante: il 3 di maggio, pochi giorni fa, è arrivato il fango nello stabilimento di Bagnacavallo. La situazione, fin da subito, è sembrata a tutti devastante. Invece già dopo quattro giorni abbiamo ripulito, ripreso la produzione e le spedizioni dei prodotti. Questo è avvenuto grazie al grande e generoso lavoro di tutti. L’orgoglio cooperativo è proprio questo e abbiamo dato grande dimostrazione di unità. La conta dei danni ha superato il milione di euro e vorrei ringraziare pubblicamente chi, fin da subito, si è prodigato per gestire l’emergenza con generosità e senso del dovere: il presidente Antonio Campri”.
“I dati del bilancio che oggi presentiamo - ha proseguito Fabbrino - sono importanti ed estremamente confortanti e dimostrano il grande lavoro fatto da tutti. Faremo nuovi e rilevanti investimenti negli stabilimenti, a partire da quello di Bagnacavallo. Il mio obiettivo per il 2025 è di portare il fatturato consolidato a 400 milioni di euro, mi prendo questo impegno”.
NUMERI
Il Bilancio 2022 presentato in assemblea, il 72esimo, evidenzia un fatturato di 196.260.121€, in aumento rispetto all'anno precedente che si attestava intorno ai 165 milioni, e un utile di gruppo pari a 1.506.912€, dimostrando che Deco Industrie ha ulteriormente rafforzato il trend di crescita.
Deco Industrie è una cooperativa che consta, dati al 2022, più di 600 lavoratori (di cui un terzo soci) e con più del 70% impiegati a tempo indeterminato.
GLI STABILIMENTI
Le attività produttive di Deco si svolgono in 6 stabilimenti: Bondeno (Fe), San Michele (Ra) e 2 a Forlì per il settore alimentare, mentre negli stabilimenti di Bagnacavallo (Ra) e Imola (Bo) la produzione è legata alla cura della persona e alla detergenza.
I MARCHI
Nel settore alimentare i marchi sono Pineta, Saltari, Fornai & Pasticceri e Forno Buono, nel settore della detergente Scala, Green Emotion, Risolvo, Casachiara e HGS body care.
All’assemblea erano inoltre presenti Michele De Pascale (sindaco di Ravenna), Elena Zannoni (amministratrice Delegata di Federcoop Romagna), Barbara Lepri (direttrice di Legacoop Emilia Romagna), Lorenzo Cottignoli (presidente della Federazione delle Cooperative), Paolo Lucchi e Mario Mazzotti (rispettivamente presidente ed ex presidente di Lagacoop Romagna) e Simone Gamberini (Presidente di Legacoop Nazionale), Daniele Montroni e Giovanni Monti(rispettivamente presidente ed ex presidente di Legacoop Eilia-Romagna).
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