Cultura
Ravenna Festival 2022. "Tra la carne e il cielo" in omaggio a Pier Paolo Pasolini
Dedicato all’artista e intellettuale nato cent’anni fa il cartellone della trentatreesima edizione, che si terrà dal 1° giugno al 21 luglio
12 marzo 2022 - Il Teatro Alighieri era gremito come ai vecchi tempi pre-pandemia, sabato 12 marzo, per la presentazione del 33° Ravenna Festival. Il sindaco Michele de Pascale, che è anche presidente della Fondazione Ravenna Manifestazioni, ha commentato “fa un grande effetto vedere il nostro teatro pieno come una volta”. E, ricordando il concerto a Kiev del 2018 per le Vie dell’amicizia: “La speranza è che lo spirito del Festival possa far crescere valori e sentimenti di pace nel mondo".
È stata una presentazione dai tempi “stretti, televisivi”, come ha annunciato in apertura il sovrintendente Antonio De Rosa, perché ripresa in diretta streaming. Televisiva anche nell’impianto, con sei video alternati al parlato e l’intervento dal vivo di Giuseppe Sollima, che con il suo compagno di avventure Enrico Melozzi ha attraversato la platea, violoncello alla mano, per interpretare sul palcoscenico un breve brano della canzone “Cosa sono le nuvole”, memorabile incursione nel mondo del pop di Pier Paolo Pasolini, con la musica di Domenico Modugno.
Un omaggio dovuto, quello dei due musicisti (che ripeteranno quest’anno la torrenziale esperienza dei 100 Cellos, anche con la partecipazione della Premiata Forneria Marconi), perché questa edizione del Festival, dal titolo “Tra la carne e il cielo”, è dedicata a Pasolini nel centenario della nascita. Intellettuale “multidisciplinare per eccellenza”, come ha ricordato Franco Masotti, condirettore della manifestazione con Angelo Nicastro, Pasolini ha attraversato praticamente tutte le arti tranne la musica, che però amava molto.
Proprio dalla sua passione per la musica deriva il titolo del Festival di quest'anno, “Tra la carne e il cielo”, espressione che richiama la polarità tra umano e divino, tratta dai “Quaderni rossi” e riferita a un brano di Johann Sebastian Bach.
Essendo la vocazione multidisciplinare anche nel Dna del Ravenna Festival, l’omaggio si articolerà su vari piani: la musica, con la nuova composizione di Azio Corghi scelta per il concerto inaugurale del 1° giugno, dopo l’anteprima del 25 maggio con Underwater di Ludovico Einaudi, e i concerti dedicati a Johann Sebastian Bach, compositore prediletto da PPP; poi il cinema, il teatro e la danza.
I video che si sono susseguiti hanno mostrato alcuni protagonisti del prossimo Festival: in particolare Franco Battiato, al quale sarà dedicato un omaggio con una sua partitura “colta”, la Messa arcaica; la interpreteranno Alice, Juri Camisasca e Simone Cristicchi, che canteranno anche dodici sue canzoni di clima mistico. Poi Diana Krall, la cantante e pianista jazz canadese, che si esibirà al Pavaglione di Lugo.
Come nelle scorse edizioni, infatti, il Festival non si terrà solo in città, ma toccherà altri luoghi: oltre a Lugo, Russi e Cervia per il Trebbo in musica 2.2. E si spingerà più lontano per l’annuale appuntamento delle Vie dell’amicizia con Riccardo Muti, la cui destinazione sarà rivelata solo nelle prossime settimane. Oltre a Muti, che dirigerà l’Orchestra Cherubini anche in un’altra data, diversi protagonisti del mondo musicale si produrranno a Ravenna: Gidon Kremer, Christoph Eschenbach, Iván Fischer, Jordi Savall, Ian Bostridge e Carmen Consoli.
Per la danza, in programma tra l’altro un ricordo di Micha van Hoecke, che fu a lungo stretto collaboratore del Festival, ideato dalla sua compagna d’arte e di vita Miki Matsuse; un giovanissimo compositore ravennate, Luca Vianini, ha invece composto la musica per “Inferno – Terra del fuoco” con la Compagnia Artemis Danza e Monica Casadei. Per il teatro, da segnalare soprattutto la realizzazione, rimandata di un anno a causa delle norme anti Covid, del Paradiso dantesco del Teatro delle Albe, con una nuova chiamata pubblica, e due spettacoli per i trent’anni della compagnia Fanny & Alexander.
Il decimo anno della Trilogia d’autunno, che si terrà dal 31 ottobre al 6 novembre, sarà imperniata sulla trilogia operistica di Mozart e Da Ponte: Le nozze di Figaro, Don Giovanni e Così fan tutte con la direzione di tre giovani ex allievi dell’Italian Opera Academy di Riccardo Muti, in produzioni provenienti da Drottningholm e da Versailles.
Patrizia Luppi
Prevendite da lunedì 28 marzo
I giovani al Festival under 18 € 5 | under 30 sconto 50% sui biglietti con tariffa intera superiore a € 20
Carnet Open (min. 4 spettacoli) -15% sul prezzo dei biglietti
Biglietteria del Teatro Alighieri tel. 0544 249244 www.ravennafestival.org
Ravenna Festival. Il calendario eventi 2022
Ravenna Festival 2022. "Tra la carne e il cielo"
© copyright la Cronaca di Ravenna
È stata una presentazione dai tempi “stretti, televisivi”, come ha annunciato in apertura il sovrintendente Antonio De Rosa, perché ripresa in diretta streaming. Televisiva anche nell’impianto, con sei video alternati al parlato e l’intervento dal vivo di Giuseppe Sollima, che con il suo compagno di avventure Enrico Melozzi ha attraversato la platea, violoncello alla mano, per interpretare sul palcoscenico un breve brano della canzone “Cosa sono le nuvole”, memorabile incursione nel mondo del pop di Pier Paolo Pasolini, con la musica di Domenico Modugno.
Un omaggio dovuto, quello dei due musicisti (che ripeteranno quest’anno la torrenziale esperienza dei 100 Cellos, anche con la partecipazione della Premiata Forneria Marconi), perché questa edizione del Festival, dal titolo “Tra la carne e il cielo”, è dedicata a Pasolini nel centenario della nascita. Intellettuale “multidisciplinare per eccellenza”, come ha ricordato Franco Masotti, condirettore della manifestazione con Angelo Nicastro, Pasolini ha attraversato praticamente tutte le arti tranne la musica, che però amava molto.
Proprio dalla sua passione per la musica deriva il titolo del Festival di quest'anno, “Tra la carne e il cielo”, espressione che richiama la polarità tra umano e divino, tratta dai “Quaderni rossi” e riferita a un brano di Johann Sebastian Bach.
Essendo la vocazione multidisciplinare anche nel Dna del Ravenna Festival, l’omaggio si articolerà su vari piani: la musica, con la nuova composizione di Azio Corghi scelta per il concerto inaugurale del 1° giugno, dopo l’anteprima del 25 maggio con Underwater di Ludovico Einaudi, e i concerti dedicati a Johann Sebastian Bach, compositore prediletto da PPP; poi il cinema, il teatro e la danza.
I video che si sono susseguiti hanno mostrato alcuni protagonisti del prossimo Festival: in particolare Franco Battiato, al quale sarà dedicato un omaggio con una sua partitura “colta”, la Messa arcaica; la interpreteranno Alice, Juri Camisasca e Simone Cristicchi, che canteranno anche dodici sue canzoni di clima mistico. Poi Diana Krall, la cantante e pianista jazz canadese, che si esibirà al Pavaglione di Lugo.
Come nelle scorse edizioni, infatti, il Festival non si terrà solo in città, ma toccherà altri luoghi: oltre a Lugo, Russi e Cervia per il Trebbo in musica 2.2. E si spingerà più lontano per l’annuale appuntamento delle Vie dell’amicizia con Riccardo Muti, la cui destinazione sarà rivelata solo nelle prossime settimane. Oltre a Muti, che dirigerà l’Orchestra Cherubini anche in un’altra data, diversi protagonisti del mondo musicale si produrranno a Ravenna: Gidon Kremer, Christoph Eschenbach, Iván Fischer, Jordi Savall, Ian Bostridge e Carmen Consoli.
Per la danza, in programma tra l’altro un ricordo di Micha van Hoecke, che fu a lungo stretto collaboratore del Festival, ideato dalla sua compagna d’arte e di vita Miki Matsuse; un giovanissimo compositore ravennate, Luca Vianini, ha invece composto la musica per “Inferno – Terra del fuoco” con la Compagnia Artemis Danza e Monica Casadei. Per il teatro, da segnalare soprattutto la realizzazione, rimandata di un anno a causa delle norme anti Covid, del Paradiso dantesco del Teatro delle Albe, con una nuova chiamata pubblica, e due spettacoli per i trent’anni della compagnia Fanny & Alexander.
Il decimo anno della Trilogia d’autunno, che si terrà dal 31 ottobre al 6 novembre, sarà imperniata sulla trilogia operistica di Mozart e Da Ponte: Le nozze di Figaro, Don Giovanni e Così fan tutte con la direzione di tre giovani ex allievi dell’Italian Opera Academy di Riccardo Muti, in produzioni provenienti da Drottningholm e da Versailles.
Patrizia Luppi
Prevendite da lunedì 28 marzo
I giovani al Festival under 18 € 5 | under 30 sconto 50% sui biglietti con tariffa intera superiore a € 20
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Biglietteria del Teatro Alighieri tel. 0544 249244 www.ravennafestival.org
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