Economia
Agricoltori ravennati a Roma per difendersi dall'invasione dei cinghiali
Si teme che arrivino da province limitrofe, perché il contenimento da noi sta funzionando
![Agricoltori ravennati a Roma per difendersi dall'invasione dei cinghiali](/file/articoli/th/articoli_637892629685559951.jpg)
27 maggio 2022 - Con l’Italia invasa da 2,3 milioni di cinghiali è forte il rischio di diffusione della peste suina negli allevamenti ma è allarme anche per i danni in campo e la sicurezza delle persone.
È quanto afferma la Coldiretti in occasione del blitz degli agricoltori, cittadini e istituzioni in piazza SS. Apostoli a Roma. Presente alla manifestazione anche una delegazione di Coldiretti Emilia Romagna con gli allevatori ravennati di razze storiche, come la mora romagnola, che temono per la possibile diffusione della peste suina.
Ampia la rappresentanza ravennate. A guidare la delegazione Gionata Venzi, allevatore di mora romagnola di Brisighella (nella foto a destra insieme al collega Fabbri di Zocca di Modena). La mora è un’eccellenza del territorio che questi imprenditori hanno salvato dall’estinzione e che ora vede la sua sopravvivenza minacciata dal rischio peste suina.
Il cinghiale, infatti, oltre a distruggere produzioni alimentari, sterminare raccolti e causare incidenti ora è anche vettore della malattia. La Regione Emilia-Romagna e la Provincia di Ravenna, in sinergia con Ausl e ATC locali, hanno attuato con efficacia ogni azione di tutela, ma il rischio è che il cinghiale, spostandosi dalle province limitrofe vanifichi il lavoro di contenimento in corso nel Ravennate.
© copyright la Cronaca di Ravenna
È quanto afferma la Coldiretti in occasione del blitz degli agricoltori, cittadini e istituzioni in piazza SS. Apostoli a Roma. Presente alla manifestazione anche una delegazione di Coldiretti Emilia Romagna con gli allevatori ravennati di razze storiche, come la mora romagnola, che temono per la possibile diffusione della peste suina.
Ampia la rappresentanza ravennate. A guidare la delegazione Gionata Venzi, allevatore di mora romagnola di Brisighella (nella foto a destra insieme al collega Fabbri di Zocca di Modena). La mora è un’eccellenza del territorio che questi imprenditori hanno salvato dall’estinzione e che ora vede la sua sopravvivenza minacciata dal rischio peste suina.
Il cinghiale, infatti, oltre a distruggere produzioni alimentari, sterminare raccolti e causare incidenti ora è anche vettore della malattia. La Regione Emilia-Romagna e la Provincia di Ravenna, in sinergia con Ausl e ATC locali, hanno attuato con efficacia ogni azione di tutela, ma il rischio è che il cinghiale, spostandosi dalle province limitrofe vanifichi il lavoro di contenimento in corso nel Ravennate.
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