Cultura
Un violoncello d’epoca e uno di cartone per Giovanni Sollima con la Cherubini
Aperto al pubblico, all’Auditorium di San Romualdo, un pomeriggio di prove del concerto che si terrà venerdì 3 marzo alla Darsena del Sale di Cervia. Nell’occasione è stata presentata la partnership dell’Orchestra con Sidra

02 marzo 2023 - Il suo violoncello è un prezioso strumento che il liutaio Francesco Ruggeri produsse nel 1679, ma Giovanni Sollima negli ultimi anni si è cimentato con esemplari fatti di materiali sorprendenti: di fieno, di ghiaccio, di cartone. Proprio quest’ultimo si è ascoltato ieri pomeriggio nell’Auditorium di San Romualdo affollatissimo, dove, mentre fuori la pioggia cadeva senza tregua, si è tenuta una prova aperta di Sollima con l’Orchestra Cherubini.
Il notissimo violoncellista e compositore aprirà il 3 marzo alle 20 la terna di concerti del ciclo “La musica che sale” alla Darsena del Sale di Cervia. Durante la prova si sono ascoltate ampie parti dei brani in programma, il Concerto in do maggiore di Franz Joseph Haydn e due lavori dello stesso Sollima, When We Were Trees e The N-Ice Cello Concerto.
Quest’ultimo brano è scritto per il violoncello di ghiaccio, con il quale Sollima si è esibito tra l’altro a 3200 metri di altitudine, in un teatro-igloo costruito appositamente sul ghiacciaio della Val Senales; ma i complessi accorgimenti richiesti dallo strumento hanno indotto il musicista a sostituirlo in altre esecuzioni, come questa volta, con quello di cartone.
Nel suonare il violoncello, di qualsiasi materiale sia fatto, Giovanni Sollima dispone di doti funamboliche che ha elargito ampiamente anche durante la prova; Ilario Fantoni, che fa parte della Cherubini, lo ha affiancato come solista per When We Were Trees. Il brano, come anche l’altro in programma dello stesso autore, The N-Ice Concerto, testimonia anche l’interesse di Sollima per la natura e per le sorti del pianeta. Lui stesso, prendendo brevemente la parola, ne ha parlato e ha spiegato anche la ragione per cui suona esemplari così eccentrici: “Mi interessa la voce di un essere fragile che oggi può esserci e domani no”.
La prova aperta è stata occasione per la presentazione della partnership della Cherubini con Sidra (Società Italiana Dragaggi), che sarà main sponsor dell’Orchestra per tre anni, dal 2023 al 2025 (https://www.lacronacadiravenna.it/articolo/12517/Sidra-e-main-sponsor-dell-Orchestra-Cherubini, https://portoravennanews.com/articolo/2828/Sidra-e-main-sponsor-dell-Orchestra-Cherubini).
“La musica che sale” proseguirà a Cervia, dopo il concerto di Sollima, il 14 aprile con il fisarmonicista Simone Zanchini, direttore Giovanni Conti, mentre il 17 maggio si concluderà con una serata jazz, protagonista il quartetto composto da Flavio Boltro alla tromba, Stefano Senni al contrabbasso, Fabio Giachino al pianoforte ed Enzo Zirilli alla batteria, insieme al Decimino della Cherubini. I concerti si terranno sempre alle 20 presso la Darsena del Sale.
Il notissimo violoncellista e compositore aprirà il 3 marzo alle 20 la terna di concerti del ciclo “La musica che sale” alla Darsena del Sale di Cervia. Durante la prova si sono ascoltate ampie parti dei brani in programma, il Concerto in do maggiore di Franz Joseph Haydn e due lavori dello stesso Sollima, When We Were Trees e The N-Ice Cello Concerto.
Quest’ultimo brano è scritto per il violoncello di ghiaccio, con il quale Sollima si è esibito tra l’altro a 3200 metri di altitudine, in un teatro-igloo costruito appositamente sul ghiacciaio della Val Senales; ma i complessi accorgimenti richiesti dallo strumento hanno indotto il musicista a sostituirlo in altre esecuzioni, come questa volta, con quello di cartone.
Nel suonare il violoncello, di qualsiasi materiale sia fatto, Giovanni Sollima dispone di doti funamboliche che ha elargito ampiamente anche durante la prova; Ilario Fantoni, che fa parte della Cherubini, lo ha affiancato come solista per When We Were Trees. Il brano, come anche l’altro in programma dello stesso autore, The N-Ice Concerto, testimonia anche l’interesse di Sollima per la natura e per le sorti del pianeta. Lui stesso, prendendo brevemente la parola, ne ha parlato e ha spiegato anche la ragione per cui suona esemplari così eccentrici: “Mi interessa la voce di un essere fragile che oggi può esserci e domani no”.
La prova aperta è stata occasione per la presentazione della partnership della Cherubini con Sidra (Società Italiana Dragaggi), che sarà main sponsor dell’Orchestra per tre anni, dal 2023 al 2025 (https://www.lacronacadiravenna.it/articolo/12517/Sidra-e-main-sponsor-dell-Orchestra-Cherubini, https://portoravennanews.com/articolo/2828/Sidra-e-main-sponsor-dell-Orchestra-Cherubini).
“La musica che sale” proseguirà a Cervia, dopo il concerto di Sollima, il 14 aprile con il fisarmonicista Simone Zanchini, direttore Giovanni Conti, mentre il 17 maggio si concluderà con una serata jazz, protagonista il quartetto composto da Flavio Boltro alla tromba, Stefano Senni al contrabbasso, Fabio Giachino al pianoforte ed Enzo Zirilli alla batteria, insieme al Decimino della Cherubini. I concerti si terranno sempre alle 20 presso la Darsena del Sale.
Patrizia Luppi
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